Cari amici, penso sia arrivato il momento di cominciare a parlare del mio prossimo libro, Storia della Sardegna antica, che dopo anni di ricerche sto terminando di scrivere.
Oggi, vi voglio regalare un capitolo, anche perchè vorrei avere vostri suggerimenti.
Ma non voglio farvi perdere tempo, ecco il capitolo che parla della storia dei nomi della nostra amata isola, la Sardegna, sperando sia di vostro interesse e che possiate trovare parte delle radici della nostra terra.
Sardegna... storia di un nome
Prima di passare la parola agli storici vorrei parlare brevemente del nome "Sardegna".
Tutti i sardi sanno che l'isola in passato ha avuto altri nomi, uno dei più famosi è Ichnusa1, ma non è l'unico e non è neanche il più antico.
Francisco de Vico, nel suo testo "Historia generale de la Isla y Reyno de Sardeña"2ci dice che il primo nome che ebbe l'isola gli fu dato dai suoi primi abitatori, gli ebrei, che la chiamarono "Cados Sene" il cui significato sarebbe "Calzare Sacro", probabilmente per la sua forma simile all'impronta di un piede o calzare. I greci diedero poi il nome di Ichnusa che vuol dire la stessa cosa, calzare santo.
Sempre De Vico ci dice che secondo Beroso, sacerdote babilonese del terzo secolo a.C. (perché poi un babilonese si sia occupato della Sardegna è tutto da capire!), il termine Sandaliotes era stato attribuito all'isola dagli abitanti che avevano preceduto i greci, a detta sua questi furono i principi vetuloni o toscani, gli etruschi. Poi arrivò in Sardegna Ercole che chiamò l'isola Iolea, per alcuni dal nome di Iole sua moglie,secondo un'altra versione dal nome di Iolao, suo nipote. Dopo Iolao, un figlio di Ercole di nome Sardo divenne Re e da lui l'isola prese il nome che porta ancora oggi: Sardegna.
Qualche secolo dopo De Vico, nell'anno 1792, l'abate gesuita Matteo Madao nelle sue “Dissertazioni Storiche e apologetiche critiche delle Sarde Antichità” scrive: “Assai più forte congettura che le sposte non sono, per provar e chiarire il nostro argomento, e per mostrare l'antidiluviana popolazione di quest'isola, pare che sia un'altra, che qui addurremo, la quale si tira dal primo e prisco nome Cadossene, onde, secondo Beroso, Solino, Plinio, Annio di Viterbo, Pineda, Albertino, ed altri storici autori, la Sardegna fu chiamata sin dal principio dell'antichissima sua fondazione: nome ebraico, composto di due vocaboli, i quali uniti significano pianella, o sandalo santo e divino (epperò Cados valesanto, e Sene pianella, o sandalo in lingua ebrea, o aramea), che per trovarlo i Greci, antichissimi abitatori d'essa Sardegna, assai proprio e significante, e adattato alla di lei figura di uman vestigio, il voltaron poi nel greco Sandaliothis, affatto corrispondente a Cadossene, non meno nel significato che nel congiungimento dei due vocaboli, i quali al pari de' due suddetti ebrei esprimono in greco la forma della stess'isola dacchè Sandalion significa sandalo, o pianella, e Theion, forma neutra di theios, santo e divino”.
Il nostro Madao riporta anche i commenti di Francesco Sansovino al testo di Beroso: “Cadossene, che i Greci dicono Sandalioti, i Latini Sancta Crepida, e noi Sardigna”...
Poco avanti, nello stesso libro, il padre gesuita, parlando della discendenza di Adamo e del significato dei primi nomi dati alle regioni del mondo dai colonizzatori ebrei, aggiunge: “Cadossene, onde l'isola di Sardegna da' primi di lei abitatori fu chiamata, ed al quale poi nei secoli postdiluviani altri nuovi nomi via via succedettero per appellarla, come Sandaliotis, Icnusa, Munivia3,Sardon, Sardinia, inventati da' Greci, da Fenicj, e Romani”.
Ed ecco così ancora due nomi, Sardon e Munivia, che riemergono dal passato e dai testi di autori antichi ormai dimenticati. Procopio invece dice che “Sardò è il proprio nome di questa che chiamasi ora Sardegna".
Come avrete notato non sempre gli autori concordano sull'origine dei nomi, questa è una cosa molto comune quando si parla dei tempi antichi, ed essendo la Sardegna terra antichissima, purtroppo è soggetta a questo problema.
Come comportarsi allora, vi chiederete.
Se volete, fate come faccio io, raccogliete tutte le testimonianze e fatevi una vostra idea della cosa più probabile, senza pretendere di arrivare alla verità, probabilmente persa per sempre nelle nebbie del passato più remoto.
Riassumendo, la terra che oggi è conosciuta col nome di Sardegna di oggi ebbe diversi nomi nel tempo e a seconda delle lingue dei popoli usate per descriverla: Cados Sene, Iolea, Munivia (e forse, Gadyla), Ichnusa, Sandaliotis, Sardon, Sancta Crepida e infine Sardegna, probabilmente ve ne sono altri che non conosco e ciò mi spinge a proseguire le ricerche.
Note:
Francisco de Vico, nel suo testo "Historia generale de la Isla y Reyno de Sardeña"2ci dice che il primo nome che ebbe l'isola gli fu dato dai suoi primi abitatori, gli ebrei, che la chiamarono "Cados Sene" il cui significato sarebbe "Calzare Sacro", probabilmente per la sua forma simile all'impronta di un piede o calzare. I greci diedero poi il nome di Ichnusa che vuol dire la stessa cosa, calzare santo.
Sempre De Vico ci dice che secondo Beroso, sacerdote babilonese del terzo secolo a.C. (perché poi un babilonese si sia occupato della Sardegna è tutto da capire!), il termine Sandaliotes era stato attribuito all'isola dagli abitanti che avevano preceduto i greci, a detta sua questi furono i principi vetuloni o toscani, gli etruschi. Poi arrivò in Sardegna Ercole che chiamò l'isola Iolea, per alcuni dal nome di Iole sua moglie,secondo un'altra versione dal nome di Iolao, suo nipote. Dopo Iolao, un figlio di Ercole di nome Sardo divenne Re e da lui l'isola prese il nome che porta ancora oggi: Sardegna.
Qualche secolo dopo De Vico, nell'anno 1792, l'abate gesuita Matteo Madao nelle sue “Dissertazioni Storiche e apologetiche critiche delle Sarde Antichità” scrive: “Assai più forte congettura che le sposte non sono, per provar e chiarire il nostro argomento, e per mostrare l'antidiluviana popolazione di quest'isola, pare che sia un'altra, che qui addurremo, la quale si tira dal primo e prisco nome Cadossene, onde, secondo Beroso, Solino, Plinio, Annio di Viterbo, Pineda, Albertino, ed altri storici autori, la Sardegna fu chiamata sin dal principio dell'antichissima sua fondazione: nome ebraico, composto di due vocaboli, i quali uniti significano pianella, o sandalo santo e divino (epperò Cados valesanto, e Sene pianella, o sandalo in lingua ebrea, o aramea), che per trovarlo i Greci, antichissimi abitatori d'essa Sardegna, assai proprio e significante, e adattato alla di lei figura di uman vestigio, il voltaron poi nel greco Sandaliothis, affatto corrispondente a Cadossene, non meno nel significato che nel congiungimento dei due vocaboli, i quali al pari de' due suddetti ebrei esprimono in greco la forma della stess'isola dacchè Sandalion significa sandalo, o pianella, e Theion, forma neutra di theios, santo e divino”.
Il nostro Madao riporta anche i commenti di Francesco Sansovino al testo di Beroso: “Cadossene, che i Greci dicono Sandalioti, i Latini Sancta Crepida, e noi Sardigna”...
Poco avanti, nello stesso libro, il padre gesuita, parlando della discendenza di Adamo e del significato dei primi nomi dati alle regioni del mondo dai colonizzatori ebrei, aggiunge: “Cadossene, onde l'isola di Sardegna da' primi di lei abitatori fu chiamata, ed al quale poi nei secoli postdiluviani altri nuovi nomi via via succedettero per appellarla, come Sandaliotis, Icnusa, Munivia3,Sardon, Sardinia, inventati da' Greci, da Fenicj, e Romani”.
Ed ecco così ancora due nomi, Sardon e Munivia, che riemergono dal passato e dai testi di autori antichi ormai dimenticati. Procopio invece dice che “Sardò è il proprio nome di questa che chiamasi ora Sardegna".
Come avrete notato non sempre gli autori concordano sull'origine dei nomi, questa è una cosa molto comune quando si parla dei tempi antichi, ed essendo la Sardegna terra antichissima, purtroppo è soggetta a questo problema.
Come comportarsi allora, vi chiederete.
Se volete, fate come faccio io, raccogliete tutte le testimonianze e fatevi una vostra idea della cosa più probabile, senza pretendere di arrivare alla verità, probabilmente persa per sempre nelle nebbie del passato più remoto.
Riassumendo, la terra che oggi è conosciuta col nome di Sardegna di oggi ebbe diversi nomi nel tempo e a seconda delle lingue dei popoli usate per descriverla: Cados Sene, Iolea, Munivia (e forse, Gadyla), Ichnusa, Sandaliotis, Sardon, Sancta Crepida e infine Sardegna, probabilmente ve ne sono altri che non conosco e ciò mi spinge a proseguire le ricerche.
Note:
1Ιχνουσσα in greco antico, traslitterato come Hyknusa o Icnussa.
2 Testo pubblicato a Barcellona nel 1639.
3 Sulla "Revue des deux mondes. Sept. 1836, tomo 7, pag. 543-564", in un testo di natura controversa, ho trovato anche il nome di Gadyla, ma di questo non sono certo. Vedi: Sulla scoperta d'un manoscritto contenente la traduzione di Sanchuniathon, di Filone di Biblos. sul mio sito, all'indirizzo http://tuttologi-accademia.blogspot.it/2013/07/sulla-storia-dei-fenici-secondo.html.
Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO