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giovedì 28 febbraio 2008

Aboliamo i privilegi dei politici.

Se dovessi candidarmi alle politiche il primo punto del mio programma sarebbe "Abolire tutti i privilegi dei politici"...
Credo che verrei eletto a suffragio universale!
E così, quando deciderò di presentarmi il primo punto del programma sarà esattamente quello!
Ma un programma non può essere costituito da un solo punto...
Sono d'accordo! Allora veniamo ad illustrare il secondo punto...
In Europa gli italiani sono i lavoratori meno pagati... ad eccezione, chiaramente, dei nostri politici... che invece sono tra i più pagati!
Ce li invidiano tutti...
Gli stipendi dei politici, intendo!
E allora facciamo una bella legge con la quale abbassiamo gli stipendi dei nostri rappresentanti!
Con tutti i soldi recuperati dall'annullamento dei privilegi e dalla riduzione dei loro stipendi... eliminiamo le tasse più ingiuste... l'ICI e il Canone RAI!
Ed è solo l'inizio...

Iniziate a pensarci... perché tra qualche anno mi candido...


Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

Tao-Te-Ching - Il libro della via e della virtù - Il popolo

Ho ripreso alla mano un libro letto l'anno scorso, il Tao-Te-Ching, di Lao-tzu...
Ciò che cercavo era qualche considerazione relativa al governo dell'impero o alla strategia e, come vagamente ricordavo, non mi ha deluso...

Al Cap. LXXV, possiamo leggere...
"Se il popolo ha fame, ne é causa la quantità di tasse consumate dai suoi superiori: ecco perché ha fame.
Se il popolo é difficile da governare, ne é causa l'attività dei suoi superiori: ecco perché é difficile da governare.
Se il popolo prende la morte alla leggera, ne é causa l'eccesso dei suoi sforzi per vivere: ecco perché prende la morte alla leggera."

Cosa può esserci di più vero?
Che grande saggezza nella Cina del VI secolo avanti Cristo!

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

Le password ! sono veramente così sicure ?

Le password rappresentano l’anello debole della catena della sicurezza a causa del gran numero utilizzato da ciascuno di noi.
E’ facile e comodo prendersela con il mondo intero, ma provate voi a ricordare una decina di password, tra cui la password del PC, la password della mail, (o più caselle), cui si aggiungono il PIN di 2 telefonini, il codice di 2 Bancomat, il codice di apertura dei cancelli di casa, il proprio numero di telefono e quello del cellulare, il numero di telefono dei propri cari e di quelli che vogliamo lo diventino… La memoria del nostro cervello va rapidamente in fumo! Il nostro cervello non è un Hard Disk è soltanto una materia che memorizza ogni cosa che gli viene data ed altrettanto facilmente la dimentica temporaneamente o per periodi più lunghi.
Cosa fare allora.
Beh! la maggior parte di noi per ricordarsi le password usa i nomi di familiari o le date di nascita o parole di uso comune. Ho amici che hanno “password” come password e conosco uno che addirittura utilizzava “la solita” come password !!!
Più comune di così !!! … con questo sistema però la sicurezza poi lascia il tempo che trova.
Invece cambiare password frequentemente è inutile, soprattutto se l'utente è lasciato libero di scegliere la password da usare.
Allora come fare nella giungla delle password ???
Io vi do un suggerimento, che in realtà utilizzo da un po’ di tempo.
Ho comprato un vocabolario di sloveno (ma lo stesso vale anche per un’altra lingua che abbia i caratteri dell’alfabeto latino), e poi ho preso una parola di uso comune e facile da ricordare, come “lavoro” oppure “ufficio” oppure “sono stanco” e ho cercato il corrispondente nel dizionario. Bene la parola trovata è diventata la mia password ed ogni mese la cambio, aggiungendo il numero del mese di riferimento
Cioè: lavoro, in sloveno diventa delo e visto che siamo a febbraio la password è delo2.

E’ anche un sistema per imparare le lingue!!

Paolo Cartillone

Adesso creo una immagine di te

Adesso creo una immagine di te
che mi è venuta l'altra sera
quando ero tra me e me
davanti alla televisione
che trasmetteva cose banali.

Mi sei venuta in mente
mai banale tu
con quegli occhi che escono dal telefono
quando ti sento
e quelle sapienti contraddizioni
tipiche di una donna
che ama qualcuno.

Qualcuno non saprei
e non voglio sapere
Se di tua immagine si tratta
immagine sia
Proiettata in un empireo
di luci e ombre.

Questa è l'immagine che io ho di te
una donna ancora vergine d'amore
che allarga le sue labbra e le sue braccia
e dice
Amore

Giovanni Bernardi

martedì 26 febbraio 2008

Stintino e i Ricci dell'Isola Piana

Domenica 24... in quel di Stintino, col super yacht di Giommaria... si salpa verso l'isola Piana, alla ricerca dei prelibati ricci (bogamarin in algherese)...
Armati di tutto punto noi "predatori", sbarchiamo sull'isola...
Inizio raccolta e nell'arco di due ore il bottino è completo...
Da buoni italiani, attenendoci alle leggi vigenti (non si possono prendere più di cinquanta ricci a persona), riprendiamo la navigazione a ritroso, ad attenderci al porticciolo le nostre signore, per il prosieguo le foto parlano da sole...
il tutto con il contorno di una magnifica giornata di sole,
da primavera inoltrata...








Gavino e Paola Fadda

domenica 24 febbraio 2008

Inquinare meno si può!

Monnezza... sempre monnezza...
anche se italica monnezza è meglio!

Ogni giorno ognuno di noi produce chili e chili di resti, organici e non...
Ma possibile che non si possa far niente?!?
Intendo dire, possibile che ognuno di noi non abbia la capacità di produrre meno monnezza?

Analizziamo una classica giornata di ordinaria spesa in un classico centro commerciale dei nostri giorni...
Arrivi al centro commerciale, fai la spesa, vai alla cassa,
chiedi i sacchetti per la spesa (che paghi profumatamente!) e, riempite le buste torni a casa.
Risultato... oltre ai prodotti che ti occorrono, ti sei caricato il cofano di buste di plastica, confezioni monoporzione, pacchi e pacchetti vari...
che finiscono irrimediabilmente all'immondezza dopo un solo utilizzo!

Un tempo era diverso, uscivi da casa, andavi al negozio a comprare il pane con sottobraccio il sacchetto multiuso di stoffa... lo riempivi delle cose che ti occorrevano e rientravi a casa...
Andavi poi dal contadino con la tua bella bottiglia di vetro sotto braccio... la riempivi e te ne tornavi a casa...
Andavi dall'oste con il bottiglione di vino vuoto, prendevi ciò che ti occorreva ed era fatta...

Certo, di tanto in tanto ti capitava l'imprevisto... una bottiglia ti si poteva rompere e allora dovevi cambiarla... ma oggi si butta tutto dopo un solo utilizzo!

E' assurdo...
E allora, come è mio solito... proviamo a cambiare il mondo... dalle piccole cose... e magari risparmiando!
Procuriamoci due o tre sacchetti di stoffa... la mamma sarà felice di cucirli per noi...
e usiamoli per fare la spesa! Se riusciamo a usarli una volta alla settimana, significa un risparmio annuo di almeno 100 sacchetti di plastica, che al prezzo di 5 centesimi fanno 5 euro risparmiati! Ma questo è il minimo... significa infatti 100 sacchetti in meno immessi nel mondo!
Voi direte, cosa vuoi che sia... ma facciamo i conti per l'Italia... supponiamo 1 spesa settimanale da due sacchetti l'una per famiglia, composta da tre persone... cioè circa 40 milioni di sacchetti la settimana che finiscono all'immondezza! Quindi più di 2 miliardi di sacchetti l'anno risparmiati!?!

Pensate che bello... nel giro di qualche anno riusciremo a girare per l'Italia senza più vedere svolazzare le buste dell'immondezza trascinate dal vento!
Ora estendiamo il concetto e chiediamo aiuto alla Grande Distribuzione... perché infatti non progettare e installare presso i loro grandi centri commerciali un punto con i distributori automatici di prodotti?!? Chi vuole il riso va al suo bel distributore e usando il suo sacchetto in stoffa con tanto di ricamo "Riso" in evidenza, si porta via il suo prodotto... poi si sposta al distributore della pasta e fa lo stesso... quindi si reca all'angolo del latte e estratta la sua bella bottiglia di vetro dal carrello fa il pieno di latte vaccino pastorizzato...

Ma non si può fare... mi direte... dove la metti l'igiene? Ed è forse "igienica" la situazione che stà passando Napoli?
"Ma pè piacere..."
Direbbe il grande Antonio De Curtis... in arte Totò!
Chissà che direbbe lui a vedere Napoli in queste condizioni...

A proposito, l'unica cosa che potrebbe convincere la grande distribuzione a far qualcosa del genere è il guadagno... e allora ecco dei suggerimenti che potrebbero farli guadagnare!
Avere dei distributori automatici fa risparmiare perché permette di sfruttare i locali vendita fino al tetto o quasi... gli scaffali scomparirebbero lasciando il posto a dei silos verticali che occupano una superficie minore sviluppandosi verticalmente. Il silos distributore potrebbe essere riempito dall'alto anche in maniera automatica, velocizzando le operazioni di rifornimento... niente scaffali vuoti col negozio pieno di gente e niente grandi manovre per riempire gli scaffali! Eliminare gli involucri significa anche muovere pesi inferiori... gli involucri pesano... eliminare i pacchi della pasta significa movimentare solo il prodotto... e quindi risparmiare in termini di viaggi e di carburante e di spese connesse... ed ho parlato di pasta... ma pensate quanto pesa il vetro delle bottiglie... vino, acqua, succhi di frutta... ogni giorno spostiamo per il mondo un peso enorme... e lo facciamo per niente perché poi buttiamo tutto! E' semplicemente una questione di fisica.
E' più conveniente spostare il prodotto senza involucri e lasciare al consumatore l'onere del contenitore... ci guadagniamo tutti e ci guadagna il mondo che si vedrà di colpo alleggerito dal peso di tanta immondezza!

Sperando di aver convinto almeno qualcuno...

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

Gita a Rieti

Rieti, splendida gemma del Lazio.

Umbilicus Italiae...
direbbero gli antichi...

Ai piedi del monteTerminillo,
bagnata dal fiume Velino,













offristi ricovero a chi parlava agli uccelli...
Quel Francesco fatto santo
dal popolo e dalla chiesa
















Rieti e le sue vestigia antiche di un tempo passato...
Rieti e le sue chiese...
e duomi...
















e torri...
costruite ad immagine e ricordo
della maestria dei suoi abitanti!















Rieti ricca di storia e di ricordi...
sfumati dal tempo che,
forse più lento,
comunque scorre...
e come in una immagine surreale di un presepe,

tutto offusca...







Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO