La splendida cittadina in cui passiamo le vacanze, Porto Torres, ogni volta ci riserva qualche gradita sorpresa.
Questa volta la sorpresa è arrivata con un messaggio.
"Alessandro, che ne dici se ci vediamo verso le 19.00? Vi presento una persona veramente in gamba e che sono convinta che piacerà anche a te e a Giusy."
Il messaggio di Gianna è breve e conciso, nessuna spiegazione, niente che non sia essenziale.
"Naturalmente - rispondo subito - ci vediamo stasera."
E' venerdì, l'ultimo giorno della prima tranche di ferie, abbiamo corso tutto il giorno e siamo un po stanchi ma la giornata non è ancora finita.
Alle 19.00 incontriamo Gianna e pochi minuti dopo entriamo nella casa-laboratorio dei genitori di Giovanni Dettori, pittore e incisore, maestro dell'arte e della tecnica della xilografia, incisione su legno!
Giovanni è una persona solare, sorridente, ospitale come i Sardi che gli hanno dato i natali. Nato a Sassari nel 1972, vissuto quasi sempre a Porto Torres, si sente profondamente sardo come i genitori, di Ottana e Sennori.
Ci accoglie col sorriso e con un ottimo bicchiere di vermentino di produzione artigianale.
Gianna ci presenta e racconta la sua storia. Usando la lingua sarda e le sue doti di poetessa mette in scena un brano del vangelo.
Giovanni ci introduce alla sua arte, alla incisione su legno di ciliegio e alla sua personale via Crucis, personale in quanto da lui realizzata. Opera immensa cui ha dedicato gli ultimi quattro anni della sua vita.
"Nelle incisioni ci sono tutte le persone che hanno avuto una qualche influenza nella mia vita, nel bene e nel male!", ci dice con il sorriso sulle labbra.
Giovanni è schietto e diretto. Ci racconta dei suoi successi fuori dalla Sardegna e delle sue delusioni nella sua terra.
Delle sue esperienze in Italia, dei suoi studi, dell'importanza che ha avuto per lui suo fratello, morto giovane, dei suoi genitori e della sua ragazza Elena, la sua musa.
Il tempo è tiranno e facciamo appena in tempo ad affacciarci con rispetto nel suo studio, ad ammirare le sue opere, in mezzo ai suoi attrezzi, ai suoi quadri, alle foto di famiglia, ai fogli di ciliegio... che è già ora di andar via.
Ci ripromettiamo d'incontrarci ancora, abbiamo tante cose di cui parlare, esperienze da condividere, opere da realizzare...
Alessandro Rugolo e Giusy Schirru
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