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giovedì 29 ottobre 2009

Perdono

Ad un figlio mai nato

voglio chiedere perdono.


A lui

che è stato concepito senza chiederlo

e gli è stata negata la vita.


Che nessuno voleva

pur essendo frutto

di un atto d’amore.


Che

non ho avuto la forza d’amare abbastanza

per farlo crescere nel mio grembo.


Ad un figlio

che aveva un cuore e gli è stato strappato

lasciando nella mia anima,

una ferita sanguinante.


Che

che poteva essere gioia

ed è stato dolore.


Ad un figlio

che non potrò mai guardare negli occhi

voglio chiedere

perdono.


Maria Piera Pacione

mercoledì 28 ottobre 2009

I "Fenici" non sono mai esistiti... Abstract

Precedenti:

I “Fenici” non sono mai esistiti...

Kircandesossardos di Mikkelj Tzoroddu

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Voglio tornare ancora una volta sull'argomento dei Fenici perché la cosa mi appassiona...
Lo farò semplicemente pubblicando la sintesi dell'intervento di Mjkkeli al prossimo Convegno.
Credo che in parte chiarisca il suo pensiero sui Fenici.
Chi vorrà approfondire lo potrà fare partecipando al Convegno o, fra qualche tempo, leggendo gli atti del Convegno stesso.
Ma ora lascio la parola all'amico e studioso Mjkkeli.

"...E’ l’estratto di un lavoro che porta nulla di nuovo nel panorama storico che accomuna gli accadimenti che presero vita fra il II ed il I millennio a.C. Infatti, tutto ciò che è qui evidenziato, da sempre trovasi presente nei testi adibiti allo studio, ma gli esploratori del passato hanno un limitato interesse: propugnare le loro acquisizioni portandovi col tempo piccole modifiche, senza mettere in discussione quanto propugnato dalla propria scuola. I lettori, indifesi, tendono a dare il più grande credito agli scritti a motivo dell’alto pulpito che li genera, senza mai immaginare quanta insicurezza alberghi nel sapere dei più alti.

Qui si decide di attivare una ricerca che ripercorre gli ultimi ottanta anni, onde valutare quanto vi sia di accettabile sul piano dei principi rigorosamente logici. Si tratta di una autopsia, pressante ed impietosa, di testi ritenuti più significativi, che evidenzia incongruenze, inesattezze, errate deduzioni, paradossali determinazioni degli autori, scoprendosi un modello di scientifico incedere, decisamente fuori dalle regole.

Essenziale motivo della dimostrazione trovasi nella dottrina dispensata dal più grande studioso italiano della materia, Sabatino Moscati. Proprio quando egli decide di tacitare i suoi dubbi reconditi ed il numero sempre crescente di voci avverse, con un testo che tende proprio a dimostrare chi fossero i Fenici, produce il naufragio delle sue posizioni sulla esistenza di un popolo fenicio e di una nazione fenicia."

Ora, detto questo, a voi tutti é data la possibilità di approfondire...

Ricordate, il V Convegno ICHNUSA si terrà il prossimo 1° novembre alle ore 15,30 a Decimomannu (CA) in via A. Moro (snc), nella sede dell’Associazione Athenaeum.


Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

domenica 25 ottobre 2009

Sicilia: 11 gennaio 1693

Questa data non portò fortuna alla Sicilia!

Un terremoto di enorme potenza distrusse città e paesi della regione, tra queste Siracusa, Augusta e Messina.
Solo due giorni prima un altro terremoto aveva sconquassato la val di Noto e il paese era stato distrutto e ricostruito poi in una posizione differente.

Santi Correnti nel suo libro "Storia di Sicilia" ci dice che Catania aveva a quei tempi circa ventisettemila abitanti, di questi diciottomila morirono!

Ad Acireale un canto popolare conserva il ricordo di ciò che accadde in quei tempi lontani...

"All'ùnnici jnnaru e non ni stornu
pp'aviri offisu a Diu tantu supernu
'n tempo 'n mumentu, si vitti 'ntro 'n gnornu,
Morti, giudiziu, Paradisu e 'Nfernu.
L'ùnnici jnnaru a vintun'ura
a Jaci senza sonu s'abballava!
Cu' sutta petri, cu' sutta li mura,
e cu' misericordia chiamava!
Santa Vénnira, nostra prutittura,
sutta di lu sò mantu ni sarvava."

Auguriamoci di non vivere mai una cosa del genere e studiamo la storia per evitare errori già fatti da altri!

Anche Messina venne danneggiata durante il terremoto, ricostruita riprese per un certo periodo la sua floridità ma solo novanta anni dopo (1783) un nuovo terremoto la distrusse nuovamente...

