Sono partiti dal porto di Ancona i primi due container di aiuti umanitari per la Somalia
organizzati dall’Associazione Perigeo Onlus, con destino il porto di Bosaso nel Puntland
somalo.
I container carichi di medicinali, apparecchiature sanitarie, cibo e beni di prima necessità
saranno destinati a due strutture ospedaliere della Somalia, una nel Puntland Somalo, l’altra a
Mogadiscio.
Il Dr. Gianluca Frinchillucci, Direttore della Perigeo e delegato culturale e sanitario del
Puntland per l’Italia e l’Europa spiega: “L’invio dei container è la nostra prima concreta risposta
all’emergenza umanitaria in Somalia. Non potevamo non essere tra i primi dato il nostro
importante impegno istituzionale nei confronti del Puntland e dell’intera Somalia” e aggiunge:
“Sarà lo stessoMinistro della Sanità del Puntland, On. Ali Abdullahi Warsame, di cui siamo i
rappresentanti in Italia ed Europa, che si prenderà carico del ricevimento dei due container. Uno
rimarrà nel Puntland all’ospedale generale del Mudug di Galkayo, mentre l’atro sarà mandato a
Mogadiscio grazie ai contatti con il Governo di Transizione Somalo.”
“Anche il Vescovo di Gibuti e Amministratore apostolico di Mogadiscio, Mons. Bertin, sostiene il
progetto attraverso il suo appoggio e la collaborazione di Caritas Somalia” aggiunge Laura
Bacalini, Direttrice dei progetti della Perigeo e coordinatrice dell’emergenza umanitaria per il
Corno D’Africa. “Il ponte di aiuti umanitari, coordinato dalla Perigeo, si sta costituendo come una
vera e propria rete di enti che collaborano da tutta Italia: dalla Cgil Marche, al Comitato per la
lotta contro la fame di Forlì, al Banco Farmaceutico di Milano, il Dipartimento di Scienze dei
materiali dentali dell’Università di Chieti, ecc. Il nostro impegno continuerà anche nei prossimi
mesi con altri container per la Somalia e per il Corno d’Africa.
Chiunque volesse aiutarci potrà contattarci al 334.8434719 o via mail a progetti@perigeo.org”.
_______________________________________________________
Dott.ssa Laura Bacalini
Associazione Perigeo - International People Community Onlus (www.perigeo.org)
Responsabile dei Progetti
tel. +39 334 9434719 fax +39 0733 669332
Dott.ssa Alessandra Poggi
Associazione Perigeo - International People Community Onlus (www.perigeo.org)
Responsabile per le relazioni esterne e istituzionali, analista politica e press officer
tel. +393282617058 +393938829149 fax +390670495701
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venerdì 26 agosto 2011
lunedì 22 agosto 2011
Gargantua e Pantagruele... Fraçois Rabelais
Era tanto che cercavo il libro di Rabelais, spinto dalla curiosità dovuta alla lettura di una paginetta dell'antologia di quando studiavo ancora...
Venti cinque anni sono passati da allora ma non mi era mai capitato di trovare il testo nelle bancarelle dei mercatini dell'usato così quando qualche settimana fa mi sono imbattuto in un librone usato ma in buone condizioni non ho resistito alla tentazione e l'ho comprato!
Ma chi era Rabelais e chi erano Gargantua e Pantagruele?
Oggi, dopo aver letto i primi due libri su cinque, posso iniziare a rispondere... senza garantire sul contenuto però!
Rabelais nacque verso la fine del 1400, forse nel 1494, a Chinon, in Francia. Dovrebbe essere entrato nell'ordine dei Francescani e poi passato all'ordine dei Benedettini. Qualche anno dopo, intorno al 1526 Rabelais inizia a girovagare e studia medicina. Inizia a scrivere opere erudite e tra queste, anche se difficile da credere a primo acchito, scrive cinque libri di carattere erudito e burlesco... Gargantua e Pantagruele, per l'appunto! In questi libri, entra spesso in polemica con la Sorbona, che li condannerà puntualmente.
Ma credo che sia più che sufficiente per chi è poco interessato alla vita dell'autore, mentre vuol sapere qualcosa di questi Gargantua e Pantagruele, dei quali ancora non ho detto niente.
Ecco, ora vi presento il Libro Primo, così come Rabelais l'ha presentato ai suoi lettori poco meno di cinquecento anni addietro.
Ora le cose son due, letto questo potrete decidere di andare avanti oppure buttare il libro da una parte, io sono andato avanti e così ho scoperto un mondo nuovo!
Rabelais stesso, ben sapendo che i suoi libri sarebbero stati "particolari", aggiunge un avviso ai lettori che mira proprio a spingere i lettori a non giudicare subito ma ad insistere nella lettura...
Lettori amici, voi che m'accostate,
Liberatevi d'ogni passione,
e leggendo non vi scandalizzate:
Qui non si trova male ne infezione
E' pur vero che poca perfezione
apprenderete, se non sia per ridere:
altra cosa non può il mio cuore esprimere
vedendo il lutto che da voi promana:
meglio è di risa che di pianti scrivere
ché rider soprattutto è cosa umana.
Da queste poche righe si capisce che i libri sono ricchi di un linguaggio volgare e scurrile ma allo stesso tempo sono scritti per far ridere... e per insegnare, ma questo lo scopre solo chi ha la pazienza e l'ardire di affrontare la lettura!
Così, se avrete la pazienza di seguirmi, vi racconterò nei prossimi giorni quelle cose che a me sono saltate all'occhio, nascoste in mezzo a tonnellate di...
Venti cinque anni sono passati da allora ma non mi era mai capitato di trovare il testo nelle bancarelle dei mercatini dell'usato così quando qualche settimana fa mi sono imbattuto in un librone usato ma in buone condizioni non ho resistito alla tentazione e l'ho comprato!
Ma chi era Rabelais e chi erano Gargantua e Pantagruele?
Oggi, dopo aver letto i primi due libri su cinque, posso iniziare a rispondere... senza garantire sul contenuto però!
Rabelais nacque verso la fine del 1400, forse nel 1494, a Chinon, in Francia. Dovrebbe essere entrato nell'ordine dei Francescani e poi passato all'ordine dei Benedettini. Qualche anno dopo, intorno al 1526 Rabelais inizia a girovagare e studia medicina. Inizia a scrivere opere erudite e tra queste, anche se difficile da credere a primo acchito, scrive cinque libri di carattere erudito e burlesco... Gargantua e Pantagruele, per l'appunto! In questi libri, entra spesso in polemica con la Sorbona, che li condannerà puntualmente.
Ma credo che sia più che sufficiente per chi è poco interessato alla vita dell'autore, mentre vuol sapere qualcosa di questi Gargantua e Pantagruele, dei quali ancora non ho detto niente.
Ecco, ora vi presento il Libro Primo, così come Rabelais l'ha presentato ai suoi lettori poco meno di cinquecento anni addietro.
Libro Primo
La molto orrifica vita del grande Gargantua
padre di Pantagruele
già composta da Mastro Alcofribas Astrattore di Quintessenza
Libro pieno di Pantagruelismo
Ora le cose son due, letto questo potrete decidere di andare avanti oppure buttare il libro da una parte, io sono andato avanti e così ho scoperto un mondo nuovo!
Rabelais stesso, ben sapendo che i suoi libri sarebbero stati "particolari", aggiunge un avviso ai lettori che mira proprio a spingere i lettori a non giudicare subito ma ad insistere nella lettura...
Lettori amici, voi che m'accostate,
Liberatevi d'ogni passione,
e leggendo non vi scandalizzate:
Qui non si trova male ne infezione
E' pur vero che poca perfezione
apprenderete, se non sia per ridere:
altra cosa non può il mio cuore esprimere
vedendo il lutto che da voi promana:
meglio è di risa che di pianti scrivere
ché rider soprattutto è cosa umana.
Da queste poche righe si capisce che i libri sono ricchi di un linguaggio volgare e scurrile ma allo stesso tempo sono scritti per far ridere... e per insegnare, ma questo lo scopre solo chi ha la pazienza e l'ardire di affrontare la lettura!
Così, se avrete la pazienza di seguirmi, vi racconterò nei prossimi giorni quelle cose che a me sono saltate all'occhio, nascoste in mezzo a tonnellate di...
Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO
lunedì 15 agosto 2011
Crisi mondiale, ma l'Italia non cambia!
Il mio parere?
Forse non interessa a nessuno ma io vi dico ugualmente ciò che penso.
Sulla scia del crollo delle borse mondiali i nostri politici hanno in fretta e furia preparato l'ennesima manovra che dovrebbe servire a "salvare l'Italia".
Giornale alla mano diamo uno sguardo alle novità e cerchiamo di capire se e come potranno agire sull'enorme debito pubblico, ritenuto responsabile della nostra situazione ballerina.
Iniziamo col dire che questa manovra prevede tagli per i prossimi tre anni, almeno su alcuni aspetti, tra questi il contributo di solidarietà dei ricchi. Ma chi sono i ricchi? E' qui ci sarà il primo problema, individuare i ricchi. Come al solito sarà facile effettuare il prelievo su coloro che, in quanto dipendenti statali, dichiarano tutto. Molto più difficile sarà individuare tutti gli altri... Ma poco importa, infatti il contributo di solidarietà non è e non potrà mai essere considerato come un intervento strutturale, in pratica serve solo a raschiare dal fondo delle tasche degli italiani un'altra manciata di soldi, ma non cambierà niente.
Però il Governo ha sbandierato i tagli alle province e ai comuni come la soluzione strutturale capace di risolvere tutti i problemi. Sono d'accordo sui tagli e sugli accorpamenti, ma qualcuno di voi lettori ha visto un progetto? Stiamo parlando, in teoria, di un cambio epocale, che dovrebbe essere attuato secondo una pianificazione precisa e puntuale e dovrebbe prevedere tempi certi e chiarezza d'intenti. L'unica cosa che sono riuscito a capire è che i comuni piccoli verranno accorpati ad altri più grandi... ma ciò, di per se, non diminuisce le spese. Infatti i nuovi comuni ingranditi avranno da sostenere spese maggiori. Inoltre le spese per il personale saranno le stesse, non potendosi licenziare da un giorno all'altro tutti coloro che lavorano per i comuni piccoli. Cosa cambia allora? Ciò che cambia è che avremo un certo numero di Sindaci, assessori e consiglieri comunali in meno. Anche in questo caso, a mio parere, si tratta di risparmi irrilevanti, a fronte di spese e rischi non facilmente individuabili e quantificabili.
Però in compenso il Governo ha pensato bene di aumentare il numero dei giochi a premio in quanto fonte di gettito continuo... ma ci rendiamo conto che incitare la gente a giocare è il contrario di ciò che occorrerebbe in tempi di crisi? Occorre incentivare la gente a lavorare e a far figli, non a giocare!
E poi le pensioni, tutti devono lavorare di più! Così è stato deciso... soprattutto perché lo Stato non potrebbe altrimenti garantire le pensioni e la buonuscita (e infatti anche questa è in ballo!). Allora tutti al lavoro fino ai 65 anni (e magari l'anno prossimo con una nuova manovra solleveranno il tetto a 70 anni!). Ma ci si rende conto che agire così è sbagliato? In primo luogo perché se si bloccano i pensionamenti i giovani disoccupati aumentano... e ciò ha conseguenze sociali inimmaginabili. I giovani sono coloro che se lasciati senza lavoro possono causare grossi problemi e non è il caso di andar oltre, credo sia abbastanza facile guardarsi intorno e capire cosa può accadere...
Ma pensiamo alle famiglie dei giovani di oggi, lavori part time e comunque insufficienti a garantire l'accesso ai mutui, significa in definitiva impossibilità a crearsi una famiglia e dipendenza dai genitori o dalle strutture sociali che pian piano vengono meno... fino a quando questa situazione potrà essere sopportata?
Basta così, credo sia chiaro che questa manovra non trova il mio consenso... per me è poco seria, come tante cose che sono state fatte in questi anni. Ma non vi preoccupate, sicuramente mi sbaglio, come mi sbagliavo quando dicevo che c'era la crisi mentre i nostri politici insistevano a dire che la crisi non c'era!
Alessandro Giovanni paolo Rugolo
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