La prima edizione uscì nel 1818 o giù di lì ma arrivò in Italia, inizialmente, solo in traduzioni non ufficiali in quanto ne fu proibita la pubblicazione. L'edizione che ho tra le mani é del 1850, traduzione dell'edizione francese del 1836... ma tutti questi dati poco interessano al lettore!
L'italiano utilizzato é quello della metà dell'800 ma non per questo meno interessante!
Ma come al solito, preferisco lasciare la parola all'autore che in questo punto ci racconta alcune cose sui sistemi giudiziari del periodo da lui chiamato "Lombardo" e che noi chiamiamo "longobardo".
"Bel privilegio aveano le nazioni settentrionali conservato ai cittadini, la libera scelta cioè di sottomettersi alle leggi dei loro maggiori, o pure a quelle che trovassero più conformi alle proprie nozioni di giustizia e di libertà.Presso i lombardi trovavansi in vigore sei corpi di leggi; la legislazione romana, lombarda, salica, ripuaria, alemanna e bavara; e le parti nell'incominciar de' processi dichiaravano ai giudici che viveano, e voleano esser giudicate secondo la tal o tal altra legge."
Immaginate oggi cosa accadrebbe... già così gli avvocati la fanno da padrone!
Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO
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