Errare humanum est, perseverare autem diabolicum!

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

sabato 24 ottobre 2009

Visita a Lucerna

Lucerna...

o Luzern come dicono i suoi abitanti...

splendida cittadina sul lago Vierwaldstattersee ovvero "Lago dei quattro Cantoni"!

Nel XIV secolo venne costruito il Kapellbrücke, ponte di legno coperto, al suo interno é possibile osservare diversi pannelli in legno con le immagini dei tempi antichi.

Poco oltre, un altro ponte, anch'esso in legno, chiamato Spreuerbrucke, chiamato anche "Ponte della danza della morte" per i tanti pannelli raffiguranti immagini raccapriccianti di scheletri in mezzo alla gente... forse ricordo di una peste o di qualche tragico accadimento...

Il simbolo della città é la "Torre dell'Acqua", costruita nel 1300...

Passeggiare per le vie di Lucerna é un piacere per gli occhi e per il palato...
e non potrete andar via senza avere assaggiato un Bretzel originale!

Sopra la città si possono ancora visitare le mura di Musegg e alcune torri della vecchia fortificazione, e che panorama da lassù!

Il lago é abitato da pesci e animali di vario genere, bellissimi cigni curiosi e affamati vi saluteranno rumorosamente... a patto che gli diate qualcosa da mangiare!

Lucerna... bellissima perla di lago,


addio,
anzi no, arrivederci...

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

venerdì 23 ottobre 2009

I “Fenici” non sono mai esistiti...

Precedenti:

Kircandesossardos di Mikkelj Tzoroddu

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Cari amici e lettori, oggi non voglio parlarvi di ciò che ho letto nelle ultime ore o della mia ultima visita ma intendo approfittare di questo spazio per presentarvi un amico e studioso, Mikkelj Zoroddu.
I più attenti e appassionati di storia avranno già letto il precedente articolo, la recensione del suo libro "Kircandesossardos", cioè "alla ricerca dei Sardi"...

Ebbene, ora Mikkelj é stato invitato a parlarci dei suoi studi sulla Sardegna antica "e non solo" al V Convegno ICHNUSA che si terrà il prossimo 1° novembre alle ore 15,30 a Decimomannu (CA) in via A. Moro (snc), nella sede dell’Associazione Athenaeum.

Il convegno, dal titolo Viaggio nel passato, vedrà lo studioso Mikkelj impegnato nella discussione del tema: I “Fenici” non sono mai esistiti...

Cosa vorrà dirci con questo titolo così provocatorio?
Niente di meglio che partecipare al convegno per scoprirlo... e poi ne riparliamo!

A Mikkelj un caloroso in bocca al lupo!

E a voi tutti... buon convegno!

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

giovedì 22 ottobre 2009

Maria Piera Pacione

Cari amici Tuttologi, oggi vi presento una nostra nuova amica tuttologa, Maria Piera PACIONI.

Ma chi é Maria Piera?

Maria Piera ha ottenuto diverse gratificazioni dalla poesia, un modo per sfogare e raccontare le sue sofferenze.

Le sue opere sono state pubblicate in varie antologie poetiche riconosciute, ed ha partecipato a molti concorsi poetici in cui si è sempre distinta.

Se volete contattarla scrivete a:
pacione.mpiera@yahoo.it

Detto questo, lascio a voi il piacere di leggere le sue opere...
e a Maria Piera un sincero benvenuto.

Per i Tuttologi,
Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

Un'infanzia spezzata

Era una bambina d’appena quattro anni.

Viveva un’infanzia serena

circondata dai suoi affetti e bambole con le quali giocava.

Una vita iniziata come tante

all’improvviso tutto cambia.

Non ricorda come iniziò

ma la sua infanzia venne spezzata da un destino crudele,

che s’impadroni’ di lei, della sua anima

lacerandole la vita.

Un’ombra

si impossessò del suo fragile corpo.

Non una, ma tante tante volte

uccidendo la sua spensieratezza,

la sua innocenza e comprando il suo silenzio.

Passavano gli anni e crescendo

desiderava solo che ogni volta fosse l’ultima.

Né il giorno, né la casa, né la strada le erano amiche.

Neppure la notte, nel suo letto,

abbracciata al suo peluche, si sentiva al sicuro.

Puntualmente

sognava di sprofondare in un abisso senza fine,

con un senso di angoscia che le stringeva la gola,

e quella sensazione

l’accompagnava fino alla notte successiva.

Dall’infanzia, iniziò l’adolescenza

ma sempre con lo stesso pensiero , lo stesso desiderio……

Morire, morire e poi

morire!


Maria Piera Pacione