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domenica 18 gennaio 2009

Si può imparare a scrivere poesie?

Tanti anni fa provai a scrivere la mia prima poesia... ero arrabbiato con me stesso, triste, abbattuto... l'animo c'era... così buttai su di un foglio le mie sensazioni!
Ottenni un misero risultato e qualche giorno dopo, rileggendo la "poesia" pensai che forse era meglio lasciar perdere, invece, decisi di provare a migliorare quello che avevo scritto...
Col tempo mi resi conto che occorre non solo una buona disposizione d'animo ma anche qualcos'altro. Cosa?
Non so, forse occorre sentire il ritmo, la musica, forse occorre far si che il ritmo e la musica che c'é nella tua poesia o nel tuo cuore vada a finire dentro i versi.
Se scrivi spinto dalla malinconia, i versi devono rispecchiare i tuoi sentimenti, se scrivi perché hai troppa gioia nel cuore la poesia deve recepire le tue sensazioni...
Non é facile, ma quando ci riesci sei felice.
Col tempo ho fatto altre prove, ho scelto degli argomenti e ho provato a scrivere, senza trovarmi predisposto, come semplice esercizio...
Ma mi sono subito reso conto che scrivere per esercizio é ancora più difficile che scrivere spinto da un impulso che proviene dall'anima!
L'argomento é quello classico, di tanti pittori, scultori e poeti, "le quattro stagioni".
Una poesia per ogni stagione, pensai, vediamo cosa esce fuori...
Beh, il risultato se vi interessa è disponibile ai link:
Primavera
Estate
Autunno
Inverno.
Ma quando iniziai a scrivere mi resi conto che la prima poesia non voleva nascere, e comunque non la sentivo mia.
Pensai che occorreva riempire le stagioni di un altro significato, qualcosa che le legasse a me indissolubilmente. Dovevo scrivere in poesia la mia vita... e cercare di legarla alle stagioni. e così feci!
Certo, sono delle poesie di tanti anni fa, ma mi hanno insegnato una cosa importantissima, tutto é possibile, basta trovare la strada giusta.
Imparare a scrivere poesie secondo me é possibile, basta trovare dentro di se la strada giusta!
Certo, magari non si diventa famosi, ma se lo si sente si può diventare poeti...

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

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