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domenica 13 gennaio 2008

Il mondo secondo Platone


Qual'era il pensiero di Platone a proposito del mondo?!?

Nel Timeo, capitolo XXVI, è lo stesso Platone che ci dice chiaramente quale sia la sua convinzione a proposito della forma della Terra, per niente piatta, anzi... Platone spiega il peso in rapporto all'alto e al basso, e dice...


"Chè, per vero, che vi siano in natura quasi due luoghi opposti, i quali si dividano tra loro in due parti l'universo, l'uno in basso,a cui tendano tutte le cose che abbiano qualche volume di corpo, e l'altro in alto, a cui tutto ciò che va vada suo malgrado, questo non può essere in alcun modo giusto di ritenere."


Dunque, per Platone, non si può dividere l'universo in alto e basso, ma perché? Ce lo spiega subito dopo, infatti...


"essendo il mondo intero di forma sferica, le cose che distando egualmente dal mezzo sono poste all'estremità, bisogna per necessità di natura che siano all'estremità tutte allo stesso modo; ed il mezzo, distando della stessa misura dagli estremi, si ha da considerarlo come in opposizione a tutte le cose."


E' certo che Platone ha chiaramente idea di ciò che parla, inoltre si può dire che l'idea non sia sua, ma data per acquisita, infatti non vi è alcuna esisìtazione, dubbio o tentativo di giustificare la sua opinione. Platone non si lascia certo spaventare dalla possibilità di un mondo sferico... nessuna paura del vuoto... anche perchè conosce la forza di gravità!


"se uno anche camminasse intorno ad esso in cerchio, fermandosi spesse volte antipodicamente, dovrebbe chiamare basso e alto di volta in volta lo stesso luogo: chè, essendo il tutto, come ora si é detto, di forma sferica, dire che un luogo di esso sta in basso e uno in alto non é da uomo sensato."


Platone, nel 400 a.C. asseriva la sfericità della Terra... ma da dove arrivavano queste conoscenze?

Dal passato, senza ombra di dubbio!


Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

sabato 12 gennaio 2008

Viaggio in Perù


La decisione è presa si parte per il Perù, la terra dell'antico popolo andino e del Machu Pichu, misteriosa città riscoperta 1911. L'organizzazione è semplice, un biglietto per il volo Roma - Lima con scalo a Madrid e una buona guida cartacea (Lonely planet). La capitale non ha molto da dire e da raccontare meglio incamminarsi verso il sud. Breve tappa a Nazca per una rapita escursione sulle favose linee, altro trasferimnento in bus per Arequipa.



Magnifiche le architetture di Arequipa che ci riportano alla occupazione spagnola dell'area. Questo, per esempio, è l'interno del monastero di santa Catalina ad Arequipa.



Breve passaggio a Chivay a 3800 metri sul livello del mare, porta di accesso al Canion del Colca. Un'altra decina di ore di viaggio e si arriva a Puno sulle rive del lago Titicaca, visita alle isole galleggianti della popolazione Uros e all'isola di Taquile.



Nei dintorni di Puno a circa 15 Km, da visitare Sallustiani e le sue tombe cilindriche. Un lama ci guarda, lungo la strada.



Da Puno in alcune ore di bus si arriva a Cuzco con i suoi mercati...



ed i suoi prodotti locali.



Nei pressi di Cuzco in due ore è possibile visitare dei siti che ricordano il più noto Machu Pichu e che mantengono lo stesso fascino. Tra questi i resti di antiche dimore della città di Pisac.

Ed infine la meta del nostro viaggio, il Machu Pichu.



Un luogo magico e ricco di fascino una meta di viaggio per ognuno.






Alessandro Ezzis

Racconto (1999)

Vi racconterò forse
Della pista di terra
tonda come anfiteatro
delle tiepide gocce di sudore
della paura dietro i giorni
del non ritorno
della guerra vi racconterò

Vi parlerò forse
Del vuoto dentro l’anima
Il silenzio dietro le parole
Vuote di carne straziata e sangue
Degli uomini scheletri
E della loro guerra vi parlerò

Forse starò da parte zitto
Senza ricordo alcuno

Giuseppe MARCHI

venerdì 11 gennaio 2008

Prodi promette tagli alle tasse...

Prodi promette tagli alle tasse
Padoa Schioppa ribatte: "Risorse da trovare".
Secco Prodi: "Ci saranno".
Questo i titoli in prima pagina del Corriere della Sera di venerdì 11 gennaio...
E si, la solita storia...
come se fosse la prima volta che Prodi promette tagli alle tasse...

Caro Presidente del Consiglio Prodi, se qualcuno (non di sinistra) ti ha votato alle precedenti elezioni , l'ha fatto perché si é fidato delle promesse fatte in campagna elettorale...
Ebbene, in tutto questo tempo, caro Presidente, cosa é stato fatto?
Le tasse sono sempre aumentate, in tutti i settori. Gli stipendi non hanno seguito lo stesso andamento.
Ma non é tutto perché l'inflazione é ben diversa da quella Ufficialmente dichiarata!
Come si può affermare che l'inflazione sia del 2-3% quando ci rendiamo tutti conto degli aumenti reali?
E va beh... ma non é certo colpa dello Stato... siete voi che non sapete calcolare l'inflazione... (perché siete ignoranti...) é una questione di inflazione percepita, non reale... ti dicono in tv... dipende dal fatto che ci sono alcuni prodotti che non rientrano nel paniere... altri che ne fanno parte ma non dovrebbero... e così, tra una scusa e una giustificazione si tira avanti altri tre mesi, fino al prossimo aumento (delle tasse, non dello stipendio).
Risultato?
Perdita di potere d'acquisto da parte di tutte le famiglie italiane e situazione in genere, non più sostenibile.
Lo stipendio non é più sufficiente... e neanche due stipendi sono più sufficienti a sostenere una famiglia che abita in città...
Ma non c'é problema, ci pensa lo Stato, pensando bene di mantenere al lavoro i più vecchi per evitare di pagare pensioni (perché non ci sono soldi...).
E si, proprio una bella trovata, così i giovani non trovano lavoro e quelli che hanno voglia di lavorare non possono "crescere", non diventeranno mai Dirigenti e non avranno mai l'occasione di provare a cambiare le cose che non vanno bene... e così siamo tutti scontenti!
Tutti?
Beh, proprio tutti no, perché tanto i soldi per aumentarsi lo stipendio, i politici, li trovano sempre!
E in questo caso non si fanno distinzioni tra Centro, Destra o Sinistra...

Ebbene, caro Presidente Prodi, mi permetta di dirle che crederò all'annunciato taglio delle tasse solo quando lo vedrò nella mia busta paga per almeno sei mesi di seguito... mi faccia anche dire che fino a quel momento Lei potrà dire ciò che vuole, ma quanti saranno disposti a crederle?
Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

giovedì 10 gennaio 2008

Napoli... emergenza immondezza

Ma quale emergenza immondezza...
Io direi emergenza Italia...

Qualcuno pensa forse che questa emergenza sarà risolta?
Qualcuno pensa che questa sarà l'ultima volta che l'Italia darà questa immagine di sè al mondo?
Qualcuno pensa che da domani i nostri politici, diventati di colpo responsabili, smetteranno di discutere e litigare per ogni fesseria, smetteranno di passare le loro giornate da uno studio televisivo all'altro, smetteranno di passare da una inaugurazione ad un viaggio di visita, per dedicarsi a risolvere i problemi dell'Italia?
Ma no... tanto va tutto bene, che problemi ci sono...
l'Italia gode di buona salute...
Finchè c'é da mangiare...
E si, siamo proprio fortunati ad avere questi nostri politici, pensate come potremo essere se avessimo i politici di...
beh...
sicuramente c'è di peggio...
ora non mi viene in mente ma sono certo che potrebbe essere peggio...
Beh, il detto dice che al peggio non c'é mai fine quindi, sicuramente, c'è di peggio!
Piuttosto, ho una buona idea per dove mettere la spazzatura... in Sardegna ci sono un sacco di vecchie abitazioni non più abitate... i Nuraghe, potrebbero essere riempiti dell'immondezza, non pensate?

E se poi non bastano, beh, anche a Roma ci sono un sacco di vecchie abitazioni... il Colosseo, per esempio...
E si, siamo proprio fortunati ad essere un paese così ricco di civiltà... almeno sappiamo dove mettere l'immondezza!
Ha... scusate, giusto per sicurezza, siccome non vorrei mai che ciò che ho detto venisse preso sul serio (magari qualche politico che legge potrebbe pensare che sia una buona idea), si trattava solo di sottile ironia!
Come dite? Non era poi tanto sottile? Beh, sapete, mi è rimasta solo questa... prendere o lasciare!

