sabato 19 gennaio 2013

Le antichità di Beroso, sacerdote Caldeo

e di altri scrittori, ebrei, greci e latini che trattano le stesse materie.
 
Francesco Sansovino figlio dell'architetto Jacopo Tatti detto il Sansovino, nacque a Roma nel 1521 e morì a Venezia nel 1586. Il suo vero nome era probabilmente Giovanni Tatti (ma non ne sono certo) e fu un letterato che lavorò su tanti diversi argomenti, dalla storia all'agricoltura.
 
Tradusse moltissime opere, tra queste mi interessa particolarmente questa sulle antichità di Beroso sacerdote caldeo. Vi invito a studiarla, la trovate gratuitamente su google libri.
Vi avverto che il Sansovino tradusse anche alcune opere di un certo Giovanni Annio, in particolare "Antiquitatum vanarum" in cui erano riportati molti testi di dubbia provenienza. Inoltre io stesso, nonostante l'opera sia in italiano, ho trovato difficoltà nella lettura di alcune parti e nella traduzione in italiano corrente, vi invito dunque a prendere con le pinze le informazioni che vi potrete trovare.
Il testo è molto bello e tempo permettendo ve ne farò un breve riassunto per le parti più interessanti.
 
Il primo libro dell'opera inizia più o meno così: "Prima della rovina delle acque (del diluvio) a causa della quale perì tutto il mondo, ci furono tanti secoli di storia dei quali i Caldei conservarono fedelmente il ricordo. Essi scrivono che in quei tempi esisteva una città grandissima di giganti chiamata Enos, nei pressi del Libano, i quali comandavano sul mondo conosciuto, da oriente ad occidente."
 
Interessante riferimento ai giganti e alla loro città, Enos. Interessante anche il fatto che gli abitanti fossero dei giganti che comandavano sul mondo intero, un mondo fatto di genti normali.
 
"Questi giganti, confidando sulla loro grandezza e forza, furono gli inventori delle armi e degli strumenti musicali e di tutte le delizie umane, essi si diedero alla libidine e opprimevano tutti. Mangiavano gli uomini e facevano si che le donne abortissero per usarne i feti per fare delle ottime pietanze. Essi si mescolavano carnalmente con le madri, con le figlie e le sorelle, coi maschi e coi bruti e non esisteva scelleratezza che essi non ammettessero, infatti essi disprezzavano la religione e gli dei. "
 
Ma fermiamoci un attimo e vediamo di capire chi fosse questo Beroso e quanto sia attendibile.
Sembra che Beroso sia nato a Babilonia pochi anni prima di Alessandro il grande, intorno al 340 a.C. Beroso fu un sacerdote e in quanto tale conservava le scritture pubbliche e gli annali del re. Conosceva il greco e insegnò ad Atene discipline caldee tra cui astronomia. Gli ateniesi gli dedicarono una statua.
 
Per ora è tutto, ma nei prossimi giorni vedremo alcune informazioni proprio sul diluvio, anzi, sui diluvi.
 
Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO   

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