L'iniziativa, lanciata lo scorso settembre, ricade sotto gli auspici della policy planning unit del segretario generale della NATO, Stoltenberg.
Con questa iniziativa gli Stati Uniti d'America si preparano alla definizione del nuovo NATO Strategic Concept .
La prima riunione si terrà in modalità mista il 3 e 4 febbraio 2022 e vedrà la partecipazione di studiosi di tutto il mondo, chiamati a dare il proprio contributo in merito.
Di cosa si parlerà ?
Le due giornate di studio saranno articolate in dieci panels che toccheranno i principali aspetti legati alla possibile evoluzione dell'Alleanza Atlantica.
Di particolare interesse il panel 4: "NATO has added two new domains of operations (cyber, space) over the last decade. What strategic
choices does the integration of these new domains pose? How should NATO’s strategic posture change in response
to current and foreseeable technological evolutions?"
Gli studiosi partecipanti cercheranno di rispondere ad alcune domande legate all'evoluzione della minaccia cyber e alla rapida crescita del dominio spaziale ma anche e soprattutto alle mutue relazioni tra i due nuovi domini.
Cosa dovrà contenere il nuovo NATO Strategic Concept per affrontare l'attuale contesto strategico, politico e tecnologico?
Negli ultimi dieci anni la NATO è cambiata, così come è cambiato il contesto socio-politico e in particolate tecnologico. Sono stati aggiunti due nuovi domini delle operazioni, il Cyber Space e lo Spazio.Cos'altro fare per ridisegnare una NATO più vicina ai Paesi membri?
E' chiaro a tutti che i domini Cyber e Spazio hanno subito, negli ultimi dieci anni, una crescita esponenziale.
Nuovi concetti, nuovi attori e nuove minacce, non solo di origine statuale ma anche privata, che includono le grandi industrie mondiali dell'informatica e delle tecnologie spaziali e aeronautiche.
Cos'hanno in comune i due nuovi domini? Quali invece le differenze?
Il primo punto che accomuna i due domini è evidente a tutti ed è legato alla assenza di confini. A ben guardare questa affermazione è intrinsecamente in contrasto con il proposito della NATO di proteggere gli Alleati e i loro confini.
E' realistico pensare che la NATO possa rispondere militarmente a seguito di un attacco ransomware di difficile se non impossibile attribuzione certa? Valgono ancora i riferimenti agli altri domini? Se si, con quali armi la NATO dovrebbe rispondere? Ad un attacco cyber contro un satellite si può rispondere con un'azione terrestre?
Singoli stati l'hanno fatto, ma è ipotizzabile un tale comportamento da parte della NATO?
Se osserviamo il dominio spaziale potremmo pensare che quanto meno l'attribuzione di un attacco è più semplice. Ma ne siamo poi così certi?
A ben guardare non è sempre così. Il dominio spaziale infatti è talmente interconnesso al dominio cyber che tutti i problemi di attribuzione di quest'ultimo sono molto spesso applicabili per estensione al primo. Pensiamo alle comunicazioni satellitari, all'identificazione e georeferenziazione, alla identificazione automatica.
Poniamoci la domanda: cosa potrebbe accadere se un gruppo criminale (appoggiato o meno da uno stato) riuscisse ad ottenere il controllo di un satellite o, peggio, di una costellazione?
Di domande simili ne esistono decine, e nessuna ha una risposta semplice.
Ecco perché è necessario che il nuovo concetto strategico della NATO includa una chiara visione dei domini Cyber e Space.
Una forte indicazione in questo senso dovrebbe spingere gli stati membri a focalizzare meglio i due nuovi domini militari e a collaborare per garantire la sicurezza comune, a sviluppare e realizzare studi coordinati per migliorare la resilienza dell'Alleanza nel suo complesso oltre che dei singoli stati e, in definitiva dovrebbe aiutare a sviluppare una vera cultura strategica comune.
Alessandro Rugolo e Alberto Monici
Per approfondire:
- NATO Strategic Concept: comincia il processo di rinnovo - Difesa Online
- 20120214_strategic-concept-2010-eng.pdf (nato.int)
- Sosh Research Lab | United States Military Academy West Point
- (PDF) Chapter 17: Strategic and Military Culture (researchgate.net)
Nessun commento:
Posta un commento