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domenica 8 settembre 2013

La foresta pietrificata di Martis (Sardegna)

Tra i percorsi possibili in Sardegna ve ne sono alcuni paleobotanici. Uno di questi porta nelle campagne di Martis (piccolo comune dell'Anglona, in provincia di Sassari) dove è possibile vedere ciò che resta di una antica foresta pietrificata.
Si può arrivare in macchina fino a poche centinaia di metri dal terreno, seguendo le indicazioni lungo la strada nei pressi del paese.

Lo spettacolo è particolare, un po perchè questi tronchi non sembrano far parte della vegetazione dell'Isola,

un po perchè qualcuno ha avuto la bella idea di ammucchiarli l'uno sull'altro!
I tronchi dovevano essere composti di diversi strati concentrici, forse di diversa consistenza visto l'effetto post pietrificazione.
La maggior parte infatti sono cavi, come se solo la parte esterna più resistente sia riuscita a sopravvivere al tempo e alle intemperie.

Solo alcuni tronchi mostrano ancora la parte interna, che sembra comunque differente.

Come è possibile vedere da queste foto.


Alcuni tronchi sembrano quasi dei grossi funghi o dei cespugli pietrificati.
Cosa può essere accaduto?
E quando?
Non saprei, potrei pensare che anche questa foresta si sia formata contemporaneamente alle altre, quella di Perfugas, poco lontana, o quella di Zuri-Soddì, in provincia di Oristano, ma preferisco ammettere che non ho alcuna idea del periodo in cui si sia formata e purtroppo le informazioni nel sito sono inesistenti.

Posso solo immaginare che una qualche catastrofe ambientale, un allagamento o un diluvio, avvenuto in tempi antichi, abbia causato la trasformazione.

Nel sito si possono notare dei lavori incompleti,


alcune stradine sterrate e delle strutture in legno il cui significato mi sfugge





Questo è forse uno dei tronchi più particolari e grandi, come ho già detto sembra più un cespuglio o un grande cactus.

Invito i responsabili dell'area ad aggiungere qualche cartello con un minimo di spiegazioni e cercare di proteggere i tronchi per evitare che il tempo se li porti via. Non sempre è necessario spendere milioni di euro per preservare il passato...

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO