venerdì 7 ottobre 2016

Giacobini o Grillini?

Su Wikipedia, alla voce "giacobinismo", ad un certo punto si legge:
Jean Paul Marat
"Iniziava la stagione della "Repubblica giacobina": in seno al club si discutevano preliminarmente tutti i decreti che sarebbero stati successivamente adottati dalla Convenzione, si definivano gli orientamenti politici, si tracciava la linea di demarcazione tra ciò che era rivoluzionario e ciò che era controrivoluzionario. I giacobini, scriverà François Furet, divennero in quel momento "gli iniziatori di un nuovo tipo di partito", fondato sull'ortodossia, espressa da strumenti come l'obbligo dell'unanimità nelle deliberazioni del club, i continui scrutini epuratori con cui venivano espulsi gli esponenti non graditi, il clima di sospetto e l'ossessione per la cospirazione che convinsero i giacobini di essere gli unici custodi della volontà popolare e dell'ortodossia rivoluzionaria."

Ora, faccio un esperimento: sostituisco il termine giacobino con il termine Grillino, vediamo cosa accade...

"Iniziava la stagione della "Repubblica Grillina": in seno al club si discutevano
Beppe Grillo
preliminarmente tutti i decreti che sarebbero stati successivamente adottati dalla Convenzione, si definivano gli orientamenti politici, si tracciava la linea di demarcazione tra ciò che era rivoluzionario e ciò che era controrivoluzionario. I grillini, scriverà un giornalista, divennero in quel momento "gli iniziatori di un nuovo tipo di partito", fondato sull'ortodossia, espressa da strumenti come l'obbligo dell'unanimità nelle deliberazioni del club, i continui scrutini epuratori con cui venivano espulsi gli esponenti non graditi, il clima di sospetto e l'ossessione per la cospirazione che convinsero i grillini di essere gli unici custodi della volontà popolare e dell'ortodossia rivoluzionaria."

Ebbene, vi ricorda qualcosa? Inquietanti similitudini...

Mi auguro solo che l'epilogo possa essere diverso!

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO 

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