Il report dell'Estonian Foreign Intelligence Service è giunto ormai alla sesta edizione e può essere considerato, a mio parere, un ottimo documento sia in termini di contenuto informativo sia di influenza.
Senza mai dimenticare che ogni Stato, nel pubblicare informazioni di intelligence, persegue principalmente i propri scopi (non sempre dichiarati), proviamo a vedere assieme quali informazioni ci vengono date sulle operazioni di influenza russe nel cyberspace.
In primo luogo sembra che la Russia abbia effettuato ed effettui operazioni di influenza da anni, in particolare utilizzando come vettore di infezione email preparate con lo scopo di infettare i dispositivi di persone selezionate, tecnica conosciuta col nome di spear phishing. Spesso si pensa allo spear phishing come ad una tecnica che prenda di mira i vertici delle aziende, ed in parte è così, ma esistono altre categorie, meno vulnerabili perché più esperte, ma spesso più remunerative, per esempio gli amministratori di rete e di sistema. Riuscire ad ingannare questi ultimi consente di ottenere informazioni tecniche utili per compromettere l'intera rete aziendale.
Sempre secondo il report, una tecnica usata dai servizi russi consiste nel compromettere i siti utilizzati frequentemente dagli obiettivi attenzionati tramite degli spyware. Questo tipo di attacco si chiama watering hole.
Quanto detto fino ad ora non ha direttamente a che fare con "influence operation" ma più in generale con la raccolta di informazioni utili ad operazioni successive.
Le operazioni di influenza stanno però diventando sempre più importanti, grazie all'adattamento di tecniche classiche, tra cui le cosiddette "active measures" condotte (in passato) dal KGB e oggi trasformate nelle "hack-and-leak operations". Queste sono operazioni di influenza che consistono nel sottrarre informazioni sensibili attraverso operazioni di hacking e nel ridistribuirle e renderle pubbliche in determinati momenti per creare problemi mirati a colpire persone o governi. Una di queste operazioni si è vista nel 2019 quando dei documenti riguardanti la possibile privatizzazione del sistema sanitario nazionale del Regno Unito e le discussioni in merito con gli USA furono sottratti e distribuiti sui social per creare malumore e influenzare l'elettorato.
Nel documento non è scritto esplicitamente che tale operazione sia stata compiuta dalla Russia, ma il solo riportarla come esempio la accomuna strettamente al contesto (in questo caso dunque si potrebbe parlare di una operazione di influenza all'interno del report).
Altro settore in cui, sempre secondo il report, la Russia agirebbe é quello delle Fake News ed in particolare delle Deep Fake. L'impiego di tecnologie digitali sempre più avanzate rende possibile la manomissione o la produzione di video, audio o messaggi in tutto verosimili e praticamente impossibile la verifica della veridicità al di la di ogni ragionevole dubbio. Inoltre occorre tenere presente che spesso le operazioni di influenza non si appoggiano sulla capacità di giudizio razionale delle persone ma anzi, vanno a toccare la loro sensibilità irrazionale provocando reazioni non sempre controllabili.
In definitiva le operazioni di influenza russe nel mondo continueranno grazie allo sfruttamento delle capacità tecnologiche e del dominio cyber, anche perché poco costose e molto efficaci.
Il report International security and Estonia 2021 naturalmente non si ferma qui e riporta tantissime informazioni interessanti sulla Russia, sulla Cina e sulla percezione che l'Estonia ha dei rischi che la circondano o, forse, sulla percezione dei rischi che l'Estonia vuole mostrare al mondo di avere.
Naturalmente il tutto va contestualizzato. Ricordo che l'Estonia è uno dei paesi in cui il livello di digitalizzazione è più elevato, grazie anche ad investimenti della NATO e comunità europea. Ciò significa, di conseguenza, che è anche più soggetta ai conseguenti rischi cyber...
Buon approfondimento !
Alessandro RUGOLO
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