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domenica 10 febbraio 2008

Antichi sapori di Sardegna - Is zippuasa (Le zeppole)

Non potrò mai dimenticare quell'odore forte di olio per friggere... e noi bimbi tutti attorno a correre e urlare e lei, mia madre, che strilla "State lontani... è pericoloso!"
Poi le prime frittelle vengono calate nell'olio caldo e l'odore si diffonde per le stanze...
Solo pochi secondi e le frittelle vengono pescate, scolate e girate nello zucchero semolato per finire nelle bocche di noi bambini, finalmente fermi!
Quest'oggi l'ambiente era più tranquillo, chi ha più quattro figli urlanti in famiglia?
Ma c'era aria di festa mentre io e mia moglie mettevamo alla prova i nostri ricordi di ricette quasi dimenticate...

Cosa ne dici se proviamo a fare le zeppole? Dice mia moglie...
Certamente... rispondo io!
Non occorre altro, ci buttiamo subito nella preparazione, qualcosa la ricordiamo, per il resto c'è il telefono e l'esperienza delle nonne a disposizione e così, senza troppo faticare, anche noi ci troviamo con le mani sporche di farina... unte di strutto... profumate di buccia d'arancia... scottate dalle patate bollenti ma, infine, soddisfatti!
Ed ecco il momento più bello, la prima frittella calata nell'olio per la prova della temperatura...

Mh... l'olio è ancora freddo... non è cotta ben...
Ma la prossima è già cotta, inzuccherata e bella che mangiata!
Un pezzo a testa, il primo pezzo a nostro figlio e poi un morso a testa...
E così, tra due frittelle cotte ed una mangiata è passata la serata e noi, ancora una volta, abbiamo rievocato un pizzico della nostra terra, la Sardegna, grazie ad uno dei suoi antichi dolci... is zippuasa!


Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

sabato 9 febbraio 2008

Come io cambierei l'Italia

Sarebbe ora di finirla con le pagliacciate!
Non pensate anche voi?
E' iniziato il nuovo carosello che ci traghetterà fino al 13 e 14 aprile prossimo. Fino alle elezioni...
Ancora una volta assistiamo inermi alla grandiosa macchina della propaganda politica, indecisi non tanto sul chi votare quanto sul se votare... vista la totale inutilità del gesto!
Lamentele e ancora lamentele direte... proponi qualcosa, osserverete... e avete ragione!
Ecco la mia proposta per un'Italia diversa... per l'Italia nella quale mi piacerebbe vivere e non per quella in cui vivo!
Primo: chi ha la fedina penale sporca non può candidarsi alle elezioni, di nessun tipo o genere, e non può ricoprire alcuna carica politica o pubblica! Corollario: quanto detto vale anche per chiunque sia indagato, fino al riconoscimento della sua innocenza.
Secondo: i politici non hanno maggiori diritti dei comuni cittadini ma hanno maggiori doveri soprattutto nei confronti dei cittadini. Corollario: devono comportarsi sempre come il buon padre di famiglia, altrimenti devono essere allontanati dall'incarico che ricoprono (vedasi Napoli emergenza immondezza!). Secondo corollario, i politici non hanno diritto ad alcun vitalizio per il semplice fatto di aver compiuto mezza legislatura, è un privilegio che noi cittadini non possiamo accettare! Limite d'età: oltre i 55 anni d'età non si può più fare politica! basta con i vecchi che continuano a giocare con il nostro presente negando una anche se minima possibilità di cambiare in meglio a chi ha voglia di mettersi in gioco!
Terzo: basta con i privilegi di casta! E parlo di tutti i tipi di caste... Corollario: i medici devono fare un solo lavoro, o per la pubblica amministrazione o da privati fuori dalle strutture pubbliche! I magistrati idem, niente cattedra nelle Università, per intenderci... o l'uno o l'altro! Analogamente per ogni impiego statale, senza eccezioni!
Quarto: le tasse devono essere giuste ed eque, non è possibile che si aumentino le tasse perchè occorre risanare i conti pubblici e allo stesso tempo i nostri politici si aumentino lo stipendio! Corollario: se c'è da tagliare, si tagli per primo lo stipendio dei nostri amministratori, vista la loro incompetenza nella guida del Paese!
Cinque: Ordine! In tutti i campi, intendo. A partire dalle scuole e a finire nelle strade! Ordine significa tante cose, in primo luogo rispetto per le Istituzioni! Ma anche Polizia e Carabinieri per le strade, anche a costo di richiamare chi oggi è impiegato in missioni fuori dal territorio nazionale! Prima si pensa al nostro Paese, poi al resto del mondo, anche a costo di essere antipatico e politicamente scorretto!
Sei: l'istruzione è una cosa seria e comincia dalle scuole elementari... non è possibile che si arrivi alla laurea senza saper scrivere e leggere decentemente. Non è possibile che si svolga un lavoro che richiede la laurea senza avere le capacità ma solo perchè "mamma e papà" hanno avuto i soldi per mantenere gli studi a chi non aveva alcuna voglia di studiare... i risultati sono sotto gli occhi di tutti! E per ultimo ma non meno importante, i professori universitari, ad una certa età devono andare in pensione e lasciare il posto ai più giovani e meritevoli, non ai loro figli o nipoti!
Spero di non aver offeso nessuno, non è mia intenzione, spero inoltre che qualcuno abbia voglia di discutere com me su questi argomenti... per aiutarmi, tra qualche anno, ad entrare in politica e provare a cambiare l'Italia!
Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

Padova di notte...

Padova, città millenaria...
Le rive del Medoacus
ti diedero i natali,
33 secoli di arte e di storia!














Padova, città possente,
di mura fortificate
e palazzi e chiese,
e piazze magnifiche...


















Padova, meta di pellegrini
a Sant'Antonio,
custode di Sacre reliquie
incorniciate tra cieli stellati...





















Padova, splendida perla dorata
da Giotto affrescata
per il potente Scrovegni,
signore d'altri tempi...











Padova, e i suoi scorci notturni...





















Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO




sabato 2 febbraio 2008

Analisi di una nazione che invecchia


Oggi iniziamo a parlare dell'Italia, dell'Italia che invecchia, in particolare.



Credo che non vi sia bisogno di dimostrare che l'Italia è vecchia, è possibile vederlo in ogni istante ed in qualunque aspetto della società.


L'immagine a lato, elaborata sulla base dei dati dell'ISTAT del 2005, è tratta da Wikipedia (http://it.wikipedia.org/wiki/Demografia_dell) e ci permette di capire la distribuzione per età della popolazione. In celeste i maschi, in rosa le donne!
Ciò che salta subito all'occhio è il fatto che circa 14.000.000 di italiani hanno più di 60 anni d'età... quasi un quarto della popolazione!
Ma semplicemente guardando il grafico è difficile capire qualcosa, allora proviamo a fare delle considerazioni.


Cerchiamo di capire, per esempio, quale parte della popolazione è produttiva.

Secondo l'ISTAT il numero di occupati nel 2007 è risultato pari a 22.846.000 unità, con una crescita su base annua dello 0,4 % e con una percentuale di disoccupazione nazionale del 6,4% e apparentemente in discesa. Ma se è così, perchè tutti questi problemi in Italia?



Andiamo avanti con le nostre considerazioni... per esempio, vediamo quanti sono i frequentatori di cittadinanza italiana iscritti in una facoltà universitaria nell'anno accademico 2007-2008... i dati sono tratti dal sito del Ministero (http://anagrafe.miur.it/php4/home.php) ed è possibile vedere che 1.048.022 sono di cittadinanza italiana.
Vediamo ora come sono distribuiti per fasce d'età...
Si può vedere benissimo come, anche in questo caso, la popolazione degli studenti universitari sia vecchia... circa 450.000 studenti hanno più di 23 anni!
Per contro, nello scorso anno accademico si sono laureati solo 73.000 studenti, che su una popolazione di più di un milione corrisponde a meno del dieci per cento...
Ma tutto ciò cosa significa?
Andiamo avanti con le nostre considerazioni...
L'Università italiana ha circa 62.000 tra Professori Ordinari, Associati e Ricercatori (dati al 31 dicembre 2006, tratti dal sito ufficiale del MUR, all'indirizzo http://statistica.miur.it/scripts/visione_docenti), possiamo anche vediamo la distribuzione per anno di nascita e possiamo fare un calcolo veloce da cui vediamo che circa 30.000 hanno meno di cinquanta anni, meno della metà! Ma la cosa che colpisce maggiormente è che circa 20.000 hanno tra i 60 e gli 80 anni... un terzo della popolazione in argomento potremo considerarla anziana e vecchia!
Bene, è chiaro a tutti che queste poche righe non sono e non vogliono essere esaustive, ma credo che meritino considerazione.
Ma se prendiamo per buona la tesi che la popolazione italiana è vecchia, dobbiamo cercare di capire gli effetti che tutto ciò ha sulla società e sull'economia italiana... ma tutto ciò lo vedremo un'altra volta.
Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO
 

martedì 29 gennaio 2008

Tutto scorre…niente cambia

Quando ero bambino, correndo per strada mi guardavo intorno e pensavo:
“quando sarò grande cambierò il mondo…
perché così non mi piace!”

Ora che sono grande, prendo un caffè al bar e penso:
“è inutile, non riuscirò mai a cambiare il mondo,
anche se così com’è non mi piace…”

Quando sarò vecchio,
seduto in riva al fiume a guardare lo scorrere dell’acqua,
sempre uguale da milioni di anni, penserò:
“quanto vorrei tornar bambino…
per illudermi di poter cambiare il mondo,
anche se so che è impossibile!”

E così sarà per mio figlio…

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

lunedì 28 gennaio 2008

Talento e motivazione

Mi é capitato di recente di discutere con una maestra di scuola elementare la quale mi disse, a proposito di una ragazzina di otto anni di nome Alessia non proprio eccellente in educazione fisica, di voler far frequentare a quest’ultima delle ore di ergoterapia. Certo ergoterapia, quella tecnica grazie alla quale il miglioramento della coordinazione e delle capacità psicomotorie ti aiutano a comprendere le equazioni di primo grado, ad effettuare correttamente l’analisi grammaticale, di conoscere il nome degli stati componenti il continente europeo e sapere che l’ultimo sovrano dell’impero romano d’occidente fu Romolo Augustolo. Non mi risulta che Albert Einstein fosse un campione di ginnastica artistica alla Juri Chechi e se consideriamo che Steven Hawking, il più grande astrofisico vivente, é inchiodato ad una sedia rotelle da un grave male dovendo comunicare con il mondo circostante tramite un computer, qualche speranza per la piccola Alessia allora c’é. Ve lo ricordate Maradona? Disertava gli allenamenti dandosi spesso e volentieri alla vita mondana, eppure con il pallone faceva ciò che voleva. Il prodigio di qualche ergo terapeuta argentino? Esiste un approccio di spiegazione da parte di quella categoria di professionisti chiamati coach e trainer, che si occupano quotidianamente di sviluppare le nostre qualità mediante una formula matematica : capacità = talento x tempo x motivazione. Il talento é innato, un qualche cosa che madre natura ci ha regalato, come il palleggiare di Diego Armando Maradona o il comporre di Wolfgang Amadeus Mozart. Ma il talento deve essere coltivato, allenato, bisogna dedicargli del tempo. Ma come investire in un qualche cosa nel quale non credo ? Ed ecco il terzo fattore, la motivazione.
Ricapitoliamo, Maradona aveva l’innata capacità di giostrare con la palla così come Beethoven di capire la musica. Il tempo dedicato ad incrementare i propri talenti sopportato dalla voglia di farlo può portare all’apice nel proprio settore. La mancanza di talento innato non può però venir compensata da ore e ore di esercizi, quindi piccola Alessia, forse non diventerai una Nadia Comaneci ma sicuramente la natura ti ha dato una capacità non ancora identificata dalla tua cara maestra. Investiamo il nostro tempo là dove saremo in grado di massimizzare i nostri risultati e talenti e par far ciò, come diceva Socrate, iniziamo con il conoscere noi stessi.

Patrick Galimberti
Trainer e coach

domenica 27 gennaio 2008

Tito Lucrezio Caro e il Mondo

Lucrezio (98-54 a.C.) nel suo De rerum natura, ci parla tra l'altro, del mondo.
E' il "Liber quintus" quello che tratta del mondo.
Lucrezio afferma che tutto ha fine infatti a nessuna cosa del mondo è "dato violare la legge del tempo".
Tra queste cose, Lucrezio pone anche l'anima umana, la quale "composta di nessi corporei, nata col corpo, ne dunque può a lungo vivere intatta."
E' la ragione che lo porta a pensare che che il mondo è mortale, che gli atomi hanno prodotto il cielo e la terra e gli esseri viventi e il genere umano...
Lucrezio ci racconta "quale sia di natura la forza che muove e dirige il corso del sole e l'orbe lunare, perché non si creda che gli astri fra il cielo e la terra percorrano liberi sempre quel giro, docili questi e disposti ad accrescere messi e animali o si muovano per certi divini decreti".
E poi dice che così come gli esseri nascono, un giorno spariranno...
Infatti "cosa nuova davvero e stupenda sarà la rovina futura della terra e del cielo e del mare per chi resta a vederla. So bene quanto difficile é dimostrarla coi detti; e così é se ti portano all''orecchio cose incredibili [..] forse in breve vedrai per moti terrestri il tutto squassarsi e perire."
Perché ci parla di cosa incredibili a credersi?
Forse si tratta dei racconti delle catastrofi antiche?
Lucrezio ci dice che il suo mondo, inteso come la sua civiltà, è giovane infatti "alcune arti si vengono ancora formando e affinando; nuovi mezzi si apportano ancora ai navigli, inventarono i musici or ora nuove armonie e fu ancora da poco scoperta del mondo la natura e la legge, ed io stesso l'ho scoperta da poco, primo tra i primi..."
Ma subito dopo chiarisce che tutto ciò che esiste al mondo è già esistito in passato e che poi è andato distrutto... "Ogni cosa che vedi stare al mondo puoi ritenerla esistita già prima. Ma come una parte degli uomini andò liquefatta nelle fulgide spire del fuoco improvviso e antiche città ricordiamo nei grandi tormenti del mondo crollate e fiumi cresciuti da piogge lunghissime e campi e paesi affondati: similmente la rovina futura del cielo e della terra."
Dunque, così come fino ad allora il mondo fu distrutto varie volte, dal fuoco e dall'acqua, così di nuovo accadrà in futuro...
Così ci dice Lucrezio...
Ma perché? Vediamo cosa altro ci dice...
"La natura del mondo in cui siamo non é tutto materia compatta: nel mondo c'é il vuoto, e tuttavia non è come il vuoto; né mancano corpi che possano dall'infinito con violento impeto irrompere contro la terra e sprofondarla. Non manca certo lo spazio che rotolanti disciolte riceva le mura del mondo colpito dall'urto di forza invincibile: non é chiusa alla terra la porta della fine."
Corpi che arrivano dall'infinito e che con violento impeto colpiscono la terra... asteroidi...
Dunque la terra è stata colpita in passato da un asteroide e qualcuno, al tempo di Lucrezio, ne aveva ancora il ricordo...
Poco dopo infatti Lucrezio insiste sulle recenti distruzioni dell'umanità ad opera di fuoco ed acqua... "questi elementi spiranti tanto istinto guerriero di grandi cose debbon decidere: giacché il fuoco prevalse una volta, e l'acqua una volta, secondo la fama, regnò sulla terra. Infatti il fuoco prevalse e bruciò molte cose quando la forza distorta, rapace dei cavalli del sole per entro l'etere corse radendo terre distese [..] Lo stesso è dell'acqua: quando cominciano improvvisi i suoi propri elementi a raccogliersi, vince; e già seppellì molte città dei mortali; ma poi, quando la forza deviata, sorta dall'infinito, per ordine occulto scomparve, si fermaron le piogge e si abbassarono i fiumi"...
E Lucrezio, nel raccontarci queste due immani catastrofi, ci dice che furono provocate da forze provenienti dall'infinito...
Strano... o meglio, curioso...

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO