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domenica 27 aprile 2008
Esiodo e... Oceano
Oceano e Mediterraneo
Sulla piazza di fronte al mare
Quando il Tejo diventa Oceano
Qualcuno mi dice che sembra Trieste.
Ma io sulle punte per non far rumore
Attraverso la strada per non smarrire
Questo ricordo che si muta in pensiero
Sussurra la notte col vento
Si porta la voce dei navigatori
Fosse una goccia di fresca acqua
O lacrima salata di fatica e sudore
venerdì 25 aprile 2008
Buon compleanno Accademia!
e le principali città da cui provengo
Ad oggi 25.250 pagine lette e i Tuttologi sono passati da due a 18 e spero che presto il loro numero possa aumentare!
Abbiamo fatto il consuntivo del primo anno, posso solo aggiungere qualche parola sugli obiettivi per il secondo anno:
- cerchiamo di raggiungere l'obiettivo delle 100.000 pagine lette;
- iniziare la traduzione in lingua inglese della pagina di poesia e di istanti di viaggio;
- trasformare l'Accademia in una associazione vera e propria!
Chissà... vedremo alla fine del secondo anno...
Che dire di più?
Tanti auguri, Accademia!I Tuttologi
Platone e il cavallo bronzeo...
Ma come anche nel Timeo Platone si lascia andare a ricordi antichi, miti e favole, utili al suo scopo... una di queste non l'avevo mai sentita e ritenendola "particolare" vale la pena raccontarla. Impegnato a costruire lo Stato, Socrate parla del giusto e dell'ingiusto e si chiede come si comporterebbero se liberi di comportarsi come vogliono fossero osservati facendo ricorso ad una facoltà particolare di cui si parla in una leggenda...
[Libro II]
"La facoltà di cui parlo è questa qui, di disporre del potere che si dice abbia avuto un tempo Gige, l'antenato del Lidio. Costui era pastore alle dipendenze del principe che governava allora la Lidia. Ora, in seguito a un nubifragio e a una scossa tellurica la terra si squarciò per un certo tratto producendo una voragine nel luogo ove egli pascolava l'armento. A quella vista, pieno di stupore, discese nella voragine e oltre alle meraviglie di cui narra la fiaba scorse un cavallo bronzeo, cavo, provvisto di aperture. Vi si affacciò e vide giacervi dentro un cadavere di proporzioni, a quanto pareva, sovrumane, senza nulla addosso se non un aureo anello alla mano."
Dunque, riassumendo, in quel periodo vi era una fiaba abbastanza conosciuta in cui si parlava di meraviglie. Tra queste si parla di un cavallo bronzeo, vuoto all'interno e provvisto di aperture che si trovava all'interno di una voragine apertasi a causa di un nubifragio e di un terremoto... E se invece dicessimo che durante un nubifragio una navicella in grado di volare precipitò a terra creando una voragine?
Il corpo poi era di dimensioni sovrumane...
Chissà, se si potesse dire così potrebbe trattarsi della prima testimonianza scritta di un U.F.O.?
Ma, al di là di ciò che potrebbe essere accaduto, di quale favola si tratta?
Ma le cose strane non sono finite, infatti l'anello...
"Glielo prese e se ne tornò fuori. Quando, come di consueto, si fece la riunione dei pastori per inviare al re il rapporto mensile sulle greggi, si presentò pure lui con l'anello. Ed ecco che, mentre se ne stava seduto insieme con gli altri, girò per caso il castone dell'anello verso la propria persona, dalla parte interna della mano, e con ciò divenne invisibile a quelli che gli erano seduti accanto, sì che discorrevano di lui come se se ne fosse andato. Ed egli se ne meravigliava e continuava a gingillarsi con l'anello finché ne girò il castone dalla parte esterna e con ciò tornò visibile."
Dunque, altra meraviglia, l'anello è un anello dell'invisibilità...
Al di là della stranezza del racconto, mi chiedo da dove possa provenire una fiaba di questo tipo, a meno che non vogliamo ipotizzare che nella Grecia di Platone, o forse prima, esisteva il genere fantascienza!
Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO
Scatti floreali...
Anche una piccola macchina digitale può svolgere il suo lavoro, certo senza pretendere i risultati di un artista come Andrea ma, con un po di pazienza per trovare la giusta angolatura e luce e con l'uso della funzione macro, cercando di star più fermi possibili e ricordandosi di scattare più di una foto per soggetto, beh, qualche scatto può diventare un ottimo ricordo da stampare e appendere in sala...
Queste foto sono scattate al lago di Albano, lungo il viottolo che costeggia lo specchio d'acqua...
A parte il dover pagare il posteggio, per il resto è una gita che consiglio a tutti...
Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO
Filosofia di vita...
A prendere la vita troppo seriamente,
guardando solo gli errori e mai oltre.
Forse ho sbagliato...
A pretendere dagli altri
ciò che pretendo da me stesso.
Forse ho sbagliato...
a giudicare male
chi vive a modo suo la sua vita.
Forse ho capito...
ma ancora non sono sicuro
di riuscire a vivere meglio!
E se iniziassi con un sorriso al giorno?
Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO
Racconto di Viaggio. Edimburgo.
Ho trascorso tra novembre e dicembre dell’anno scorso alcune settimane ad Edimburgo, la capitale della Scozia.
Sono stata ospite di una famiglia scozzese: la padrona di casa si chiama Jane e vive con il marito, Dan, il suo labrador ungherese Guiness e la gatta Gruska. Ho così conosciuto il modo di vita del popolo scozzese che salvaguardia i valori ed il senso della famiglia, nonostante i figli vadano a vivere da soli molto presto. Anche loro sopravvivono alle difficoltà di tutti i giorni, un grosso problema è proprio il lavoro precario. Infatti, Jane insegna inglese agli stranieri ospitandoli in casa per recuperare sul salario del marito che insegna filosofia in una scuola media superiore con un contratto annuale non sufficiente a sbarcare il lunario.
Così, non vi racconterò di un paese che vibra ancora oggi tra miti e leggende del passato, né dei misteriosi castelli, dei capolavori dell’architettura scozzese o dei magici scenari e paesaggi delle Highlands e Island, immortalati per sempre nella mia mente da emozionanti situazioni, colori, forme, suoni e profumi difficilmente descrivibili attraverso le parole. Vi posso solo suggerire di pianificare un viaggio in Scozia . Quindi, tenterò di raccontarmi le mie sensazioni ed impressioni di vita quotidiana di un paese romantico, vivace e orgoglioso di se.
Polite e Unpolite (Educato e Maleducato)
Prima di tutto, “ the Scottish people” non deve essere assolutamente paragonato a “the English people”. Non confondete la parola English con Scottish, England con Scotland, quando vi riferite alla Scozia e agli “indigeni” del luogo. La mia amica Jane mi ha bacchettato più volte su questa definizione.
Anche gli scozzesi, come noi italiani, parlano il proprio dialetto tra di loro, ma non è ritenuto un comportamento educato quando parlano con gli estranei. Sarebbe “unpolite”, dicono! Infatti, possiedono un dizionario delle espressioni “polite” ed evidenziano orgogliosamente che l’accento perfetto della lingua Inglese è quello usato nel nord della Scozia, per esempio ad Everness. Che città magica.
Kilts
Ad Everness, in particolare, si cuciono i Kilts fatti a mano e con circa 5000 tessuti “tartan” diversi che distinguono i clan di appartenenza. I kilts sono indossati dappertutto nel mondo da uomini fieri di sentirsi scozzesi. Il kilt scozzese è un capo d’abbigliamento molto elegante, usato sia nelle occasioni formali, sia non convenzionali. Indossare il kilt è per gli scozzesi una tradizione unica ereditata dal passato che è ancora oggi forte e vibrante come sempre. La domanda nasce spontanea? Sì è vero, sotto il vestito niente! E’ la tradizione.
Per raggiungere Everness, passerete dal Lago di LockNess. Attenti a Nessie, il mostro che ho incontrato. La foto ne è la testimonianza.
Sempre vicino Everness, troverete il castello più suggestivo che abbia mai visitato. Proprio quello scelte per girare le scene del film “Highlander” . Il castello di “Elian Donand”
Sport
Della tradizione scozzese sono la cortesia e l’ospitalità. Del resto, Il turismo è una delle principali fonti di ricchezza per la Scozia dove risiede una popolazione di circa 5.000.000 abitanti quanti tutti i residenti della regione Lazio. Anche gli scozzesi sono tifosissimi di calcio e lo seguono con autentico fervore sportivo, tuttavia il loro sentimento patriottico va al di là del tifo calcistico.
Oltre al calcio, amano molto il golf. Infatti, possiedono sterminati campi da golf dove si esibiscono i più famosi campioni mondiali. Però, è uno sport da ricchi. Molti non lo praticano perché riescono appena a sbarcare il lunario come la famiglia di Jane.
Edimburgo è una città trafficata da tantissimi autobus e taxi che sono assolutamente convenienti. Ci sono bus che passano ogni 3 minuti, 10 minuti nei peggiori dei casi. Inutile dirvi che la puntualità è di rigore. Ma anche la fila per salirvi a bordo. La prima volta che ho preso l’autobus ad Edimburgo mi sono posizionata fuori dalla pensilina pedonale, sotto cui invece i passeggeri creano ordinatamente la coda di salita: il primo che arriva è il primo a salire. Quando ho capito che la fila non è orizzontale ma verticale rispetto al ciglio stradale, intendo, mi sono così vergognata che in quel moment, come se non bastasse, svampita, ho ripetuto la stessa figuraccia alla cassa di un supermercato.
La teoria delle code è applicata alla lettera ma sempre in cortesia, senza corridoi obbligati o ticket di prenotazione come da noi alle poste. Si crea sempre un’unica coda anche se per pagare ci sono più casse libere. E’ la cassiera che chiama il prossimo cliente: “next please”. Insomma, attenzione alla regola del “First In, First Out”.
Ad ogni fermata di autobus ci sono i display elettronici che segnalano i tempi di attesa per ogni numero di linea previsto per quella fermata. Il biglietto costa £ 1.0 ( £ 1.0 = € 1.46) per ogni singola corsa. Invece, il day ticket, che costa £ 2.50, è conveniente per girare in autobus tutta la giornata.
Se avete letto il racconto “DA VINCI CODE”, ricorderete la famosissima Rosslin Chapel. Per raggiungerla prendete un bus di linea, al prezzo di £ 2 andata e ritorno, che parte dal centro di Edimburgo, Princes Street o St’Andrews Square. Potrebbero spillarvi anche £ 20 per il viaggio organizzato a cui dovrete aggiungere comunque £ 7 per visitare la Cappella. Gli scozzesi riescono a valorizzare molto bene ogni singolo pezzo di storia, ogni singola pietra antica, come per esempio i dolmen e i menhir.
Per non parlare dei magici castelli. Al centro di Edimburgo si erge un castello arroccato in cima a una roccia. Ha ispirato scrittori che hanno generato alcuni personaggi indimenticabili come Dr Jekyll e Mr Hyde, Sherlock Holmes ed Harry Potter. Nei giorni dei festival diventa un palcoscenico che pullula di artisti da strada. Vi stregherà. Vi innamorerete.
Questa incantevole città è stata dichiarata “Patrimonio mondiale dell'Umanità”. Anche la città di Matera lo è. A Matera hanno girato le scene di “Passion”, il criticato film di Mel Gibson.
Quindi se volete andare ad Edimburgo, mettete in conto di fare un salto anche a Matera e passate a visitare il Pollino, il parco nazionale più grande d’Italia tra la Basilicata e la Calabria. Che c’entra con Edimburgo?
L’Italia rimane il paese più bello del mondo. Se solo fosse più “polite”!
Marica DI CAMILLO
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