Qualcuno si azzardava a scrivere la propria tesi cercando di illustrare il significato di termini come cyberspace, cyberdefence, cyberattack, ma senza riscuotere grande successo di pubblico.
Eppure il resto del mondo andava avanti.
Israele colpiva una installazione nucleare in Siria con l'impiego della Air Force.
La notte del 6 settembre almeno 4 F-16I Sufa e 4 F-15I Ra'am superarono la frontiera con la Siria diretti verso l'installazione nucleare nei pressi della città di Dir A-Zur.
Gli aeromobili effettuarono la loro missione e rientrarono tutti alla base senza che le difese antiaeree siriane si accorgessero di niente: i radar erano ciechi e le difese antiaeree non entrarono in funzione, nonostante si trattasse di sistemi russi molto avanzati (Pantsir S1).
Il successo della missione è sempre stato attribuito alla grande abilità dei piloti israeliani e al grande lavoro della guerra elettronica israeliana, eppure con il tempo é emersa la verità: la missione è riuscita grazie all'impiego di una cyber arma chiamata Suter.
Suter è un sistema informatico che attraverso dei sensori riesce a individuare la sorgente delle onde elettromagnetica, per esempio un radar, capire che tipo di emittente ha di fronte e inviare dei segnali in grado di confondere l'emittente o addirittura di infettarla con dei virus.
Suter, secondo diverse fonti, è un sistema americano sviluppato dalla BAE Systems e integrato su alcuni velivoli senza pilota.
Esistono diverse versioni di Suter, la più elementare consente di capire cosa vedono i radar avversari, la seconda versione consente di prendere il controllo della rete avversaria e controllare i sensori, la terza versione consente di prendere il controllo dei sensori e degli attuatori collegati, ovvero dei sistemi d'arma.
Tutto ciò si ottiene "semplicemente" iniettando del codice costruito ad hoc.
Questi sistemi sono impiegati dagli US almeno dal 2006 e sono stati impiegati in Iraq, Siria ed Afghanistan.
Che Israele abbia utilizzato Suter o qualcosa di simile creato dai suoi laboratori poco importa, ciò che è interessante notare è che molto probabilmente da almeno dieci anni esistono tecnologie capaci di ridurre i radar all'impotenza...
Alessandro RUGOLO
Per approfondire:
- https://www.strategypage.com/htmw/htecm/articles/20071006.aspx
- https://theaviationist.com/2014/09/06/operation-orchard-anniversary/
- https://www.theregister.co.uk/2007/10/04/radar_hack_raid/
- https://www.theregister.co.uk/2007/10/04/radar_hack_raid/
- https://www.airforce-technology.com/features/feature1669/
- http://www.progettodreyfus.com/operazione-orchard-nucleare-siria-israele/
- https://wikileaks.org/gifiles/docs/11/1157626_re-os-china-us-ct-mil-csm-pla-generals-on-cyberwarfare-.html
Complimenti Alessandro. Articolo molto interessante che, una volta di più, dimostra come certe nazioni, a differenza della nostra, sfruttino capacità cyber ormai da molto tempo.
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