Traduttore automatico - Read this site in another language

Visualizzazione post con etichetta Winston Churchill. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Winston Churchill. Mostra tutti i post

venerdì 15 dicembre 2017

Churchil l'innovatore: l'invenzione dei "water tank"

Little Willie - 1915
Churchill, uno dei più grandi uomini politici del 20° secolo.
Osannato quanto bistrattatto, a lui dobbiamo il mondo così come è oggi, nel bene e nel male e, checchè se ne dica, sempre a lui dobbiamo l'ingresso in guerra degli americani al fianco dei britannici.
Accusato dai suoi detrattori di essere stato un grandissimo opportunista e un voltafaccia per essere passato con apparente disinvoltura dai Tory ai Whig e poi ancora ai Tory, a mio parere fu semplicemente un grande statista, capace di capire le tendenze e cavalcarle, tenendo sempre d'occhio i suoi interessi che probabilmente per buona parte coincidevano con quelli della Corona Britannica e dell'Impero. 


Churchill è stato definito coraggioso, sanguinario, temerario, ma anche vigliacco, appassionato, traditore, forse però non tutti sanno che Churchill fu, per alcuni aspetti, un incredibile innovatore.

All'inizio della prima Guerra Mondiale Churchill occupava la scomoda posizione di First Lord of the Admiralty, posizione di grande importanza per un Impero che basava la sua grandezza sulla potenza della sua flotta navale. In questa posizione infatti ebbe occasione di occuparsi anche di progetti non proprio legati alla marina militare, tra questi merita una certa attenzione la realizzazione di un prototipo di carro armato.

Winston Churchill
Churchill era fondamentalmente un condottiero. Un leader dotato di energia pressochè infinita e capace di usare, o forse è il caso di dire "piegare" tutto e tutti al fine di raggiungere il suo scopo. Figlio di questa energia è, per l'appunto, il carro armato.

Come tutti sappiamo la prima Guerra Mondiale fu una guerra di posizione. Gli eserciti di terra si sfidavano posizionati dietro linee di trincea. Le artiglierie e le mitragliatrici compivano il loro massacro giornaliero e i corpi straziati dei soldati si ammucchiavano uno sull'altro senza poter affermare di aver conquistato un metro di territorio nemico.

Churchill era un soldato e si rese subito conto di ciò che accadeva ma nella sua posizione non era in grado di aiutare direttamente l'Esercito. Disponeva però di enormi risorse e difficilmente gli si poteva dire di no.
Un giorno chiamò i suoi tecnici e chiese di realizzare un prototipo di un progetto avveniristico. Un trattore che fosse in grado di "navigare" sulle linee di trincea e sul filo spinato proteggendo al suo interno un manipolo di soldati armati. Potevano essere utilizzati degli scafi corazzati di navi in disuso. Nel giro di qualche settimana le sue migliori menti erano al lavoro.

Il primo problema da superare fu quello del movimento su terreni fangosi e sconnessi. Problema brillantemente superato con l'adozione di cingoli in grado di aderire su ogni superficie.
Un altro grosso problema fu individuato nella possibilità di fuga di notizie relative al progetto. Churchill diede ordine di riferirsi ai trattori in preparazione chiamandoli "water tanks" ovvero "contenitori per l'acqua".
Col tempo e per brevità gli operai addetti alle lavorazioni finirono per chiamarli semplicemente "Tank", come ancora oggi vengono chiamati i carri armati nelle lingue anglofone.
Il primo prototipo fu pronto alla fine del 1915 e divenne famoso col nome di Little Willie. L'idea iniziale di usarlo per tagliare il filo spinato fu poi migliorata e il carro armato divenne così l'arma degli eserciti della Seconda Guerra mondiale.

Naturalmente non fu Churchill il progettista o l'ideatore del prototipo ma è indubbio che si deve a lui il successo dell'impresa in quanto credette nella validità dell'idea e la portò avanti con tutte le sue forze, come fece qualche anno dopo, nel corso della seconda guerra mondiale, con il progetto guidato da Alan Turing per la decifrazione dei messaggi segreti dei tedeschi cifrati con "Enigma", ma questa è un'altra storia...

Alessandro RUGOLO

Per approfondire:
- http://www.tanks-encyclopedia.com/ww1/gb/little_willie.php
- Biografia "The Churchill factor", di Boris Johnson, 2014, Riverhead.
- http://www.sapere.it/enciclopedia/carro+armato.html.

venerdì 6 giugno 2014

Churchill , di Martin Gilbert

Chi non ha sentito parlare di Churchill?
Chi non ha visto qualche sua immagine, magari col sigaro in bocca e il pastrano tutto sdrucito?
Winston Churchill mi ha sempre affascinato e il desiderio di conoscerlo meglio mi ha portato a leggere la sua biografia, scritta da Gilbert, suo biografo ufficiale.
Winston Leonard Spencer Churchill nasce il 30 novembre 1874 nel palazzo di famiglia, Blenheim Palace, a Woodstock, nei pressi di Oxford, il nome altisonante dovrebbe far capire che la sua sarà un vita ricca e interessante ma il piccolo Winston era un po ribelle e il padre non lo considerava all'altezza dei compiti che avrebbe dovuto affrontare in qualità di membro di una importante famiglia quale la loro era. A scuola era irrequieto e il rendimento generale non era elevato anche se col tempo imparò ad essere più disciplinato. La famiglia era sempre lontana e lui crebbe nei vari istituti scolastici con brevi visite presso la famiglia.
Entrò al Royal Military College di Sandhurst dove scopre come incanalare le sue energie in un lavoro faticoso quale è quello del militare. Nel mentre scrive per i giornali del luogo e tiene comizi politici per il partito cui fa il tifo partecipando a pieno titolo alla vita sociale e politica del Paese.
Nel 1895 Churchill diviene Ufficiale di Cavalleria e viene assegnato al 4° Ussari, dove inizia la sua carriera militare, che amerà per tutta la vita e alternerà alle attività di politico, giornalista e scrittore.
La vita militare lo entusiasmava, partecipò a diverse guerre, la Gran Bretagna gliene dava l'occasione grazie all'Impero sempre in subbuglio. Durante i suoi viaggi conobbe tanti militari cui resterà sempre affezionato. La sua carriera politica lo porterà comunque a incontrarli ancora.
Il periodo in cui visse, con le due guerre mondiali, fece di Churchill un eroe della resistenza antinazista in Europa e, forse, il maggior artefice della sconfitta di Hitler, che lo temeva per la sua acutezza e forza di volontà.
Churchill, nonostante i suoi incarichi importanti, non dimenticò mai di parlare con i suoi uomini, civili o militari che fossero, per incitarli in ogni occasione a fare del loro meglio e questo forse fu il suo più grande merito.
 
La biografia di Churchill non può mancare nella biblioteca di casa e la sua vita andrebbe sempre tenuta ad esempio per le giovani generazioni, non solo inglesi!

Alessandro Giovanni Paolo Rugolo