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venerdì 22 novembre 2024

Le leggende, l'insegnamento nascosto e la disinformazione moderna

 

(Dialogo tra un nonno e un ragazzo con lo smartphone)

Introduzione

Era una di quelle serate autunnali in cui il cielo minacciava di scatenare un temporale. Il vento soffiava forte tra gli alberi, facendo battere le finestre della vecchia casa di campagna. La corrente elettrica era andata via da un’ora, e il segnale del telefono, ormai inesistente, non dava nemmeno la speranza di un ritorno. Il mondo esterno era un luogo lontano, silenzioso, avvolto dalla pioggia e dal buio. All’interno, solo la luce tremolante di un camino acceso faceva compagnia.

In quel piccolo rifugio, il nonno e il nipote erano seduti uno accanto all'altro, vicino al fuoco, in silenzio. Il crepitio della legna che bruciava riempiva l’aria, mentre il profumo del legno e del fumo dava una sensazione di calore e sicurezza. Il ragazzo, con lo smartphone in mano, sembrava poco interessato alla magia dell’ambiente circostante, trascorrendo il tempo a trastullarsi con un videogioco, privato del segnale internet che gli avrebbe consentito di restare connesso al suo mondo, fatto di social, di messaggi e di video da consumere in fretta.

Ma quella sera, il nonno aveva deciso che era il momento giusto per riportare il ragazzo nel mondo delle leggende, per risvegliare in lui una curiosità che il mondo digitale aveva quasi cancellato.

“Dai, spegni quel coso, e vieni un po’ qui,” disse il nonno con un sorriso, invitando il ragazzo ad avvicinarsi al fuoco. “Questa sera ti racconto una storia, una di quelle che mi raccontava mia nonna quando ero piccolo. Era una storia che mi ha insegnato molto, e chissà, magari anche tu potrai imparare qualcosa.”

Il ragazzo guardò il telefono, esitante, poi lo appoggiò sul tavolino e si avvicinò al nonno, curioso ma un po’ scettico. L’ambiente circostante sembrava diverso: il crepitio del fuoco, l'oscurità che si faceva strada nella stanza, tutto sembrava trasformare quella serata in qualcosa di speciale, lontano dalle distrazioni quotidiane.

“Questa storia,” continuò il nonno, “è vecchia come il tempo. Ma, come tutte le leggende, ha un nucleo di verità che a volte dimentichiamo.”

E così, tra il suono del vento che urlava fuori, il bagliore del fuoco che danzava sulle pareti, iniziò la magia.

Nonno:
"Sai, una volta, le storie che ci raccontavano i nonni avevano uno scopo profondo. Non erano solo per far passare il tempo, ma per insegnarci qualcosa di importante. Ogni leggenda, per quanto strana o fantastica, aveva lo scopo di insegnare un valore fondamentale per la sopravvivenza e la crescita. Le leggende non erano solo favole, erano mezzi potenti per trasmettere conoscenze, verità, e per ricordarci ciò che davvero conta. Ricordo una vecchia leggenda che mi raccontava mia nonna… parlava di un eroe che doveva affrontare un nemico che sembrava invincibile, ma con astuzia e sacrificio, riusciva a sconfiggerlo. Era una metafora della vita. Tutti affrontiamo le nostre difficoltà, ma con intelligenza e perseveranza possiamo superare qualunque ostacolo."

Ragazzo:
"Quindi, secondo te, dietro a ogni leggenda c'era un insegnamento profondo? Non pensavo che avessero un significato così grande. Ma oggi non c'è più spazio per queste lezioni! Siamo sempre più abituati a informazioni rapide, a prendere tutto e subito..."

Nonno:
"Purtroppo, la società moderna tende a premiare la velocità e la quantità, senza dare valore alla profondità. Ma non è solo una questione di velocità: il vero problema oggi è che molta di questa informazione non è affatto veritiera. Invece di nutrire la nostra mente con conoscenza, spesso ci ritroviamo a inghiottire distrazioni e disinformazione. Le leggende, una volta strumenti di insegnamento, oggi sono sostituite da contenuti superficiali che distolgono l'attenzione da ciò che davvero conta."

Il ragazzo guardava il nonno attonito. Non l'aveva mai sentito parlare così, ma capiva che forse, in fondo aveva ragione.

Ragazzo:
"Ah, capisco… quindi, stai dicendo che la società si sta perdendo nel flusso infinito di contenuti senza significato, invece di fermarsi a riflettere sui veri insegnamenti?"

Nonno:
"Esattamente. Ma anche nella nostra epoca, se sappiamo guardare, possiamo trovare le stesse lezioni nelle storie moderne. I film, i videogiochi, persino i social media possono contenere insegnamenti profondi. Tuttavia, dobbiamo fare uno sforzo consapevole per discernere il vero dal falso, e non lasciarci travolgere dal rumore."

Ragazzo:
"Sì, forse hai ragione... mi sembra che oggi la chiave sia non lasciarsi trascinare dalla velocità delle informazioni, ma scegliere ciò che vale davvero la pena imparare."

Nonno:
"Proprio così. E questa è la vera sfida. Le leggende ci hanno insegnato a riflettere, a pensare oltre la superficie, a cercare la verità nei dettagli. Oggi, con la distrazione digitale, dobbiamo fare uno sforzo maggiore per trovare quelle verità nascoste. È un viaggio difficile, ma non impossibile."

Nel mondo moderno, bombardato da informazioni e distrazioni, c'è ancora un'importanza fondamentale nell'ascoltare e riflettere su ciò che le leggende e le storie ci insegnano. Un tempo, raccontate davanti al fuoco dai nonni, esse erano un mezzo potente per trasmettere valori, conoscenze e verità. Oggi, mentre ci distraiamo tra video e post sui social, è fondamentale riscoprire quella capacità di pensare più a fondo, di discernere il vero dal falso, e di recuperare il significato profondo che si nasconde nelle storie e nelle leggende del passato.

 

Alessandro Rugolo

venerdì 15 novembre 2024

Internet of Things in casa: come funziona e come proteggere i dispositivi


Cos’è l’Internet delle Cose e il suo uso nelle case moderne
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L'Internet delle Cose (IoT) è un sistema di dispositivi fisici, veicoli, elettrodomestici e altri oggetti che contengono sensori, software e altre tecnologie per connettersi e scambiare dati con altri dispositivi attraverso la rete, come Internet o altre reti a bassa potenza. Non tutti i dispositivi IoT sono sempre connessi alla rete in tempo reale. Alcuni, infatti, operano in modalità offline e solo quando necessario ad esempio, quando l'utente interagisce con il dispositivo, mentre altri conservano i dati localmente fino a quando non viene stabilita una connessione. E' questo il caso del termostato intelligente che può registrare i dati di temperatura localmente e inviarli alla rete solo quando la connessione Internet è disponibile, oppure di un dispositivo di monitoraggio ambientale che accumula dati e li carica su una piattaforma cloud a intervalli regolari. Inoltre alcuni dispositivi IoT usano l'edge computing, cioè elaborano i dati direttamente sul dispositivo senza necessitare una connessione costante al cloud.

Come l'IoT migliora la nostra vita quotidiana.

Immagina di alzarti al mattino con il caffè già pronto, la casa alla temperatura ideale e le luci che si accendono dolcemente al tuo passaggio. Questo è il potere dell'Internet delle Cose, ma sai davvero quanto è sicura la tua casa connessa?

L'adozione dell'IoT nelle case moderne ha trasformato il modo in cui viviamo, portando efficienza energetica, automazione e maggiore comodità. I dispositivi IoT sono in grado di registrare le preferenze degli utenti e automatizzare molte delle interazioni con l'ambiente domestico, come la regolazione della temperatura, il controllo delle luci e la gestione degli elettrodomestici. Questo non solo semplifica le attività quotidiane, ma contribuisce anche a ridurre i consumi energetici, migliorando la sostenibilità. In pratica, un dispositivo IoT può aiutare a risparmiare tempo e fatica: per esempio, con un semplice ordine vocale possiamo spegnere le luci in tutta la casa, controllare la sicurezza della nostra abitazione o persino preimpostare la macchina del caffè per la mattina successiva.

Il rovescio della medaglia: ogni dispositivo connesso aumenta la superficie di attacco.
Sono tanti i benefici derivanti dall'uso dell'IoT ma ci sono anche dei rischi significativi legati alla sicurezza informatica. Ogni dispositivo connesso infatti aumenta la "superficie di attacco" cioè il numero di punti vulnerabili che un malintenzionato può tentare di sfruttare. L'IoT introduce una serie di nuove minacce come l'accesso remoto ai dispositivi, la raccolta di dati sensibili e la possibilità di attacchi coordinati a più dispositivi (come negli attacchi DDoS). Poiché molti dispositivi IoT sono connessi a Internet e tra di loro, una vulnerabilità in uno di essi può facilmente estendersi a tutta la rete domestica.

Oggigiorno esistono tantissimi dispositivi IoT utilizzati in ambiente domestico: gli Elettrodomestici Smart, frigoriferi, forni e lavatrici; dispositivi di Sicurezza e Sorveglianza come telecamere, campanelli intelligenti, serrature digitali; dispositivi di Illuminazione e Termostati, luci smart, climatizzazione, riscaldamento; Assistenti Vocali e Domotica, Amazon Echo, Google Home per citarne due; dispositivi per la Salute e Benessere come bilance smart, purificatori d’aria ma anche dispositivi di misurazione dei parametri vitali, ed infine Prese e Interruttori Intelligenti che semplificano il controllo remoto di dispositivi tradizionali.

Come risulta chiaro ogni angolo della casa può essere, in tutto o in parte, automatizzato grazie all'uso delle tecnologie digitali. Chiaramente ciò significa che occorre garantire la sicurezza di questi dispositivi per prevenire danni alla privacy, alla sicurezza e come vedremo a breve, anche possibili danni materiali e alla salute.

Rischi pcomuni per i dispositivi IoT in casa.

I dispositivi IoT in casa portano con sé notevoli vantaggi, ma espongono anche a una serie di rischi che vanno considerati. Gli attacchi alla rete Wi-Fi, ad esempio. Se un attaccante riesce a violare la rete Wi-Fi domestica, magari sfruttando una vulnerabilità del router o una password debole, può accedere ai dispositivi connessi. Assumere il controllo dei dispositivi IoT e della rete permette al malintenzionato di monitorare l’attività della famiglia, manipolare i dispositivi e magari disattivare le videocamere di sicurezza lasciando la casa potenzialmente esposta a intrusioni fisiche.

Un’altra minaccia rilevante è rappresentata dalle frodi di phishing. Può capitare di ricevere email che sembrano provenire dal produttore di un dispositivo IoT, magari con una richiesta di aggiornamento che include un link sospetto. Se l’utente inserisce le proprie credenziali su un sito clone, queste possono finire nelle mani di cybercriminali. Con tali credenziali, un attaccante potrebbe accedere al dispositivo, visualizzare i video in tempo reale o ascoltare conversazioni. Oltre a rappresentare una grave violazione della privacy, le informazioni raccolte potrebbero essere utilizzate per pianificare intrusioni o vendute a terzi.

Tra le tecniche di attacco più diffuse vi sono anche gli attacchi DDoS (Distributed Denial of Service), in cui dispositivi IoT, come termostati o telecamere smart, vengono compromessi e collegati a una rete di dispositivi infetti, o “botnet”. Questa rete viene poi utilizzata per attacchi informatici su larga scala, come quello avvenuto con la rete Mirai. Sebbene un attacco DDoS non causi danni diretti ai proprietari dei dispositivi infetti, può rallentare la rete domestica, rendendo i dispositivi IoT instabili e inutilizzabili. In più, i proprietari possono trovarsi inconsapevolmente coinvolti in attività illecite di cui la loro rete diventa parte.

Esiste poi il rischio legato alla violazione della privacy e al tracciamento. Gli assistenti vocali, ad esempio, sono costantemente in ascolto e raccolgono una quantità significativa di dati su ciò che avviene in casa. In caso di attacco, questi dati possono essere sottratti, fornendo dettagli sensibili sulle abitudini della famiglia. Un attaccante potrebbe sfruttare queste informazioni per manipolare l’utente, ad esempio con campagne di phishing mirate, pubblicità personalizzate o addirittura con il ricatto.

Infine, un rischio spesso trascurato è quello derivante dalla mancanza di aggiornamenti di sicurezza da parte dei produttori. Alcuni dispositivi IoT, come lavatrici o frigoriferi smart, possono non ricevere aggiornamenti regolari, lasciando aperte vulnerabilità che gli hacker possono sfruttare.

Vediamo un esempio pratico e potenzialmente molto pericoloso: immaginiamo che un hacker riesca ad accedere al sistema che controlla la temperatura e il funzionamento della caldaia di una casa. Un attacco informatico a un dispositivo come una caldaia smart potrebbe avere conseguenze devastanti. Se un malintenzionato manipola la temperatura del termostato, impostando una temperatura troppo alta e mantenendola costante per ore, la caldaia potrebbe surriscaldarsi arrivando a causare un possibile guasto dell’impianto. Se l’impianto non è progettato con sistemi di sicurezza fisici che arrestano il riscaldamento in caso di malfunzionamenti, la caldaia potrebbe causare un incendio.

Questi attacchi non sono solo teorici. Se un hacker riesce a manipolare un dispositivo IoT come una caldaia senza che l'utente se ne accorga, i rischi fisici possono diventare reali. L'incapacità di rilevare un malfunzionamento a causa di un'intrusione remota potrebbe portare a un'esplosione o a un incendio che danneggia gravemente la proprietà e, peggio ancora, mette a rischio la vita degli occupanti.

Questo è un esempio concreto di come la sicurezza informatica legata ai dispositivi IoT possa tradursi in danni fisici veri e propri, ben al di là delle minacce alla privacy o al furto di dati.

Come proteggere i dispositivi IoT in casa.

L’integrazione dei dispositivi IoT nelle nostre case, come abbiamo visto, rende la vita più comoda e ci permette di automatizzare tante operazioni quotidiane, ma non possiamo dimenticare i rischi legati alla loro sicurezza, ciò significa che occorre adottare specifiche misure per proteggere la propria casa.

Il primo passo per proteggere i dispositivi IoT è assicurarsi che la rete Wi-Fi di casa sia sicura, ciò significa impostare una password forte, evitando combinazioni ovvie come “123456”, e aggiornare regolarmente il firmware del router per proteggerti dalle minacce più recenti. Se possibile, è meglio crea una rete ospite dedicata ai dispositivi IoT, separandola dalla rete principale usata per i computer e gli smartphone in questo modo, anche se un dispositivo IoT viene compromesso la rete principale rimarrà più protetta.

Molti dispositivi IoT vengono forniti con impostazioni di sicurezza predefinite. La prima cosa da fare è modificare subito la password di default con una personale e se possibile attivare l’autenticazione a due fattori per aggiungere un ulteriore livello di protezione. Inoltre, se non è strettamente necessario accedere al dispositivo da remoto, è meglio disattivare la funzione di accesso remoto per ridurre le possibilità di attacchi esterni.

I produttori rilasciano periodici aggiornamenti software e firmware per correggere vulnerabilità di sicurezza o aggiungere nuove funzionalità. E' opportuno configurare i propri dispositivi in modo che aggiornino automaticamente il firmware, oppure controlla manualmente ogni mese o due per verificare la disponibilità di nuovi aggiornamenti. L'aggiornamento è necessario ma può anche introdurre funzionalità non desiderate o nuove vulnerabilità per cui è comunque necessario verificare sempre le novità introdotte.

Molte persone gestiscono più dispositivi IoT da un unico hub o app. Questa scelta ha vantaggi e svantaggi. Sceglire un sistema centralizzato affidabile, possibilmente con certificazioni di sicurezza, è il primo passo. Un sistema sicuro consente di gestire meglio i dispositivi, evitando falle di sicurezza derivanti dall’uso di diverse app o piattaforme per ogni singolo dispositivo, ma d'altra parte introduce un "single point of failure", ovvero un unico punto che in caso di problemi può compromettere tutti i dispositivi.

Seguendo queste pratiche di base, è possibile ridurre significativamente i rischi associati ai dispositivi IoT in casa e godere dei loro benefici con maggiore tranquillità.

In conclusione, la sicurezza informatica domestica si trova oggi ad affrontare sfide considerevoli. Una buona parte degli attacchi informatici domestici è legato a dispositivi IoT non protettia causa della facilità con cui le vulnerabilità dei dispositivi connessi possano essere sfruttate da attori malintenzionati. Sebbene questo scenario dipinga un quadro allarmante, non si deve ignorare il progresso compiuto nella risposta a queste minacce. Le tecnologie di sicurezza, come l'autenticazione a più fattori, le patch di aggiornamento automatico e l'adozione di standard internazionali per i dispositivi IoT, stanno migliorando costantemente.

Sebbene la situazione resti critica, lavorare per la crescita della consapevolezza degli utenti e mantenere una vigilanza costante continuando a investire nelle soluzioni di sicurezza per garantire la protezione di ogni dispositivo connesso potrebbe aprire la strada a un miglioramento significativo della situazione.

Alessandro Rugolo

 

Immagine di Wilgengebroed on Flickr - https://www.flickr.com/photos/wilgengebroed/8249565455/, CC BY 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=32745541  

Per approfondire:

- https://www.infosecurity-magazine.com/news/iot-vulnerabilities-entry-point/

- https://www.forescout.com/resources/2024-riskiest-connected-devices/


mercoledì 13 novembre 2024

1Password protegge le tue password

In un mondo in cui le minacce alla sicurezza online sono in continuo aumento, avere un gestore di password affidabile è fondamentale per proteggere le tue credenziali. 

1Password è uno dei leader nel campo, e in questo articolo esploreremo come questa applicazione possa aiutarti a proteggere le tue credenziali in modo sicuro e pratico.

Chi c'è dietro 1Password?

1Password è sviluppato dalla società AgileBits, fondata nel 2005 in Canada. La missione di AgileBits è sempre stata quella di proteggere le informazioni più sensibili con facilità, ed è riuscita a costruire uno strumento che ha conquistato milioni di utenti in tutto il mondo. Oggi, 1Password è utilizzato da privati, famiglie e aziende per proteggere password, carte di credito e altre informazioni sensibili.

Cos'è un gestore di password?

Un gestore di password è un'applicazione che ti permette di memorizzare e gestire in modo sicuro tutte le tue credenziali di accesso (come username e password) per vari servizi online. Questi strumenti salvano le tue password in uno scrigno protetto da crittografia, evitando che tu debba ricordarle tutte o scriverle da qualche parte. Inoltre, la maggior parte dei gestori di password, ti aiuta a creare password sicure e uniche per ogni account, migliorando così la sicurezza dei tuoi dati online.

Perché usare un gestore di password?

Molti di noi utilizzano una serie di password complesse per proteggere i propri account online, ma ricorrere sempre a combinazioni complesse di numeri, lettere maiuscole e minuscole, e simboli può diventare difficile da ricordare. La tentazione di utilizzare la stessa password su più siti è forte, ma questo aumenta enormemente il rischio di un attacco. 1Password risolve questi problemi, memorizzando e proteggendo le tue password come se fossero all'interno di una cassaforte.

Caratteristiche principali

1Password offre una serie di funzionalità avanzate che lo rendono uno dei migliori gestori di password disponibili. La sua sicurezza è una delle caratteristiche più apprezzate, poiché tutte le password vengono criptate con il potente algoritmo AES-256, uno degli standard di crittografia più sicuri al mondo. AES-256 è una variante dell'Advanced Encryption Standard che utilizza una chiave di 256 bit per cifrare i dati. Questo lo rende particolarmente resistente agli attacchi di forza bruta, in quanto il numero di combinazioni possibili è astronomicamente alto, rendendo impraticabile per un attaccante provare tutte le chiavi. Ciò significa che le tue credenziali sono al sicuro e possono essere decriptate solo con la tua master password, rendendo praticamente impossibile per chiunque altro accedere ai tuoi dati.
L’interfaccia di 1Password è semplice e intuitiva, il che lo rende facile da usare anche per chi non ha esperienza con la gestione delle password. Puoi organizzare tutte le tue credenziali in categorie personalizzate, come quelle per le carte di credito, in modo da tenere tutto in ordine e a portata di mano. Inoltre, la funzione di generazione automatica di password sicure è un vantaggio enorme: ti consente di creare password uniche e complesse per ogni account, senza doverle ricordare tutte.
Per chi cerca un ulteriore livello di protezione, 1Password offre anche l'autenticazione a due fattori (2FA), che aggiunge un ulteriore strato di sicurezza quando accedi ai tuoi account. Non solo puoi proteggerli con una password forte, ma anche con un codice temporaneo che solo tu puoi ottenere.

Affidabilità e monitoraggio dei rischi

Nonostante le robuste misure di sicurezza implementate da 1Password, nessun sistema è completamente immune da possibili vulnerabilità. Nel 2023, la piattaforma ha dovuto affrontare un incidente legato alla sicurezza, che ha sollevato preoccupazioni sul trattamento dei dati sensibili. L'incidente ha riguardato Okta, un fornitore di servizi di autenticazione utilizzato da 1Password, che è stato oggetto di un attacco da parte di un gruppo di hacker. Sebbene questo attacco non abbia compromesso direttamente i dati degli utenti di 1Password, ha sollevato interrogativi sulla sicurezza dei dati attraverso terze parti.
La risposta di 1Password è stata rapida e trasparente: il team ha assicurato che, nonostante l'attacco, i dati degli utenti erano al sicuro grazie alla crittografia avanzata e alle solide misure di protezione implementate. È stato comunicato che nessuna informazione sensibile, come le password degli utenti, è stata esposta o rubata.
Questo evento è un promemoria importante che la sicurezza online dipende anche dalla vigilanza costante e dalla gestione dei rischi legati a tutti gli elementi della catena di sicurezza, inclusi i fornitori esterni.

Un aspetto critico da considerare nell’utilizzo di un gestore di password centralizzato è il rischio di una compromissione totale in caso di attacco riuscito. Nonostante la crittografia avanzata come AES-256 garantisca un alto livello di sicurezza, una volta che un attaccante ottiene accesso alla "master password" o riesce a sfruttare vulnerabilità, potrebbe teoricamente decriptare tutte le password salvate. Per ridurre questo rischio, è fondamentale utilizzare l’autenticazione a due fattori (2FA) e scegliere una master password estremamente sicura, rendendo più difficile l'accesso non autorizzato. In alternativa, alcune persone optano per approcci ibridi, combinando un gestore di password centralizzato per dati meno sensibili con metodi di protezione più distribuiti per informazioni critiche, aumentando così il livello di sicurezza complessivo senza sacrificare troppo la praticità. La chiave resta trovare il giusto equilibrio tra sicurezza e convenienza.

Perché usarlo?

Se sei preoccupato per la sicurezza delle tue credenziali online e non vuoi rischiare di perdere l'accesso ai tuoi account, 1Password è un'ottima scelta. La protezione delle tue password in un'applicazione sicura e crittografata ti permette di navigare online senza stressarti ogni volta che devi accedere a un sito.

Se non vuoi affidarti completamente alla memoria o se ti preoccupa di usare la stessa password per più siti, 1Password è la soluzione ideale per centralizzare in sicurezza tutte le tue credenziali, aumentare la tua protezione e ridurre il rischio di violazioni.

Inoltre 1Password è compatibile con una vasta gamma di dispositivi e sistemi operativi, il che lo rende accessibile praticamente a chiunque. È disponibile per Windows, Mac, iOS e Android, oltre a offrire estensioni per i principali browser web, come Chrome, Firefox e Safari. Questo ti consente di accedere alle tue credenziali in modo sicuro e pratico su tutti i tuoi dispositivi, sia che tu stia lavorando su un computer, sia che tu stia navigando con il tuo smartphone o tablet.

Quali alternative al gestore di password?

Non tutti si trovano a proprio agio nel salvare le proprie password in rete. Fortunatamente esistono diverse alternative all'uso di un gestore di password.

La memorizzazione delle password potrebbe sembrare una soluzione semplice, ma diventa rapidamente inefficace man mano che aumentano le credenziali da gestire. Inoltre, è facile dimenticare password complesse o confondersi.

Un'altra opzione è salvare le password nel browser, una funzione offerta dalla maggior parte dei moderni browser web. Sebbene sia pratica, questa soluzione non offre lo stesso livello di sicurezza di un gestore dedicato. Se il dispositivo viene compromesso, anche le password salvate possono essere facilmente rubate. Inoltre, alcuni browser non offrono la crittografia avanzata che caratterizza i gestori di password.

Un'alternativa più tradizionale consiste nello scrivere le password su carta e custodire bene il documento. Questa è una soluzione poco pratica e vulnerabile se si ha bisogno di accedere frequentemente al documento. Il rischio di perdere fisicamente le credenziali è purtroppo sempre presente.

Infine, l'autenticazione biometrica è una tecnologia in crescita, che offre un’alternativa comoda e sicura, ma non è ancora perfetta. Può essere vulnerabile a tecniche di falsificazione avanzate, come la clonazione di impronte digitali, e non risolve il problema delle password deboli o riutilizzate.

In generale, sebbene queste alternative esistano, un gestore di password rimane la soluzione più sicura e praticabile per chi vuole proteggere le proprie credenziali online senza rinunciare alla comodità.

Alessandro Rugolo

Per approfondire:

- https://1password.com/it

-  https://www.threatdown.com/blog/1password-reports-security-incident-after-breach-at-okta/

- https://www.matricedigitale.it/sicurezza-informatica/1password-rileva-attivita-sospetta-dati-degli-utenti-salvi/

venerdì 1 novembre 2024

Cos'è il Cyberspace


Cyberspace Governance and Risk Management | Governance Tips
(Immagine tratta da: https://sodali.com/insights/governance-and-risk-management-being-tested-in-cyberspace)

Il termine “cyberspace” è onnipresente nel contesto della sicurezza informatica, della comunicazione e persino delle operazioni militari.

Anche se il concetto può sembrare nebuloso, definire il cyberspace è essenziale per comprendere le sue implicazioni e i suoi effetti sugli altri domini della realtà fisica, come terra, mare, aria e spazio.

Cos'è il Cyberspace?

Il cyberspace può essere definito come un dominio virtuale, creato dall'interconnessione di dispositivi digitali, reti informatiche e infrastrutture tecnologiche che consentono la trasmissione, la ricezione e l'elaborazione di dati. Nonostante sia di natura intangibile, il cyberspace è uno spazio creato da elementi fisici come cavi, server, satelliti e dispositivi endpoint (smartphone, computer, dispositivi IoT) che ospitano e trasmettono dati. Il termine "cyberspace" è stato introdotto per la prima volta dallo scrittore William Gibson nel romanzo di fantascienza Neuromancer nel 1984, e da allora ha acquisito significati sempre più concreti e pratici.

Dal punto di vista tecnico, il cyberspace è un sistema di sistemi, una rete globale in cui la connessione e l'interazione tra utenti, dati e applicazioni è possibile grazie a Internet e a reti chiuse e riservate. In ambito militare e strategico, viene spesso descritto come il "quinto dominio" dopo terra, mare, aria e spazio, evidenziando la sua importanza nel panorama della difesa e della sicurezza nazionale.

Le definizioni principali

Diversi enti e organizzazioni definiscono il cyberspace in base alle loro necessità operative e al loro contesto.

Secondo l'ITU, Unione Internazionale delle Telecomunicazioni, il cyberspace è l’ambiente in cui le comunicazioni digitali avvengono tra dispositivi, infrastrutture e sistemi tecnologici. Questa definizione sottolinea il ruolo delle comunicazioni e della connettività.

Secondo l'Organizzazione del Trattato dell’Atlantico del Nord, la NATO, il cyberspace è un dominio operativo al pari di terra, mare, aria e spazio. Il cyberspace viene descritto come un ambiente in cui le operazioni militari possono essere pianificate ed eseguite per difendere le infrastrutture strategiche e garantire la sicurezza delle informazioni.

Secondo l'Istituto Nazionale degli Standard e della Tecnologia degli Stati Uniti, NIST in breve, il cyberspace è una rete interconnessa di infrastrutture IT, hardware, software e dati. La definizione del NIST enfatizza l’importanza della gestione della sicurezza delle informazioni e della protezione delle infrastrutture critiche.

Per l’Unione Europea il cyberspace rappresenta il sistema complesso delle reti di comunicazione e delle tecnologie che consentono la trasmissione e l’elaborazione di informazioni digitali. La visione dell’UE include sia gli aspetti di sicurezza che quelli di governance delle informazioni.

In generale, queste definizioni evidenziano il cyberspace come un ambiente in cui avvengono interazioni digitali, con l’obiettivo di proteggere e gestire i flussi di dati, garantendo la sicurezza e la stabilità delle reti.

Le Dimensioni del Cyberspace

Il cyberspace ha quattro dimensioni principali:

La dimensione fisica: Rappresenta l'infrastruttura tangibile che lo compone, come cavi, server, satelliti, centri di elaborazione dati e tutto ciò che permette la trasmissione fisica dei dati.

Quella logica: Questa dimensione include protocolli, software, codici e sistemi di gestione che rendono possibile il flusso dei dati, come Internet Protocols (IP) e il Domain Name System (DNS).

Quella informativa: Qui si trovano i dati veri e propri, che spaziano dai documenti digitali alle transazioni online fino ai post sui social media.

Infine, la dimensione umana: Rappresenta le interazioni e le attività degli utenti nel cyberspace, come comunicazioni, transazioni economiche, scambi di dati e operazioni di condivisione.

Gli Effetti del Cyberspace sugli altri domini

Il cyberspace ha effetti profondi sugli altri domini (terra, mare, aria e spazio) e li influenza in modi sempre più interconnessi.

Per visualizzare l'effetto sul dominio terrestre proviamo a considerare le infrastrutture critiche, come reti elettriche, trasporti, sistemi idrici e ospedali, dipendono sempre più dal cyberspace. Le minacce cibernetiche, come gli attacchi ransomware o di sabotaggio, possono compromettere la disponibilità e la sicurezza di questi servizi essenziali, con conseguenze dirette sulla vita dei cittadini. La protezione delle infrastrutture critiche è quindi diventata una priorità strategica.

Se invece consideriamo gli effetti sul dominio marittimo è sufficiente pensare, per esempio, alle navi commerciali, flotte militari e porti operano con tecnologie interconnesse per la navigazione e la gestione delle merci. Gli attacchi informatici contro il settore marittimo possono causare blocchi logistici, compromettere le rotte di navigazione e danneggiare le economie globali. La sicurezza cibernetica è quindi cruciale anche per la protezione delle rotte commerciali.

Per comprendere gli effetti sul dominio aereo possiamo considerare il ruolo fondamentale nella sicurezza del traffico aereo e nella gestione delle rotte. I sistemi di controllo aereo, i radar e persino i velivoli dipendono da connessioni digitali sicure. Un attacco cibernetico può compromettere la sicurezza dei voli e creare disservizi aerei, con potenziali rischi per la sicurezza pubblica e i trasporti globali.

Infine, l'effetto sul dominio spaziale. I satelliti, essenziali per la comunicazione e il rilevamento dati e immagini, sono vulnerabili a intrusioni cibernetiche che possono causare gravi ripercussioni nelle comunicazioni e nei sistemi di posizionamento globale (GPS). Con l’aumento della dipendenza dalle tecnologie satellitari, garantire la sicurezza nel dominio spaziale diventa prioritario per evitare danni ai servizi globali e alle infrastrutture di navigazione.

Per concludere, il cyberspace è ormai uno dei domini fondamentali della realtà moderna, tanto importante quanto i domini fisici tradizionali. La sua interconnessione con gli altri domini impone la necessità di strategie di sicurezza integrate e di una comprensione approfondita della sua struttura e dei rischi. Poiché il cyberspace rimane un terreno in continua evoluzione, proteggere le sue infrastrutture e garantirne la resilienza diventa sempre più importante per la stabilità e la sicurezza nazionali e globali.

In un mondo dove tutto è connesso, il cyberspace è il nuovo campo di battaglia e di innovazione, con sfide e opportunità che solo una gestione consapevole e lungimirante può affrontare.

 

Alessandro Rugolo