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venerdì 27 luglio 2007

TAU

Capitolo I

Cominciavo ad essere stanco di girare per l’isola... dopo un giorno di ricerche infruttuose avevo perduto tutte le speranze di trovare un qualunque segno di civiltà.
Ero solo, dovevo arrendermi!
Solo... su di un’isola nel mezzo dell’Oceano Pacifico, probabilmente a centinaia di miglia dalla più vicina rotta battuta dalle navi di linea.

Nessuno a casa che mi aspettasse, quindi nessuno mi avrebbe cercato!
Possibilità di lasciare l’isola: nessuna.
Dovevo arrendermi all’evidenza, avrei vissuto per mesi, forse per anni prima di rivedere un mio simile.
Sempre che fossi sopravvissuto!

Ma tutto sommato non era proprio quello che cercavo?
Ero partito dieci giorni prima, col mio motoscafo d’alto mare alla ricerca di un luogo solitario dove stabilirmi, dove passare il resto dei miei anni, disgustato dalla società “civile”, dove si ammazza per un pugno di dollari, dove l’unica cosa che conta è avere un posto in società, una macchina nuova e un ben fornito conto in banca.

Se hai queste cose nessuno verrà a controllare tra le pieghe della tua coscienza sporca...
Certo non intendevo finire su di un’isola deserta, ma cosa c’è di meglio se uno vuole star solo?
L’unico aspetto positivo stava nel fatto che sulla mia barca avevo di che vivere per almeno tre mesi, avevo viveri, una tenda da campeggio, segnalatori luminosi, armi, munizioni e quant’altro possa servire ad un campeggiatore solitario... peccato che non si fosse salvato niente, il tifone aveva inghiottito tutto!

La furia delle onde aveva portato via tutto ciò che avevo. Era arrivato a sorpresa, senza nessun preavviso. Tutti coloro che navigano in quest’angolo di Oceano sanno riconoscere l’arrivo di un tifone dai piccoli avvertimenti che la natura fornisce.
Gli uccelli di mare, che normalmente seguono gli scafi alla ricerca di qualche resto di cibo, si allontanano e, se possono, si dirigono verso la terraferma, i pesci ugualmente s’immergono in acque più profonde e più sicure, lo stesso mare, prima della tempesta, diventa stranamente piatto, come se si riposasse prima di scatenare la sua forza sotto i colpi delle raffiche che a volte superano le ottanta miglia.
Tutti questi segnali che salvano il pescatore indicandogli l’avvicinarsi di un tifone non c’erano stati!

C’era stato un ronzio, come quello che si sente passando sotto una linea ad alta tensione... non avevo capito di che cosa si trattava, poi il vento si era sollevato... di colpo, e nel giro di qualche minuto l’aria si era fatta pesante.
Le nuvole, nere, gonfie di pioggia, danzavano in un cielo che era stato azzurro fino ad un attimo prima.
Contemporaneamente il mare si era fatto grosso, le onde raggiungevano altezze inimmaginabili, la barca pareva un guscio di noce e già pensavo che da un momento all’altro avrei raggiunto i miei avi.

Devo aver urtato la testa contro qualcosa di duro, poi più niente, solo il buio!
Mi ero risvegliato solo al mattino sulla spiaggia di un’isola sconosciuta e disabitata.
La testa mi sembrava un nido d’api, mi resi conto di avere una ferita lungo l’arcata sopraciliare destra. Comunque stavo bene, era un miracolo ma chissà dove mi trovavo!
Le mie conoscenze della zona mi facevano pensare ad una delle isole Desventuradas, ma non potevo certo esserne sicuro, il vento poteva avermi trascinato per dieci, venti, forse anche cento miglia e non avevo con me nessuna carta di navigazione.

Ci sono stati dei naufraghi convinti di trovarsi in una certa zona, che sono stati ritrovati, con loro grande sorpresa, a centinaia di miglia dal punto del naufragio.
Al momento del naufragio mi trovavo a circa ottocento miglia dalla costa del Cile, ero partito da Valparaiso secondo una rotta che mi doveva condurre verso Emily Rock, dove avrei trascorso il resto dell’anno.
Se mi fossi trovato bene forse mi sarei stabilito lì.
Come tutte le cose programmate, anche questa era stata un fallimento, dovevo forse affidarmi al caso?
Oppure Dio stesso si serviva del Caso per evitare di parteggiare per l’uno o per l’altro?
Fossi stato Dio avrei probabilmente fatto così, un lancio di dadi per decidere della fortuna di una persona, un giro di poker per stabilite il futuro di un Paese, Testa o Croce per la vita o la morte…

Al momento però avevo altri problemi da risolvere, dovevo trovarmi un riparo per la notte e poi qualcosa da mangiare...
Avrei avuto molti giorni a disposizione per analizzare il motivo del mio isolamento, del mio escludermi dalla società, della mia voglia di solitudine...

Alessandro Giovanni Paolo Rugolo
P.S. Che dite val la pena provare a scrivere il cap. II?

mercoledì 25 luglio 2007

Futuro

(dal "Diario millenovecentonovantasei")

Polvere catodica frantumazione di cristalli
Di notte e di giorno sempre accesa.
Odo vedo assaporo la nebbia eclatante
Di questa terra troppo piena dei morti e dei vivi

Scorgo una stella brillante all’orizzonte scuro
Ma il dubbio m’assale e mi desta dal sonno
Che sia un nuovo neon di un ‘insegna ?

Giuseppe Marchi

martedì 24 luglio 2007

Un'antica preghiera da Osilo...

Quasi per caso, chiaccherando del più e del meno tra vicini di ombrellone... si riscoprono ricordi e tradizioni...
Devo ringraziare Paola Fadda per questa antica preghiera... questa versione viene da Osilo (SS). Chiedo scusa in anticipo a tutti coloro che conoscono e sanno scrivere in dialetto di Osilo, io non sono in grado... ma mi sembra giusto salvare questo piccolo pezzo di tradizione della Sardegna. La preghiera veniva recitata dalla mamma Antonina per mettere a letto i figli...

"Su lettu meu est de batteros cantones, battero anghelos si bi ponede, duoso in pese e duoso in cabitta, sa Regina a costau m'istada. Issa mi narada: "Drommi e riposa, no appas paura de mala cosa, no appas paura de mala fine, s'anghelu Serafine, s'anghelu biancu s'ispiritu santu sa Vergine Maria, tottu a costazu t'istana."

La traduzione dovrebbe essere più o meno così:
"Il mio letto è fatto da quattro blocchi, quattro angeli ci si mettono sopra, due ai piedi e due in testa. La Regina mi resta al fianco. Lei mi dice: "Dormi e riposa, non aver paura delle cose cattive, non aver paura di fare una brutta fine, l'angelo Serafino, l'angelo bianco, lo Spirito Santo e la Vergine Maria, tutti ti stanno a fianco."
Un'altra versione, in dialetto logudorese, mi è stata segnalata da Salvatore Scanu, che ringrazio. La preghiera fa parte della raccolta pubblicata a Cagliari il 2 febbraio 1863, l'autore è Giovanni Spano che afferma di non conoscerne l'autore e di averla sentita raccontare dalla nonna. La preghiera dovrebbe essere intitolata "Aspirazioni agli Angeli custodi".
"Su lettu meu est de battor contones, et battor anghelos si bei ponen, Duos in pès, et duos in cabitta, Nostra Segnora a costazu m'ista, e a mie narat, dormi e reposa, no happas paura de mala cosa, no happas paura de malu fine s'Anghelu Serafine, s'Anghelu biancu, s'Ispiridu Santu, sa Virgine Maria, totu siant in cumpagnia mia mia. Anghelu de Deu custodiu meu custa nott'illuminami guarda e difende a mie, ca eo m'incumando a tie."
A differenze dalla prima versione Giovanni Spano riporta un'ultima frase che più o meno si può tradurre: "Angelo di Dio, mio custodequesta notte fammi luce, custodiscimi e proteggimi, io mi raccomando a te."
Se conoscete altre versioni...
Alessandro Giovanni Paolo Rugolo

lunedì 23 luglio 2007

Vita da Pendolare...

Certo che la vita da pendolare è proprio una assurdità...
Io faccio tutti i giorni avanti e indietro Aprilia - Roma...
e non lo auguro a nessuno...
non è vero...
a qualcuno si...

Propongo che tutti i nostri rappresentanti siano privati delle loro auto blu...
ed invitati ad andare al lavoro o in vacanza... o in ogni altro luogo... esclusivamente con i mezzi pubblici!

Auguro loro di viaggiare alle cinque di pomeriggio sulla prima carrozza del treno per Nettuno...
quando l'aria condizionata non funziona... con 30 gradi fuori, 35 gradi in carrozza e 40 gradi nell'ingresso...
con quattro persone per metro quadro che cercano di infastidirsi il meno possibile... ma non sempre ci riescono...

Auguro loro che le prime due carrozze... o almeno una, siano pulite, con l'aria condizionata funzionante ma chiuse perchè non c'è abbastanza personale a bordo... e loro invece costretti a viaggiare nel corridoio di una carrozza con l'aria condizionata spenta e quel delizioso profumo di salame rancido...

Auguro loro... che possano finalmente fare una vita normale... che gli permetta di lavorare bene, pendolando tutti i giorni, e di poter andare in pensione... poi... soddisfatti... avendo provato almeno per un anno la vita da pendolare...

Cosa otterremo?
Risparmio sui costi delle auto blu...
Mezzi pubblici puliti e funzionanti e magari in orario...
pendolari più contenti e,
politici più vicini a noi... che li abbiamo votati!
Dovrebbero ricordarlo ogni tanto... che noi li abbiamo votati...

Alessandro Giovanni Paolo Rugolo

domenica 22 luglio 2007

Foglie secche (Autunno)


Foglie secche gialle, solitarie sui rami nudi tesi verso il cielo, buio, pallidamente stellato.
Ombre di foglie per terra di fianco a foglie vere, morte, cadute il giorno prima e mai raccolte... ... dimenticate.
Cielo coperto da nuvole di pioggia, scure... cariche... umide...
I passanti frettolosi , al mattino sembrano ombre indistinte, sagome nella nebbia ... Rientrano poi alla sera chiudendo la porta di casa, lasciandosi alle spalle la nebbia, le foglie, i rami spogli dei viali, in cambio del tepore di un camino acceso pieno di brace di legna.
Braci rosse di fuoco, colore di un tramonto, primo tramonto d'autunno.

Alessandro Rugolo

venerdì 6 luglio 2007

Zukunft?

Die Krise brach aus, aber ihre Konsequenzen wurden nicht vorausgesehen…
Die Lage war seit Jahren negativ, und die politische Situation des Landes war dramatisch.
Die Abneigung zur Politik, die zugunsten einer Schicht von Politikern aus der `68. Bewegungen abgebaut wurde ,hatte den besten Teil der Gesellschaft aus ihr entfernt. Die grosse Mehrheit der Führungskräfte der Oeffentlichen Hand, stammte aus Universitäten wo die Mittelmässigkeit die Regel war.
Ein wenig Anstrengungen für ein Paar Jahren hätte gereicht um eine Wende zu erreichen, aber niemand glaubte mehr an die Zukunft, jeder lebte im Tag hinein und wartete oder fürchtete eine Aenderung... dann kam die Oel-Krise und der Preis stieg und stieg. In weniger als ein Jahr wandelte der Preis von 70 auf 150 US Dollar. Schuld daran waren Spekulationen und falsche Beurteilungen von denjenigen die damals dachten die Welt zu regieren. Der Markt wurde stark beeinflusst von inflationäre Bewegungen die ausser Kontrolle gerieten. In Europa erreichte die Instabilität ihren Höhepunkt als gewisse Mitgliedsstaaten der EU die Organisation verliessen. Grund dafür war der Misserfolg des politischen Systems gefolgt von Borsen Craschs und die Wiedergeburt der organisierten Kriminalität, die die Lücken in der kollabierten Gesellschaft füllten. Neo-faschistische Parteien wurden immer stärker, und fanden in den wachsenden Menschenströhmungen aus den Osten ihren Existenzgrund. Auf der anderen Seite des Atlantik stiess der Radikale Wandel auf sehr harte Kritik. Zeitungstiteln wie „Befreien wir Europa aus den neuen Faschisten“ wurden zur Tagesordnung. Grossbritannien machte den ersten Schritt als sie aus der NATO austrat um sich in einen unvorstellbaren Isolationismus zu verschliessen. Der neue Kurs der Briten wurde aus Frankreich und Deutschland nicht nur kritisiert, sondern einer Kriegserklärung gleich gestellt.
Ein Paar Tage später bewilligte der Amerikanischer Kongress 500 Milliarden Dollar zur Ergänzung des Verteidigungsprogramm gegen Ballistische Raketen. Es war der Tropfen der das Fass zum überlaufen brach. Die NATO löste sich wie Schnee an der Sonne auf und kurz darauf vielen die ersten Atombomben auf den wichtigsten Europäischen und Amerikanischen Städte.
Paris, Bonn, Rom, Washington, Bruxelles wurden aus der Erdoberfläche ausgelöscht…für immer…
Der Westen hatte begonnen sich selber zu eliminieren…Gott sei Dank!

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO
(Übersetzt von Patrick Galimberti)
Rom, 04 Juli 2008

giovedì 7 giugno 2007

Statistiche di Maggio 2007



Ringraziando tutti coloro che ci hanno visitato e sostenuto fino ad ora, pubblico il grafico degli accessi del mese di maggio, considerando che siamo attivi da fine aprile, non è male vero?


Le statistiche sono di Histats.com.


Il Geolocation da informazioni sulla distribuzione degli accessi dall'inizio della nostra attività, il 23 aprile 2007.



ciao a tutti

Lello