venerdì 30 agosto 2019

Creare una cyber startup innovativa: le principali opportunità in Italia

Possiamo affermare con certezza che le MPMI (micro e piccole medie imprese) rappresentano la “spina dorsale” dell’economia italiana. Infatti, considerando le sole “micro” (ossia quelle in cui l’organico è inferiore a 10 persone ed il fatturato o il totale di bilancio annuale non supera i 2 milioni di euro) occupano circa 8 milioni di connazionali.
Guardando all’ecosistema delle startup, l’ambito cyber security appare dinamico, prospero e di grande interesse. La numerosità delle realtà nascenti in questo campo è sintomo di un percorso di innovazione che si sta delineando, oltre che del progressivo aumento dell’attenzione nei confronti del tema della sicurezza dei sistemi e protezione delle informazioni.
L’Osservatorio Information Security & Privacy del Politecnico di Milano ha condotto durante il 2018 un’indagine volta ad analizzare le realtà più innovative in campo cyber security, con l’obiettivo di fotografare le dinamiche di sviluppo del mercato: l’anno trascorso è stato segnato da un aumento esponenziale degli attacchi cyber crime, caratterizzati da una crescente eterogeneità di modalità di attuazione e soggetti colpiti.
Tutte le organizzazioni sono pertanto chiamate a incrementare gli investimenti in prodotti e servizi legati alla sicurezza e alla protezione delle informazioni. Nello scenario delineato giocano certamente un ruolo fondamentale appunto le startup.
Con l’introduzione del decreto legge 179/2012, noto come Decreto Crescita, l’Italia si è dotata di una normativa organica volta a favorire la nascita e la crescita di nuove imprese ad alto valore tecnologico, le cosiddette startup innovative. Obiettivo della policy è sostenere lo sviluppo di un ecosistema imprenditoriale orientato all’innovazione, capace di creare nuova occupazione e di attrarre capitale umano e finanziario dal mondo.
Le imprese dotate dei requisiti di startup innovativa (tutorial per l’iscrizione) possono contare su un vasto complesso di agevolazioni, quali semplificazioni ed esenzioni regolamentari, incentivi fiscali, facilitazioni nell’accesso al credito e al capitale di rischio, e nuovi programmi di finanziamento: misure con il potenziale di incidere sull’intero ciclo di vita dell’azienda, dall’avvio alla fasi di espansione e maturità.
Vediamone insieme alcuni tratti essenziali.
La startup innovativa (e la cyber rientra nella definizione a pieno titolo!) è una società di capitali, costituita anche in forma cooperativa, residente in Italia o in altro Paese membro dell’UE purché abbia una sede produttiva o una filiale in Italia, che risponde a determinati requisiti e ha come oggetto sociale esclusivo o prevalente: lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico.
La sua funzione economica e sociale è di fondamentale importanza per l’Italia, in quanto la startup innovativa nella vision del nostro legislatore:
  • favorisce la crescita sostenibile, lo sviluppo tecnologico e l’occupazione, in particolare giovanile;
  • contribuisce allo sviluppo di nuova cultura imprenditoriale, alla creazione di un contesto maggiormente favorevole all’innovazione;
  • promuove maggiore mobilità sociale;
  • attrae in Italia talenti, imprese innovative e capitali dall’estero.
Date queste premesse, il legislatore italiano ha previsto un particolare favor nei confronti delle startup innovative, per le quali è stata predisposta un’ampia gamma di agevolazioni in continua evoluzione che include:
  1. Modalità di costituzione digitale e gratuita
  2. Esonero da diritti camerali e imposte di bollo
  3. Deroghe alla disciplina societaria ordinaria
  4. Proroga del termine per la copertura delle perdite
  5. Deroga alla disciplina sulle società di comodo e in perdita sistematica
  6. Esonero dall’obbligo di apposizione del visto di conformità per compensazione dei crediti IVA (Imposta sul Valore Aggiunto)
  7. Disciplina del lavoro tagliata su misura
  8. Facoltà di remunerare il personale in modo flessibile
  9. Remunerazione attraverso strumenti di partecipazione al capitale (es. stock option, schemi di work for equity)
  10. Incentivi fiscali per gli investitori in equity
  11. Raccolta di capitali tramite campagne di equity crowfunding (nel 2013, l’Italia è stato il primo Paese al mondo a regolamentare il mercato dell’equity crowdfunding, anche attraverso la creazione di un apposito registro di portali online autorizzati
  12. Facilitazioni all’accesso al Fondo di Garanzia (un fondo a capitale pubblico che facilita l’accesso al credito attraverso la concessione di garanzie sui prestiti bancari)
  13. Agenzia ICE: servizi ad hoc per l’internazionalizzazione delle startup
  14. Fail fast: In caso di insuccesso, le startup innovative possono contare su procedure più rapide e meno gravose rispetto a quelle ordinarie per concludere le proprie attività. Nello specifico, esse sono assoggettate in via esclusiva alla procedura di composizione della crisi da sovra-indebitamento e di liquidazione del patrimonio, con l’esonero, in particolare, dalle procedure di fallimento, concordato preventivo e liquidazione coatta amministrativa. Le startup innovative sono dunque annoverate tra i cosiddetti soggetti “non fallibili”.
  15. Trasformazione in PMI innovativa: in caso di successo, le startup innovative diventate “mature” che continuano a caratterizzarsi per una significativa componente di innovazione possono trasformarsi in PMI innovative. In questo modo, il legislatore (decreto legge 3/2015) ha inteso estendere il proprio campo d’intervento a tutte le imprese innovative, a prescindere dal loro livello di maturità. Le PMI innovative beneficiano infatti della gran parte delle misure previste per le startup innovative.

Quest’ultimo, magari, sarà un passo successivo: per ora è preferibile soffermarsi sulle opportunità offerte alle startup innovative e, ancor prima, sull’elaborazione di una business idea vincente e del relativo business plan!

Allora, se siete giovani e avete una buona idea, seguiteci, vi diremo come fare per realizzarla...

Danilo Mancinone

Per approfondire:

https://cyberstartupobservatory.com/cybersecurity-landscape-slide-italy/;

https://www.repubblica.it/economia/miojob/2018/09/01/news/italia_il_paese_delle_micro_imprese_danno_lavoro_a_8_milioni_di_persone-205374419;

https://www.cybersecurity360.it/cultura-cyber/lecosistema-delle-startup-cyber-security-perche-sono-importanti-per-attirare-lattenzione-sulla-protezione-delle-informazioni/;

https://blog.osservatori.net/it_it/cyber-security-e-sicurezza-informatica;

http://startup.registroimprese.it/isin/static/startup/index.html;

https://www.to.camcom.it/book/export/html/6141;

http://www.consob.it/web/investor-education/crowdfunding;

https://www.mise.gov.it/index.php/it/?option=com_content&view=article&viewType=1&idarea1=593&idarea2=0&idarea3=0&idarea4=0&andor=AND&sectionid=0&andorcat=AND&partebassaType=0&idareaCalendario1=0&MvediT=1&showMenu=1&showCat=1&showArchiveNewsBotton=0&idmenu=3377&id=2028760

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