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venerdì 28 gennaio 2011

Ruggero Bacone e la scienza antica...

Avrete forse sentito parlare di Ruggero Bacone (ovvero Roger Bacon), ma quanti di voi hanno mai letto qualcosa? Dopo aver letto questo breve articolo potreste essere tentati... Chi era Ruggero?
Vi chiederete...
Un filoso del XIII secolo d.C., uno scienziato Nato ad Ilchester, nel Somersetshire, in Inghilterra intorno al 1214, morì all'età di circa ottanta anni. Studiò ad Oxford dove studia i classici greci e latini. Platone, Aristotele, Cicerone e Seneca... Sempre ad Oxford, ma anche a Parigi, insegnò. Intorno all'anno 1257 entra nei Francescani. Intorno al 1260 conobbe Guido Fulcando, che nel 1265 sale al soglio pontificio con il nome di papa Clemente IV.
Dobbiamo a questo papa una delle opere di Ruggero, l'Opus Maius. In attessa di potere leggere l'Opus Maius, posso accennare gli argomenti che vengono trattati infatti Ruggero su sollecitazione del papa scrive una lettera conosciuta come "Lettera a Clemente IV" che serve di introduzione all'Opus Maius che però é incompleto.
Una parte dell'Opus Maius é dedicato alla "Scienza Sperimentale".
Nella "Lettera a Clemente IV" e nella "scienza sperimentale" Ruggero spiega cosa occorre studiare e in quale modo. Spiega come evitare gli errori e quali discipline vanno studiate e in quale ordine.
Nel testo sulla Scienza sperimentale Ruggero scrive:
"Il ragionamento ci porta alla conclusione e ci costringe ad ammetterla, ma non é in grado di darci certezze, né riesce ad allontanare il dubbio acquietando la mente nella intuizione della verità se non quando riesce a trovarla mediante l'esperienza" aggiunge che proprio allo scopo di raccogliere esperienze il filosofo Aristotele inviò duemila uomini, grazie ad Alessandro Magno, in giro per il mondo. Sempre Secondo Ruggero, la scomposizione della luce per mezzo di pietre era già nota ai tempi di Solino.
Al cap. XIII.2 Ruggero dice che "L'astronomia é in grado di produrre un astrolabio sferico nel quale sono descritte tutte le informazioni sul cielo necessarie con le loro precise longitudini e latitudini, a riguardo sia dei cerchi che delle stelle sulla base del meccanismo descritto da Tolomeo nel libro VIII dell'Almagesto...
Astrolabio... Tolomeo... Almagesto... cosa pensare di Antikitera?
Si tratta forse dello stesso oggetto che oggi sappiamo essere esistito e avere circa 2000 anni?
Ma proseguiamo la breve esplorazione di questo testo, fermiamoci ancora al capitolo XIV. 3 Ruggero ci dice che "Vi sono, poi, altre invenzioni riguardanti più da vicino la natura [..] e queste sono di differenti specie. Alcune hanno la bellezza della sapienza con diversi aspetti utili, come bagni continui molto adatti all'uso dell'uomo, che non richiedono alcun artificio tecnico, oppure lampade che fanno luce in continuazione, senza spegnersi."
Non trovate niente di strano in queste "lampade" descritte nel XIII secolo?

Tutte cose interessantissime e che meritano tempo e spazio.
Ma io voglio attirare la vostra curiosità con qualcosa di veramente strano per cui vi parlerò di una altra opera intitolata "I Segreti dell'Arte e della Natura", con particolare riguardo al capitolo IV. Ruggero dice: "Prima di tutto parliamo delle opere ottenute solo per mezzo della rappresentazione e del ragionamento inventivo.
Si possono costriure strumenti per navigare senza rematori in modo che le navi, sia per mare che lungo i fiumi, siano condotte con la guida di un solo marinaio ad una velocità maggiore che se fossero piene di rematori. Così pure si possono costruire carri che si muovono ad una velocità straordinaria senza essere trainati da animali; di questo genere pensiamo dovessero essere i carri falcati con i quali combattevano gli antichi.
Si possono fare anche congegni per volare, in modo che un uomo seduto nel centro della macchina azioni un congegno per mezzo del quale delle ali costruite artificialmente battono l'aria, come se si trattasse di un uccello che vola [..]
Si possono pure fare strumenti per camminare sul fondo del mare o dei fiumi senza pericoli per la propria vita. Alessandro Magno era solito far uso di questi strumenti per scrutare i segreti del mare...
Curioso, se pensiamo che queste parole sono state scritte otto secoli addietro e si riferiscono al terzo secolo avanti cristo... non pensate?
Ma, se così é stato scritto nel XIII secolo occorre forse riconsiderare i nostri grandi pensatori e scienziati?
Cosa dobbiamo pensare di Leonardo, Galileo, Newton, Tesla... per citarne solo alcuni?

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO