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domenica 7 febbraio 2010

La guerra... qual é la sua reale funzione per l'umanità?

La storia insegna...
occorre solo avere l'intelligenza di imparare!

La storia dell'umanità é raccontata in migliaia di libri, autori di tutto il mondo, di tutti i tempi e di tutte le culture si sono preoccupati di tramandarci i fatti accaduti e ciò che era dietro i fatti, i motivi profondi dei cambiamenti e delle guerre.
Tutti noi, chi più chi meno, ha avuto tra le mani un libro oppure ha assistito ad una lezione di storia... ha sentito parlare di guerre, conquiste, crociate, invasioni... di tutti i tipi.
La televisione ci bombarda di notizie provenienti dall'Iran, Iraq, Afghanistan, Libano, Yemen, Somalia... per parlare solo delle più note!
Guerre giuste, guerre sante, guerre di conquista o di liberazione, guerre simmetriche e asimmetriche... guerre di rivoluzione.
Nonostante la Storia la guerra continua...
Sembra proprio che la costante dell'umanità sia la guerra!
Ma allora, se così é, si può dire che la guerra svolge una sua importante funzione evolutiva?
Qual'é la funzione della guerra?
Voi che ne pensate?

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

3 commenti:

  1. E' difficile ammettere che la guerra esista e faccia parte comunque della vita;si preferirebbe pensare che,essendo una cosa brutta,sia il più possibile relegata lontano da noi.Purtroppo però è la fisiologia del predominio,la lotta che si riscontra nel regno animale e nel regno vegetale, sempre.
    Personalmente ritengo però che l'uomo dovrebbe comprenderla meglio questa parola i cui risvolti sono sempre distruzione e morte.Io credo che l'uomo sia chiamato all'Amore e non alla guerra. L'uomo riconosciuto come essere intelligente,dovrebbe essere superiore all'istinto naturale del predominio.Infatti,per società civile s'intende proprio questo:Il rispetto che permette sempre progresso e civiltà,al contrario dell'egoismo e della prevaricazione che porta sempre disordine,odio e distruzione.
    Ma l'uomo però,non sempre è homo sapiens.A volte dimentica di esserlo e allora diventa vittima di se stesso nella fisiologia del male "scelto" nella convinzione di aver scelto il proprio bene...
    Maria Cattaneo

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  2. .... purtroppo però si riscontra che le maggiorni scoperte e il progresso (almeno tecnologico) si sono sempre avuti in periodo di conflitto e non di pace..... si vis pacem para bellum.... fin dall'antichità si parla di "guerra" al fine di avere la pace....

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  3. La guerra per uno che e' nato a Cassino e' assai piu' cruda per chiunque invece non l'abbia vista sulle lapidi di parenti mai conosciuti o nelle parole di una madre che ha avuto come culla un giubbotto da aviatore americano. La decisione di bombardare l'abbazia di Montecassino e' stata presa a livello strategico e non dagli uomini sul terreno di battaglia. La definizione di strategia che prediligo e' quella di Miyamoto Musashi: guardare le cose vicine come fossero lontane, e le cose lontane come fossero vicine. Cio' che era immediato per gli alleati nel '44 era sviluppare una efficace tecnica di bombardamento da alta quota contro fortificazioni massicce in appoggio alla fanteria per l'imminente sbarco in Normandia. Occorreva sviluppare le tavole di tiro appropriate per il tipo di bombardamento, col tipo di velivoli disponibili all'epoca. Per cui l' abbazia e' servita come elemento topografico di sicura ed inequivocabile rilevazione da alta quota e della giusta consistenza per aggiustare il tiro e definire gli ordigni esplodenti. Guardado lontano....beh sicuramente la risposta va cercata nel fatto che nel cenobio abbaziale era stata teorizzata e attuata con esiti positivi una forma di governo che escludeva la figura del Vescovo-Re facendo declinare il modello della diarchia su cui si fonda tutt'oggi l'Europa, cosa questa che non e' stata vista di buon grado dai vicini paesi feudali europei sin dalle incursioni dei Longobardi dal vicino ducato di Benevento. Inoltre avere inteso unire nel basilisco una figura occidentale (S. Martino di Tours) ed una piu' vicina alla realta' islamica (S. Giovanni Battista) era davvero troppo. Ma l'iconologia e l'iconogafia miei cari tuttologi sia affar vostro discernere. Saluti.

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