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domenica 7 agosto 2016

Visita a Subiaco - Abbazia di S. Benedetto e Sacro speco

Il posto è stupendo e non troppo lontano da Roma.
Subiaco si trova nella valle dell'Aniene.
Ci dirigiamo all'abbazia di San Benedetto; poco prima sulla strada si possono visitare le rovine di una villa di Nerone e l'abbazia di Santa Scolastica.
Arriviamo all'abbazia di San Benedetto e attendiamo l'orario di apertura godendoci il panorama.
 L'abbazia è stupenda, sembra aggrappata alla parete rocciosa.
  


L'abbazia è splendida!
I colori degli affreschi sono vividi, le immagini forti.
Immagini di morte sempre presenti.

Stupendi gli affreschi dei quattro evangelisti e degli angeli.

Il sacro speco è stato abitato da San Benedetto tra il 497 e il 500 d.C. Nel periodo che vi restò compì diversi miracoli, poi, per evitare problemi (tentarono di avvelenarlo diverse volte) andò via.

Anni dopo, intorno al 1200, ospitò un'altra figura molto particolare, Lorenzo, detto il Loricato.


Se accedete al Sacro Speco, la grotta che si trova oggi all'interno dell'Abbazia di San. Benedetto, a Subiaco, potrete vedere tra gli affreschi l'immagine di un uomo dai lineamenti nordici, sdraiato e immobile nel suo ultimo viaggio.
Vi potreste chiedere chi egli sia (cosa che io non ho fatto ma che ha fatto mia moglie per me!) e trovare anche la risposta: Lorenzo, il loricato.
Chi era quest'uomo? Oggi posso trovare il suo nome tra quello dei beati e il 16 agosto è la sua festa ma, un tempo, Lorenzo era un assassino.
Lorenzo era pugliese e, per quel che se ne sa, uccise una persona (alcuni dicono per errore, altri dicono che si trattò di un momento in cui l'ardore giovanile prese il sopravvento), il fatto ebbe un forte effetto sul suo spirito e lo spinse a cercare il perdono allontanandosi dalla società civile.
Lorenzo arriva così al monastero di Santa Maria di Morrabotte, uno dei piccoli monasteri organizzati da San Benedetto alcuni secoli prima, li visse all'interno di una grotta aiutando chiunque chiedesse conforto e vivendo in modo frugale, da penitente, per tutta la vita, fino al 1243, anno della sua morte. Il monastero di Santa Maria di Morrabotte ospitò le ossa del loricato fino al 1724, quando vennero spostate al Sacro Speco.
Da allora la storia di Lorenzo il Loricato si confonde con quella del più noto San. Benedetto e i miracoli dell'uno si aggiungono a quelli dell'altro nell'immaginario collettivo e se si visita la Cappella della Madonna, subito sotto il Sacro Speco, l'immagine colpisce il visitatore e il nome di Lorenzo riemerge dal passato.

Comunque sia andata, il posto val veramente la pena di essere visitato.

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO