La macchina manovrava sotto casa... nel poco spazio che c'era si muoveva male, nervosamente...
Lo stemma della Mercedes nera si vedeva abbastanza bene, era un nuovo modello, di quelli costosi, una macchina da avvocato o da politico...
Già da qualche minuto sentivo i rumori della gomma sul selciato...
Mi affacciai alla finestra incuriosito...
L'uomo era giovane, doveva avere non più di trent'anni. Era ben vestito e si guardava attorno con circospezione...
Poi apparvero due uomini, due operai... armati di piccone.
Si avvicinarono all'uomo e scaricarono un sacco nero dal cofano...
I due operai entrarono nel garage... Mi arrivavano alle orecchie i colpi sordi... come attutiti... di picconi sulla terra...
Passarono dieci minuti senza che si vedesse nessuno... poi uscirono, si avvicinarono all'uomo e preso un pacchetto si dileguarono...
L'uomo chiuse il garage e dopo alcune manovre andò via con una sgommata...
Mi svegliai tutto sudato... era estate e avevo sognato... colpa della pizza!
Sempre così quando mangiavo la pizza la sera...
Alcuni colpi attirarono la mia attenzione... provenivano da fuori... c'era una macchina che faceva manovra... nera...
Non sarà?!?
Macchè... ma, quelli sono operai...
un sacco nero apparve come per incanto tra le mani dei due che, un istante dopo scomparvero nel garage...
Lo stemma della Mercedes nera si vedeva abbastanza bene, era un nuovo modello, di quelli costosi, una macchina da avvocato o da politico...
Già da qualche minuto sentivo i rumori della gomma sul selciato...
Mi affacciai alla finestra incuriosito...
L'uomo era giovane, doveva avere non più di trent'anni. Era ben vestito e si guardava attorno con circospezione...
Poi apparvero due uomini, due operai... armati di piccone.
Si avvicinarono all'uomo e scaricarono un sacco nero dal cofano...
I due operai entrarono nel garage... Mi arrivavano alle orecchie i colpi sordi... come attutiti... di picconi sulla terra...
Passarono dieci minuti senza che si vedesse nessuno... poi uscirono, si avvicinarono all'uomo e preso un pacchetto si dileguarono...
L'uomo chiuse il garage e dopo alcune manovre andò via con una sgommata...
Mi svegliai tutto sudato... era estate e avevo sognato... colpa della pizza!
Sempre così quando mangiavo la pizza la sera...
Alcuni colpi attirarono la mia attenzione... provenivano da fuori... c'era una macchina che faceva manovra... nera...
Non sarà?!?
Macchè... ma, quelli sono operai...
un sacco nero apparve come per incanto tra le mani dei due che, un istante dopo scomparvero nel garage...
Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO