martedì 22 luglio 2008

Corrispondenze (2000)

Ancora nel cielo ricolmo

Di nubi cerebriformi

Arabeschi dei venti giunti

Con silenziosi sussulti

Dall’altrove invisibile


Cosa vede l’uomo alla finestra

E la sua ombra clonata

Dall’altro lontano emisfero

Balzo di arrugginite lancette

Incompreso tictac corrispondente


Perché lo stesso sguardo cela

L’uguale disegno di pensieri

Arditi oltre le dimensioni comuni

Specchio attraversato dello ierioggi

Fin dentro quelle carni vive

Dolcemente insicuro di esistere


Giuseppe Marchi

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