sabato 4 aprile 2020

STRATCOM ai tempi del COVID 19

Nel precedente articolo ci eravamo lasciati con alcune domande in materia, che ora riprendiamo:

- Come riconoscere la STRATCOM?
- Come difendersi?
- Quali sono i rapporti con la Cyber?

A mio parere, la cosa più difficile è proprio riconoscere l'attività di STRATCOM, questo perché la STRATCOM è studiata appositamente per confondersi con il contesto generale.
A ben guardare, qualunque articolo, filmato, trasmissione audio o discorso, possiede una parte di STRATCOM, è sufficiente infatti che l'autore avesse in mente uno scopo da raggiungere nel momento in cui ha realizzato il pezzo.
A noi, per inteso, non interessa la STRATCOM che c'è dietro una campagna pubblicitaria per un profumo o per una marca di sigarette, ma magari quella che si trova dietro una consegna di mascherine in periodo di COVID 19 o la promessa di cento milioni di dollari in materiale sanitario potrebbe essere di un certo interesse, quanto meno per capire, se non per combatterle.
Cerchiamo dunque di capire come si prepara una campagna STRATCOM per essere poi in grado di riconoscerla.
La prima cosa da sapere è che in una campagna di influence viene preparata una narrativa che servirà da filo conduttore per tutta la campagna. Questa è chiamata Strategic Narrative che non è altro che la trama del racconto che vogliamo che sia conosciuto, diffuso e preso per vero da una o più classi di persone che abbiamo individuato come obiettivo strategico (Target audience).
La Strategic Narrative e la target audience sono i due elementi principali di cui tener conto per il raggiungimento degli obiettivi strategici della campagna, obiettivi che devono essere individuati, studiati attentamente, pianificati e controllati nel corso della campagna per verificare che le cose stiano andando come pianificato.
Avere una buona narrativa (una buona trama), non è garanzia di successo, questo perché potrebbe accadere che i canali utilizzati per raggiungere la Target Audience sono semplicemente sbagliati.
Quando parlo di canale intendo tante cose, dai canali di comunicazione ai mezzi, agli orari delle trasmissioni, alla lingua impiegata o ancor più sottile, al linguaggio impiegato… ogni cosa ha la sua importanza nella STRATCOM.
Naturalmente esistono diversi tipi di Strategic Narratives, che mirano ad influenzare, basandosi su tecniche differenti.
La prima è detta "positiva" e si basa sulla affermazione forte di ciò che si vuole venga vista come la realtà dei fatti. Una strategia positiva mira a creare il consenso verso la narrazione strategica e generalmente si basa su convinzioni già molto forti della popolazione cui è diretta. Se per esempio la target audience è già abituata a sentire parlare di un gruppo di persone come "nemico", è sufficiente usare la tecnica della ripetizione per rafforzare questa convinzione, senza bisogno, in linea di massima, di modifiche alla realtà.
La seconda tipologia di Strategic Narrative è detta "negativa" e consiste nella falsificazione di fatti o nel tentativo di fare passare come falsi dei fatti che invece sono veri (per quello che può significare "vero"...). In questo caso si cerca, con il "rumore provocato da urla e schiamazzi" di soffocare il racconto reale dei fatti e sostituirlo con racconti alternativi che a lungo andare ne minino la diffusione. In questo caso è (apparentemente) più complesso orientare la Target Audience in quanto occorre far passare il nuovo messaggio e nascondere il messaggio reale. Un esempio di questo tipo potrebbe essere individuato facilmente tra quanto accaduto in questi giorni scorsi sui social a colpi di video condivisi e oscurati… supportati da articoli scientifici orientati (a voi l'onere di capire a cosa mi riferisco).
La terza tipologia di Strategic Narrative è detta "di distrazione" e consiste nel raccontare un fatto ponendo l'accento su un elemento non dannoso, minimizzando le conseguenze di un altro elemento che si vuole che sia dimenticato.
Qualcuno potrebbe pensare che occuparsi di STRATCOM sia difficile e richieda uno sforzo non commisurato al risultato ma non è così.
Naturalmente occuparsi di STRATCOM è complesso ma viene fatto e vale la pena farlo.
Per chiudere questo articolo voglio fare un esempio pratico delle tre tipologie di STRATCOM viste sopra.
Prendiamo i fatti:
- è in corso una catastrofe umanitaria;
- tutti se ne rendono già conto in quanto in periferia delle città principali si trovano i campi profughi;
- il Governo è in crisi ed è a rischio la tenuta democratica.
Il governo decide quindi di sviluppare una campagna STRATCOM per rafforzare la propria posizione, attraverso una campagna basata su una Strategic Narrative.
Per farlo individua una target Audience: per esempio una parte importante del mondo Accademico culturale  o una parte della popolazione particolarmente religiosa.
Costruisce una narrativa positiva:
- è in corso una catastrofe umanitaria, provocata dal nostro nemico di sempre.
- guardate le nostre periferie invase dai profughi e tra essi gli infiltrati mandati dai nostri nemici;
- il Governo è in crisi, a causa dei nostri nemici, è a rischio la tenuta democratica, stringiamoci attorno al nostro Presidente...
Costruisce una narrativa negativa:
- arresto di chi parla di catastrofe umanitaria, chi ne parla è un disfattista e merita il carcere, e i beni delle loro famiglie saranno incamerati dallo stato;
- guardate le nostre periferie, non è vero che ci sono profughi, ci sono solo dei nemici ma noi siamo più forti;
- il Governo è forte, il nostro Signore ci sostiene, il nemico è il Diavolo!
Costruisce una narrativa di distrazione:
- è in corso una catastrofe umanitaria, nelle nostre periferie è sempre più difficile vivere;
- i campi periferici sono delle oasi felici in cui si festeggia e si mangia tutte le sere a spese nostre mentre noi soffriamo chiusi dentro le città;
- il nostro problema è il governo centrale dell'Unione di Stati al quale apparteniamo, sono loro che non fanno quanto devono per proteggerci...
Naturalmente queste tre diverse narrative devono essere sostenute da atti, fatti e discorsi ufficiali a sostegno e, per essere efficaci, devono indirizzarsi a ben determinate Audience.
Le tre "Strategic Narratives" indicate sopra potrebbero essere anche parte di una unica e superiore narrativa ma dirette a Audience differenti, più o meno sensibili a un tipo di messaggio.
Quanto detto fino ad ora non è altro che un esercizio banale che serve solo ad illustrare dei concetti, esercizio che chiunque di noi sia dotato di sufficiente spirito critico può provare a fare su un soggetto qualunque.
Io, per esempio, per passare il tempo mi dedico ad analizzare tutto ciò che riguarda il COVID 19...

Ma a questo punto ritengo sia opportuno rimandare il "come difendersi" ad un prossimo articolo!

Alessandro RUGOLO

Immagine: https://quartsoft.com/sites/default/files/brics-countries-vs-usa-and-europe.jpg

Per approfondire:
https://www.difesaonline.it/mondo-militare/stratcom-comunicazione-e-information-influence-activities
https://www.militaryfactory.com/dictionary/military-terms-defined.asp?term_id=5113;
https://www.state.gov/bureaus-offices/under-secretary-for-public-diplomacy-and-public-affairs/global-engagement-center/
https://www.jcs.mil/Doctrine/Joint-Doctrine-Pubs/3-0-Operations-Series/
https://www.stratcomcoe.org/

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