Dopo quanto tempo, anni, decenni, sentite l'impulso di rileggere un libro che avete in bella mostra nella vostra biblioteca?
Vi dico subito che per me non c'è una regola, alcuni libri li ho letti a distanza di pochi anni, altri dopo tren'anni, alcuni... chissà!
La settimana scorsa è stato un libro letto forse più di trent'anni fà ad essermi passato nuovamente per le mani. Devo essere onesto, cercavo un classico, Il ritratto di Dorian Gray, di Oscar Wilde ma è stato Ray Bradbury a cascarmi letteralmente tra le mani. Infatti, urtato per errore con il gomito una fila di libri non proprio in ordine, alcuni mi sono cascati addosso. Farhenheit 451 sono riuscito ad evitare che finisse per terra.
Quando si dice che occorre obbedire al fato!
Sfoglio velocemente le prime pagine e così mi accorgo che a poco più di metà libro si trova un'orecchietta, di quelle che ancora uso fare quando non ho un segnalibro a portata di mano. Leggo dunque alcune righe dalla pagina successiva, non mi ricorda niente.
Anche i nomi dei personaggi mi suonano lontani. Salto qualche pagina... un'alga secca mi cade sulle gambe. Ora capisco. Si tratta di un libro studiato a scuola e poi acquistato per le letture estive, sotto l'o,brellone delle Saline, in Sardegna, la mia terra! E poi, forse, mai terminato...
Leggo ancora...
Montag, il vigile del fuoco, assiste alla mote volontaria di una vecchia che preferisce andarsene coi suoi libri, arsi dalla squadriglia del capitano Beatty di cui alch'egli faceva parte.
Forse per questo motivo o forse perchè stimolato dalle domande "strane" di una ragazzina, Clarisse, vicina di casa conosciuta qualche tempo prima ma poi scomparsa, probabilmente morta, qualcosa che si chiama coscienza affiora in quell'uomo che fino a poco tempo prima era felice e soddisfatto del suo lavoro.
Montag scopre il mondo reale!
Scopre di essere stato ingannato dalla società in cui vive. Scopre l'inutilità della vita passata a guadagnare per spendere per cose inutili. Scopre di colpo di non conoscere affatto la moglie Millie, sempre intenta a prender parte alle trasmissioni televisive da casa propria, dove tre delle quattro pareti della sala sono degli enormi schermi che trasformano la stanza in studio televisivo e fanno del telespettatore un protagonista. Scopre che esistevano e esistono ancora i libri, quelli sopravvissuti alla furia di una società che vuole persone incapaci di pensare con la propria testa. Scopre che esiste ancora qualcuno che crede in una società diversa e un po' per caso un po' per voler cambiare si trova suo malgrado a diventare fuggiasco...
Montag, Clarisse, Millie, Beatty... Faber, sua guida alla scoperta di un mondo per lui sconosciuto, sono tutti personaggi importanti e rappresentano altrettante parti della società, quella distopica di Farhenheit 451 come, probabilmente, della nostra, dove se non si è ancora arrivati a bruciare i libri è forse solo perchè tanto non li legge più quasi nessuno!
Ecco, vi ho detto tutto... naturalmente no!
Siete voi che dovete leggere Fahrenheit 451... come ho fatto io, stavolta per intero.
Alessandro Rugolo
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