sabato 10 settembre 2011

Gargantua e Pantagruele - parte seconda

Avete letto l'introduzione al libro di Rabelais?
Se non l'avete ancora fatto eccovi il link:

Gargantua e Pantagruele... Fraçois Rabelais


Se invece l'avete già fatto, ecco alcune nuove chicche tratte dallo stesso autore.
Libro terzo, Capitolo primo: "Come Pantagruele trasferì una colonia di Utopiensi in Dipsodia.
Rabelais, in questo capitolo, da una magistrale lezione di strategia sul come si mantiene un paese conquistato di recente, lezione che ai nostri tempi è evidentemente completamente dimenticata. Allora vediamo cosa ci dice e, chi è nella posizione, ne tenga conto se può!

"... il modo di conservare e mantenere paesi conquistati di fresco non è (come è stata erronea opinione di certi cervelli tirannici, a loro danno e disdoro), saccheggiando i popoli, facendo violenze, angherie, rovine, vessazioni, e reggendoli col pugno di ferro: insomma, mangiando e divorando i popoli così come Omero chiama il re iniquo Demovoro, che vuol dire mangiatore del popolo [..] Anzi, come bambini da poco nati, bisogna allattarli, cullarli, farli giocare; come alberi da poco piantati, bisogna sostenerli, assisterli, difenderli dalle gelate, ingiurie e calamità; come persone scampate a lunga e dura malattia, e che entrano in convalescenza, bisogna coccolarli, risparmiarli, ristorarli: in modo che cresca in loro questa opinione, che non esiste al mondo un re né un principe di cui vogliano maggiormente fuggir l'inimicizia, e conquistarsi la benevolenza."

Ecco dunque la ricetta di Rabelais. Niente di così difficile, in teoria... poi, di seguito, ecco alcuni interessanti esempi tratti dalla storia passata, a supporto della teoria appena esposta. Il primo esempio riguarda l'Egitto, si parla infatti di Osiride...

"Così Osiride, quel gran re degli Egiziani, conquistò tutta la terra, non tanto a forza d'armi quanto con l'alleviare d'ogni angheria, insegnare a vivere bene e sanamente, e dare leggi comode, e dispensar grazie e benefici. E così, dal mondo intero fu soprannominato gran re Evergete (che vuol dire benefattore), secondo l'ordine che fu dato da Giove ad una certa Pamila..."

E dunque, se Osiride comportandosi così saggiamente è stato innalzato al rango di dio ed ancor oggi ricordato, perchè è così difficile capire una lezione tanto semplice? Stupidità umana?
Chissà... ma ora vi lascio sperando che abbiate modo e voglia di leggere voi stessi il libro di Rabelais!

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO 
 

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