Stato, Stato, ma che fine hai fatto?
Sei uscito?
E quando torni?
Ha... capisco, sei in ferie da cinquant'anni e ancora non puoi tornare!?!
Bene...
però potevi avvisarci prima, magari ci saremmo organizzati!

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

mercoledì 9 gennaio 2008

Energie Alternative

Non si vuole fare un trattato accademico ma un momento di riflessione su come poter rendere questo mondo più vivibile, con l'apporto di energie alternative, l'argomento è aperto ad idee di vario genere e tipo. La mia intenzione è di dare il “la” a proposte che ognuno di noi potrà presentare, inizio parlando di ciò che ad oggi è la mia conoscenza sull'argomento:

Il sole
Non tutti sanno che è il sole la fonte principale di quasi tutte le forme di energia più visibili ed utilizzabili sul pianeta, da luogo al riscaldamento di ampie superfici creando evaporazione quindi nuvole, piogge che alimentano bacini che rendono energia elettrica tramite le condotte forzate.

Il vento
Il vento è un altro effetto determinato dalle dinamiche di temperatura presenti sul suolo, le brezze ne sono la testimonianza più visibile, i venti continentali sono causati normalmente da ampie zone con differenza di pressione dovuta a fenomeni meteorologici, determinati a loro volta da umidità e temperatura. I nostri avi sfruttavano il vento per i mulini per pompare acqua da pozzi per l'irrigazione. Oggi si possono installare dei generatori eolici che pur non avendo il fascino di quelli antichi possono dare un apporto di energia elettrica considerevole. L'impatto ambientale non è dei migliori ma in compenso non producono inquinamento ed i costi energetici per la loro produzione non sono elevati.

Le maree
Non abbiamo in Italia grandi maree ma abbiamo in compenso il moto ondoso che è associato a grande quantità di energia. In Giappone sono state create delle strutture che sfruttano il moto ondoso mediante grandi masse oscillanti che trasformano le oscillazioni in energia elettrica tramite appropriati alternatori.

Il corso dei fiumi
Da tempi remoti il corso dei fiumi è stato sfruttato per produrre energia meccanica, si pensi ai mulini ad acqua, anche ai nostri tempi un fiume quale è il Tevere è in grado, tramite salti contenuti entro i 10-20 metri di generare lungo tutto il suo corso tanta energia elettrica da alimentare una città delle dimensioni di Perugia.

I bacini idroelettrici
Un ulteriore regalo da parte dell'energia del sole è la pioggia che alimenta fiumi, laghi e bacini artificiali. In particolare questi ultimi oltre a garantire riserve idriche, producono attraverso salti di quota con condotte forzate, turbine ed alternatori quantità notevoli di energia e non producono inquinamento, tranne che per la loro realizzazione e per l'ambiente circostante che subisce modificazioni.

Geotermia
Questo tipo di energia è poco sfruttabile a meno di avere delle zone particolarmente attive. Uno sfruttamento possibile risiede nell'accumulo di calore in estate ad esempio il calore generato da sistemi di condizionamento a pompa di calore, per poi riprendere questo calore in inverno per il riscaldamento di edifici. Tuttavia la realizzazione di pozzi geotermici è costosa ed il rapporto costo /efficacia derivante è spesso poco remunerativo.

Trasformazione delle suddette energie
L'energia non si crea ma si trasforma, in ogni caso un bacino che è posizionato in quota così come un carburante o lo stesso materiale fissile sono fonti di energia potenziale, infatti l'energia che possono offrire non viene affatto creata, allo scopo infatti nel caso di un bacino l'energia potenziale viene trasformata in energia cinetica da una cascata o meglio da una cascata imbrigliata (condotte forzate). Nel caso del combustibile fossile attraverso una reazione chimica tipicamente la combustione viene creata energia termica che poi viene trasformata in energia cinetica e poi energia meccanica che fa girare gli assi di alternatori, oppure nei motori che abbiamo nelle nostre vetture.
I materiali fissili anch'essi sono contenitori di grande energia potenziale infatti trasformando parte della materia in energia di fissione si liberano quantità di energia elevatissime. La fissione nucleare esiste da oltre mezzo secolo non è stata ancora sfruttata a pieno per motivi di sicurezza. Un incidente nucleare è terribile non è recuperabile e le conseguenze per l'umanità sono disastrose. Tuttavia la attuale tecnologia elimina la quasi totalità dei problemi perché la fissione non avviene più in un reattore contenente barre fissili e moderanti, che a causa di un eventuale guasto o manovra errata può fondere il nocciolo ma il carburante fissile è contenuto in sfere di materiale moderante, una volta innescata la reazione a catena tra le sfere che sono contenute nel forno di reazione, la temperatura massima raggiungibile è contenuta ad un valore che non è in grado di fondere ciascuna delle sfere. In questo modo il forno che genera energia Termica viene caricato dall'alto, mentre in basso fuoriescono le sfere esauste. Il costo di questa tecnologia è elevato soprattutto per la produzione di questa forma di carburante ma la sicurezza è garantita.
Oltre a queste forme di energia ottenibili estraendo l'energia da elementi derivati da elementi presenti in natura opportunamente lavorati e/o gestiti esistono sistemi per sfruttare l'energia che ci proviene dal sole. Più precisamente l'energia che il sole ci offre si manifesta sotto forma di una radiazione a larghissimo spettro, essendo filtrata dalla nostra Atmosfera a Terra giungono radiazioni luminose in campo sia visibile che invisibile ovvero infrarossi ed ultravioletti che purtroppo con i danni che l'uomo ha procurato ala Ionosfera non sono più tanto filtrati creando grossi problemi e causando il tumore della pelle, i raggi infrarossi, per via della loro lunghezza d'onda non sono visibili ma sono avvertiti dalla nostra pelle e dai corpi che in genere li assorbono, sotto forma di calore, l'energia associata ai raggi infrarossi è comunque bassa, si possono sfruttare bene per generare acqua calda con costi veramente contenuti.
L'altro sfruttamento dei raggi solari avviene raccogliendo le radiazioni luminose su dei pannelli realizzati con il silicio, come fossero antenne raccolgono l'energia luminosa e la rivelano sotto forma di corrente continua. Questo è i fenomeno Fotovoltaico.
Esistono tre tipologie di pannelli fotovoltaici, monocristallino, policristallino, amorfo. Cosa vuol dire? Il silicio presente massicciamente nel pianeta per poter essere utilizzato come semiconduttore subisce delle lavorazioni. In base alla attuale tecnologia si possono ottenere dei pani di silicio per realizzare delle celle solari che compongono i pannelli mediante sistemi diversi.
Quali sono le differenze? Di certo il monocristallino è quello migliore perché offre rendimento del pannello più elevato, i costi per converso sono molto elevati e l'energia spesa per produrre questo tipo di silicio è veramente molta. Il policristallino costa meno si produce con resa elevata il costo energetico e medio il rendimento che si ottiene è 25-30%. La vita di questi pannelli è stimata in 25-30 anni. Il silicio amorfo è molto economico il rendimento è al di sotto del 20%, ne consegue che la scelta viene fatta in base all'effettiva necessità.
Infatti se è pensabile utilizzare del silicio Monocristallino per impieghi spaziali allo scopo di alimentare un satellite o una stazione orbitante dove i pesi e gli ingombri fanno salire vertiginosamente i costi, allo stesso modo è pensabile l'utilizzo del Silicio Policristallino per realizzare un impianto fotovoltaico commerciale per utilizzo domestico o industriale ed infine il silicio amorfo per impieghi commerciali a basso costo, caricabatterie per cellulare, calcolatrici solari ed in genere le applicazioni che richiedono correnti di modestissima entità
In ogni caso si deve tenere in conto che produrre un pannello fotovoltaico richiede una spesa in termini energetici che non lo pone ancora oggi in condizione di ammortamento a breve termine.

Idrogeno
Una delle cose che fa gonfiare la Bocca a moltissime persone è l'idrogeno, non perché è un gas ma perché molta gente confonde probabilmente l'Idrogeno con il Metano. Il Metano è presente in natura, forse non per molto ancora, l'idrogeno invece allo stato libero non c'è ma bisogna estrarlo da elementi esistenti in natura, il più semplice è l'acqua H2O (2 atomi di Idrogeno ed uno di ossigeno). Il legame che c'é tra detti atomi è moto forte, la scissione può avvenire tramite un fenomeno elettrochimico, l'Elettrolisi, per surriscaldamento estremo dell'acqua repentino ad oltre 2000°C, per cavitazione in questi ultimi due casi è difficilissimo recuperare i due elementi perché essendo molto vicini si ricombinano quasi subito quindi ad oggi il rendimento di questi sistemi e infinitesimale. L'elettrolisi resta l'unico sistema valido ma l'energia elettrica necessaria a separare l'idrogeno dall'ossigeno e superiore all'energia che otterremo dall'idrogeno e dall'ossigeno ottenuti poiché un fenomeno spurio è la produzione di calore che è energia persa.
Diverso è ottenere l'Idrogeno dal metano infatti esistono dei reattori catalitici, “Reformer” che attraverso reazioni chimiche e catalitiche rendono ingenti quantità di idrogeno, vapore acqueo ed anidride carbonica, comunque consumano metano trasformandolo in idrogeno che offrirà una quantità di energia inferiore a quella che il metano che è stato utilizzato poteva dare.
La verità è che comunque l'idrogeno è utilizzabile nei motori a scoppio senza inquinamento conseguente (il metano non avrebbe comunque inquinato di più se teniamo conto di tutto il processo).

Celle a combustibile “Fuel Cells”
L'idrogeno è utilizzabile con grande successo nelle celle a combustibile, “Fuel Cells” che sono come delle batterie (molto costose per via dei materiali preziosi utilizzati) ma trasformano l'Idrogeno in Energia Elettrica, con pesi ed ingombri contenuti.
Allo stesso modo con carburante molto povero esistono delle Fuel Cells a Metanolo (o alcool metilico che dir si voglia), attualmente esistono dei prototipi di batterie di questo tipo in grado di far funzionare un PC portatile per una decina di ore con solo 20cc di Alcool Metilico.

Conclusione
In buona sostanza metodi per produrre o meglio trasformare energia ne esistono diversi, ognuno di essi ha aspetti positivi ma anche aspetti pesanti legati al costo energetico o monetario per la realizzazione dei vari sistemi.
Tutti dobbiamo essere più analitici quando ci dicono che un sistema “salva il pianeta”, per carità ben vengano iniziative volte a sensibilizzare e quindi a creare un mercato che nel tempo possa far scendere i prezzi per via dell'economia di scala ma al momento i miracoli non li può fare nessuno.
Il sacrificio di iniziare con il fotovoltaico e/o con l'eolico va fatto per sostenere gli sviluppi che sicuramente ci saranno in questo settore ma non facciamoci illusioni, per ripagarci un sistema in grado di alimentare i fabbisogni di una famiglia di 4 persone, occorrono oltre agli spazi da dedicare investimenti dell'ordine di 30k Euro che per recuperarli occorrono almeno 10-15 anni, se poi si tiene conto che i pannelli vivono 20-25 anni (salvo danni dovuti a fenomeni meteo eccezionali, fulmini, grandine, vento ecc.), Le batterie per l'accumulo dell'energia non durano così tanto e pesano molto nel bilancio dei costi.
L'investimento ad oggi è poco proponibile a meno che lo stato ci permetta di recuperare almeno il 60% della spesa ed a tempi comunque brevi.
Non ultimo qualcuno si immagina quanto può costare in termini di inquinamento raffinare del silicio, quanti di noi conoscono i processi “drogaggi” del silicio? Anche questo è un aspetto da non sottovalutare. Non è un caso che si stia sempre di più parlando del Nucleare a basso impatto ecologico.
Una provocazione, chi sa quante mucche sono utilizzate per produrre latte o carne? E se si trovasse il modo i farle camminare su dei tappeti collegati a dei generatori? Sarebbero di sicuro più magre e potrebbero dare un contributo in energia cinetica significativo.

Ruggero FELIZIANI
(07 Gennaio 2008)

Un nuovo tuttologo... Ruggero Feliziani

Salve a tutti, Tuttologi e lettori...
oggi vi voglio presentare l'ultimo arrivato, un nuovo tuttologo.
Ruggero, appassionato di tante cose, tra queste le energie alternative ma non solo, l'informatica in tutte le sue forme è una sua passione... ma sarà lui stesso a presentarsi tra breve.
Oggi lo voglio salutare e augurargli il benvenuto.
Benvenuto Ruggero, e grazie del contributo.

Per i Tuttologi,
Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO