We want to move people from needing Windows,
to choosing Windows,
to loving Windows.
[Satya
Nadella]
Microsoft
ha avuto l’ambizione di far sì che Windows non fosse solo un
sistema operativo ma un marchio ed un marchio non è semplicemente un
nome, un colore o un logo. È ciò che possiamo definire come un
qualcosa che “consenta alle persone
di fare le cose che ritengono di maggior interesse per se stesse
offrendo la migliore esperienza possibile”.
Se
le aziende possono trarre un grande insegnamento dall’esperienza
vissuta lo scorso anno, credo che si possa affermare che: “devono
essere resilienti e che la tecnologia ed il, cloud siano due tra i
fattori più importanti per potere soddisfare questa esigenza”.
La
pandemia globale ha accelerato la trasformazione digitale in un modo
inimmaginabile fino a poco tempo fa ed il fatto che sempre di più ha
preso piede l’hybrid work ha creato le condizioni per cui le varie
organizzazioni avessero bisogno di un sistema operativo che
consentisse alle persone di lavorare, studiare o apprendere
indipendentemente dal luogo in cui si trovassero. Il tutto, senza
dimenticare la sicurezza perché, come diceva Albert Einstein:
“L’uomo e la sua sicurezza devono
costituire la prima preoccupazione di ogni avventura tecnologica”.
È
proprio delle funzionalità di sicurezza di Windows 11 che vi voglio
parlare. Per tutto il resto, vi rimando ai blog e ai siti ufficiali:
Ripartiamo
ancora una volta da quanto accaduto nell’ultimo anno, anno nel
quale i Personal Computer e, in generale, i dispositivi di ogni
natura ci hanno tenuti in contatto con la famiglia e gli amici e
hanno permesso alle aziende di continuare ad operare pur in una
situazione di estrema criticità. In questo contesto, la
responsabilità di un’azienda come Microsoft, il cui sistema
operativo è utilizzato da oltre un miliardo di persone, è cresciuta
ancora di più ed il pensiero è corso a come continuare ad offrire
la migliore qualità, esperienza e sicurezza possibile. È un dato di
fatto che mentre tutti, chi più chi meno, si è adattato a lavorare
da casa, è stato raro passare una giornata senza leggere resoconti
di nuove minacce relative alla sicurezza informatica. Phishing,
ransomware, supply chain e vulnerabilità IoT sono stati i titoli di
articoli di giornali e media che hanno messo ancor più in evidenza
il fatto di come gli aggressori sviluppano costantemente nuovi
sistemi per provocare il caos digitale.
Pertanto,
con l'aumento della portata e della raffinatezza degli attacchi,
anche i sistemi operativi devono essere sviluppati secondo paradigmi
differenti che tengano in considerazione l’intera catena di
protezione, dall’hardware al software, dal chip al cloud.
Come
dicevo, Windows 11 è stato riprogettato per l’hybrid work ma con
criteri di sicurezza estremamente elevati basati sull’adozione del
principio “security by design”,
adottando nuove tecnologie di sicurezza incorporate che aggiungono un
ulteriore livello di protezione sia durante l’utilizzo in locale
che durante l’accesso alle piattaforme e ai servizi cloud,
consentendo al contempo produttività e nuove esperienze.
Le
funzionalità di sicurezza chiave, attivate di default, oltre a
quelle già presenti in Windows 10, sono:
In
Windows 11, inoltre, sarà più semplice abbandonare
le password grazie al miglioramento
della modalità di accesso agli endpoint aziendali mediante il
servizio “Windows Hello for
Business”.
E
sappiamo tutti quanto l’accesso ai sistemi tramite username e
password rappresenti il rischio maggiore per le gli utenti e le
organizzazioni di tutto il mondo ☹.
A
questo riguardo invito tutti i lettori a visitare il sito
https://haveibeenpwned.com/
e
a inserire il proprio indirizzo email 😊
Per
lo sviluppo di Windows 11 Microsoft ha lavorato, se possibile in
maniera ancora più forte, a stretto contatto con i propri partner
per garantire una migliore sicurezza digitale grazie alle specifiche
dei cosiddetti “PC secured-core”,
una nuova generazione di dispositivi in cui vengono adottate le
migliori caratteristiche di sicurezza già al livello del firmware
dei sistemi. L’obiettivo dichiarato è quello di rendere questa
tipologia di Personal Computer estremamente più resistenti alle
cyber minacce rispetto ai dispositivi tradizionali.
Questi
dispositivi combinano protezioni hardware, software e del sistema
operativo per fornire garanzie end-to-end contro minacce sofisticate
ed emergenti come quelle contro hardware e firmware che sono in
aumento secondo il National
Institute of Standards and Technology
e il Dipartimento
della Sicurezza Interna.
Il Rapporto
Security Signals ha
rilevato che l'83% delle aziende ha subito un attacco al firmware e
solo il 29% sta allocando risorse per proteggersi.
Se
le minacce continuano a crescere e a migliorare in termini di
sofisticazione e di qualità non si può pensare di non fare
altrettanto sul fronte dello sviluppo dei dispositivi. Chi pensa o
polemizza sul fatto che sia una manovra voluta per permettere alle
multinazionali o ai produttori di hardware di arricchirsi, dimentica
che si tratta del normale sviluppo della tecnologia oppure fa
ideologia o ancora fa finta di non guardare in faccia la realtà.
A
dimostrazione dell’importanza sempre maggiore che riveste la
sicurezza informatica, l’utilizzo di Windows 11 è dipendente dalla
presenza del TPM
(Trusted Platform Module), ossia un chip integrato nella scheda madre
del PC o aggiunto separatamente nella CPU Il cui scopo è quello di
proteggere le chiavi di crittografia, le credenziali utente e altri
dati sensibili grazie ad una sorta di barriera hardware in modo che
malware e aggressori non possano accedere o manomettere tali dati.
È
corretto sottolineare come già da qualche anno Microsoft lo richiede
sui prodotti certificati, cioè sui notebook e, più in generale, su
tutti i prodotti pensati per le aziende.
Su
molti sistemi assemblati, anche per questioni di contenimento dei
prezzi, i produttori di schede madri non integrano questo modulo e
quindi potrebbe essere possibile riscontrare alcune difficoltà
nell’installazione di Windows 11 sul proprio PC. Si tratta, in ogni
caso, di un “ostacolo” superabile grazie al fatto che i
produttori di processori integrano, ormai da tempo, nei loro modelli
più recenti di CPU uno specifico modulo di sicurezza compatibile con
le specifiche Trusted Platform Module. Alcuni esempi? Intel Platform
Trust (Intel PTT), AMD PSP fTPM e TA di Qualcomm. Ed in ogni caso la
sicurezza viene prima di tutto !!!
È
importante ricordare che, nella maggior parte dei casi, il modulo TPM
integrato nella CPU deve essere abilitato dal BIOS.
Windows
11 ha, infine, anche il supporto immediatamente disponibile per MAA
(Microsoft
Azure Attestation),
una soluzione unificata per verificare in remoto l’identità,
l'affidabilità di una piattaforma e l'integrità dei file binari in
esecuzione al suo interno, basata su Azure e che consente di
applicare i criteri zero trust a qualsiasi piattaforma.
Tutto
quanto detto è compatibile con i prossimi dispositivi che saranno
dotati di Chip
Pluton,
presentato nel novembre 2020, oltre che con qualsiasi dispositivo che
utilizza il chip di sicurezza TPM 2.0, inclusi centinaia di
dispositivi disponibili da Acer, Asus, Dell, HP, Lenovo, Panasonic e
molti altri.
ll
rilascio di Windows 11, come detto, avviene in un momento in cui
ormai è chiaro che lo smart working, da necessità legata
all’emergenza pandemica, è diventato una policy aziendale che si
consoliderà anche nel prossimo futuro e si evolverà sempre più
verso forme flessibili di lavoro: in ufficio e da remoto.
Proprio
per cercare di migliorare la collaborazione nei nuovi ambienti
lavorativi “ibridi”, Windows 11 dispone di un’interfaccia
utente rivista che mantiene, in ogni caso, una certa familiarità con
il passato.
È
stato completamente rivisto il menu Start per avere un’interfaccia
più moderna e permettere di trovare più facilmente e velocemente le
app e i documenti maggiormente utilizzati.
Windows
11 migliora l’interazione con le finestre aperte sul desktop
mantenendo “memoria” dei processi in esecuzione. In questo modo,
ad esempio, nel momento in cui stacchiamo il nostro notebook dalla
postazione di lavoro a casa, il sistema li ricarica automaticamente
nel momento in cui ci ricolleghiamo dall’ufficio, in modo da
riprendere il flusso lavorativo.
In
Windows 11 c’è un grande focus sul mondo della collaborazione
grazie all’integrazione con Microsoft Teams. Sarà più semplice
silenziare o riattivare il microfono, condividere il desktop o anche
una singola applicazione durante una riunione direttamente dalla
barra delle applicazioni del desktop.
Per
concludere, non è un caso che lo sviluppo del nuovo sistema
operativo Microsoft abbia tenuto conto della sempre maggiore
diffusione dell’hybrid work, un nuovo modo di lavorare che include
virtuosamente sia la distanza sia la presenza. La nuova sfida per
tutte le organizzazioni è quella di creare un posto di lavoro
fisico e digitale in grado di fare fronte alle nuove esigenze delle
persone e del business.
Microsoft
ha cercato di rispondere alle richieste, alle opportunità e alle
questioni ancora aperte che si sono presentate pensando ad un
prodotto in grado di aiutare le organizzazioni a essere
resilienti grazie a una tecnologia che ne è parte essenziale .
L’obiettivo
o ambizione che dir si voglia è quello di rendere Windows 11
una piattaforma ideale per completare la trasformazione digitale
delle aziende e di consentire alle persone di lavorare da casa o in
ufficio senza soluzione di continuità.
Infine,
Windows 11 sarà facile da gestire per i team IT e fornirà
una sicurezza avanzata per affrontare il panorama sempre più
complesso della cyber security.
Una
sicurezza che sia, realmente, un servizio, secondo la strategia della
casa di Redmond; Security as a Service.
Carlo Mauceli
Link
utili
Introducing
Windows 11 | Windows Experience Blog
Windows
11: The operating system for hybrid work and learning | Microsoft 365
Blog
https://haveibeenpwned.com/
National
Institute of Standards and Technology
Dipartimento
della Sicurezza Interna
Rapporto
Security Signals
TPM
Microsoft
Azure Attestation
chip
Pluton