Giulia aveva ammirato il Sole per la prima volta, con l'ausilio di una lente oscurata, ed era rimasta affascinata. Da allora aveva fatto visita varie volte a Luigi, sempre accompagnata dal nonno. Durante questi incontri serali Luigi aveva raccontato a Giulia ciò che sapeva del Sistema Solare. Cercando sempre di rispondere alle domande che gli venivano poste in modo tale da risultare comprensibile e soprattutto da stuzzicare la curiosità di una bimba. Luigi imparò presto a conoscere Giulia e la sua curiosità senza limiti. In uno dei loro incontri in cui si era cominciato a parlare di Marte...
- Ma come è possibile che un pianeta sia rosso? Chiese Giulia, ricordandosi che Gionzo con la sua navicella fuori controllo si stava dirigendo verso Marte.
- Gionzo dice che è un pianeta rosso. E' pericoloso? Luigi mi parli di questo pianeta rosso così posso avvisare Gionzo se ci sono dei pericoli molto pericolosi?
Naturalmente Giulia disse il tutto senza respirare e mostrando a Luigi e al nonno la sua faccina angelica delle grandi occasioni.
- Il pianeta rosso a cui si riferisce Gionzo non può essere che Marte. Disse Luigi con una faccia preoccupata. Marte è un pianeta strano. Conosciuto dai tempi antichi. Marte è un pianeta molto pericoloso...
Al sentire la parola "pericoloso" la piccola Giulia ammutolì e sbiancò di colpo.
- Gionzo è in pericolo allora... riuscì a dire con un filo di voce. Dobbiamo aiutarlo, nonno. Detto questo si aggrappò alla gamba del nonno e cominciò a singhiozzare vistosamente.
Da lì a mettersi a piangere mancava un attimo, quando il nonno decise di intervenire.
- Ora lo chiamiamo e sentiamo come stà. Vediamo se ha bisogno di aiuto... Detto questo prese il suo smartphone dalla tasca interna del giubbotto e compose il numero interstellare dell'amico Gionzo.
- Ciao Gionzo, ben ritrovato, piacere di sentirti. Come stai? Possiamo aiutarti in qualche modo? Giulia è molto preoccupata. Siamo qui, io, Giulia e l'amico Luigi, se possiamo fare qualcosa devi solo chiedere...
Fu questione di un attimo, i singhiozzi e le lacrime di Giulia scomparvero all'istante. Giulia era raggiante, sapere che il nonno era pronto, ancora una volta, ad aiutare il suo amico estronauta la rendeva felice.
- Nonno, nonno, passami il telelunofono che voglio salutare Gionzo! Urlò Giulia con quanto fiato aveva in corpo e nel mentre tirava il nonno per la gamba dei pantaloni.
- Giulia, Gionzo ti ha sentito e ti saluta. Ora però stai calma altrimenti non sento niente e non posso aiutarlo! Giulia si fermò all'istante e tese l'orecchio per cercare di sentire cosa diceva Gionzo.
- Mmh.. mmh... capisco. Dunque il computer di bordo, dopo l'ultimo intervento di Francesco ha ripreso a funzionare bene. Mmh... capisco. Mmh... bene, dunque mi prometti di telefonare tutti i giorni per darci tue notizie? Il viaggio sarà lungo e Giulia vuole sapere tutto ciò che accade. Bene, bene, allora ti salutiamo, a presto. E il nonno senza attendere oltre chiuse la chiamata mentre Giulia si preparava a sparare la raffica di domande usuale in questi casi.
- Nonno, nonno, come stà Gionzo? Ho capito che sta bene, vero? Quando torna? Perchè hai detto che il viaggio sarà lungo? E così via... senza prender fiato.
- Calmati Giulia, mettiti seduta che ora vi racconto. Così il nonno, Luigi e Giulia si accomodarono nelle poltrone vicino al caminetto e il nonno riassunse quanto stava accadendo.
- Gionzo e Francesco hanno risolto il problema dei virus. Ora il computer di bordo funziona nuovamente bene. Gionzo adesso si trova nei pressi del pianeta Marte e ha deciso di esplorarlo. Il pianeta rosso è pericoloso, non si sa cosa potra trovarvi ma Gionzo è coraggioso e attrezzato di tutto punto, inoltre non dimenticare che ha con se tanti strumenti all'avanguardia, tra cui il casco potenziante e il suo piccolo amico Camaleone che lo accompagna dalla sua visita sulla Luna, per cui non abbiamo niente di cui preoccuparci. Infine mi ha promesso di chiamarci tutte le sere per raccontarci le sue esplorazioni di Marte.
In quel momento suonarono alla porta. Giulia corse ad aprire, come ormai faceva sempre, sentendosi padrona in casa del nonno.
- Mamma, papà, dovete sapere che... e così cominciò a raccontare tutto ciò che avevano fatto e della telefonata di Gionzo e dell'esplorazione di Marte che sarebbe avvenuta da li a pochi giorni...
Alessandro RUGOLO
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