Era una bambina d’appena quattro anni.
Viveva un’infanzia serena
circondata dai suoi affetti e bambole con le quali giocava.
Una vita iniziata come tante
all’improvviso tutto cambia.
Non ricorda come iniziò
ma la sua infanzia venne spezzata da un destino crudele,
che s’impadroni’ di lei, della sua anima
lacerandole la vita.
Un’ombra
si impossessò del suo fragile corpo.
Non una, ma tante tante volte
uccidendo la sua spensieratezza,
la sua innocenza e comprando il suo silenzio.
Passavano gli anni e crescendo
desiderava solo che ogni volta fosse l’ultima.
Né il giorno, né la casa, né la strada le erano amiche.
Neppure la notte, nel suo letto,
abbracciata al suo peluche, si sentiva al sicuro.
Puntualmente
sognava di sprofondare in un abisso senza fine,
con un senso di angoscia che le stringeva la gola,
e quella sensazione
l’accompagnava fino alla notte successiva.
Dall’infanzia, iniziò l’adolescenza
ma sempre con lo stesso pensiero , lo stesso desiderio……
Morire, morire e poi
morire!
Maria Piera Pacione
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