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sabato 5 agosto 2023

Nuraghe Oes, Torralba

In questi primi giorni di agosto, complice il fresco arrivato repentinamente, proseguiamo l'esplorazione del territorio attorno a Torralba. I nuraghe nella zona sono tantissimi anche se non sempre facilmente individuabili. E' la volta del nuraghe Oes, visibile da lontano per i suoi colori rossicci e per le dimensioni, anche se meno conosciuto del suo vicino nuraghe di Santu Antine.

Parcheggiata la macchina ci addentriamo lungo una stradina di campagna ben tracciata e pulita, fino ad arrivare alle prime rovine di mura a secco diroccate. 

Il nuraghe, immobile, si staglia sullo sfondo del paesaggio e ci invita a raggiungerlo. 

Lungo il sentiero raccogliamo qualche saporita mora selvatica e dieci minuti dopo siamo arrivati. Ci muoviamo con facilità sul terreno attorno, pulito dalle sterpaglie.

Il nuraghe Oes è maestoso ma visitabile solo parzialmente. Il piano basso è interrato quasi completamente e non è accessibile. 

Il primo piano sembra pulito ma non vi è modo di accedervi, peccato!

Facciamo il giro cercando di immaginare le strutture circostanti, in parte nascoste da alberi e terra. Alcune strutture più piccole indicano la presenza, un tempo, di altre torri e di locali contigui di cui si è perso il ricordo, ad eccezione, forse, di quello in cui si trova il pozzo per la raccolta delle acque piovane.

Doveva essere un centro importante, qualunque fosse il suo impiego.

La vicinanza con altri grandi nuraghe (Santu ANtine, Ruju...) fa pensare che Oes sia parte di qualcosa di più complesso, ma di più non mi azzardo a dire!

Alla prossima.

Alessandro Rugolo




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