In questo periodo sto leggendo "la Repubblica" di Platone.
Un dialogo affascinante in cui si parla dello Stato.
Socrate, per il tramite di Platone che scrive e dei suoi compagni di discussione (Glaucone, Polemarco, Adimanto, Cefalo e Trasimaco), ci spiega cosa é giusto e cosa sbagliato, cosa è lo stato e come nasce, come e perché nasce la guerra e come devono essere scelti e cresciuti i custodi dello stato.
Per Socrate "uno stato nasce perché ciascuno di noi non basta a se stesso, ma ha molti bisogni. O con quale altro principio credi che si fondi uno stato? - Con nessun altro, rispose. - Così per un certo bisogno ci si avvale dell'aiuto di uno, per un altro di quello di un altro: il gran numero di questi bisogni fa riunire in un'unica sede molte persone che si associano per darsi aiuto, e a questa coabitazione abbiamo dato il nome di stato."
Si può essere più chiari?
Un dialogo affascinante in cui si parla dello Stato.
Socrate, per il tramite di Platone che scrive e dei suoi compagni di discussione (Glaucone, Polemarco, Adimanto, Cefalo e Trasimaco), ci spiega cosa é giusto e cosa sbagliato, cosa è lo stato e come nasce, come e perché nasce la guerra e come devono essere scelti e cresciuti i custodi dello stato.
Per Socrate "uno stato nasce perché ciascuno di noi non basta a se stesso, ma ha molti bisogni. O con quale altro principio credi che si fondi uno stato? - Con nessun altro, rispose. - Così per un certo bisogno ci si avvale dell'aiuto di uno, per un altro di quello di un altro: il gran numero di questi bisogni fa riunire in un'unica sede molte persone che si associano per darsi aiuto, e a questa coabitazione abbiamo dato il nome di stato."
Si può essere più chiari?
Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO
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