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martedì 13 maggio 2008

Latte, eccesso di carboidrati, uova

Abitudini e dieta


Ora che sono "cresciutello" comincio a mettere in discussione tante abitudini a cui non avevo mai dato peso, sarà che l'organismo comincia a cambiare, ma anche la voglia di scoprire ed andare a fondo nelle cose, magari anche un po più di tempo libero, tempo da dedicare a se stessi... finalmente!!
Vorrei partire da un esempio banale, ma che può senz'altro valere per tanti altri alimenti.
Da quando ero piccolo ho sempre bevuto il latte zuccherato, in una tazza non meno di tre cucchiaini erano il minimo. Prendendo questa abitudine, chiaramente il latte bevuto da solo manca di quel dolce gusto gradevole.
Ma dobbiamo dire che il gusto del latte non è quello dello zucchero. Voglio dire, che il gusto del latte è un altro... il latte ha un suo gusto!
Quando lo zuccheriamo (come d'altronde accade con molte altre bevande) diamo al latte il sapore dello zucchero, il quale prevale parecchio, soprattutto su un latte a lunga conservazione, il cui gusto può essere meno intenso.
Provando a bere il latte senza zucchero per un tempo prolungato, cominceremo a riconoscerne ed apprezzarne le caratteristiche, ed acquistando una buona marca, scopriremmo il puro sapore del latte... "come il color del cielo, sgombro da nuvole..."
D'altronde dal punto di vista alimentare il latte è già di per sé un alimento ricco di nutrienti. La sua composizione è molto equilibrata e di elevata qualità.
Se dobbiamo proprio aggiungerci qualcosa perché non cercare un alimento altrettanto sano ed equilibrato? Ma di questo parleremo più avanti.
Possiamo facilmente leggere i valori nutritivi del latte a lunga conservazione sulla confezione, qui un esempio:





Dalla tabella capiamo che quello Parzialmente Scremato risulta essere perfettamente bilanciato, infatti fornisce i tre elementi principali (Protidi, Glucidi, Lipidi) nelle giuste proporzioni, così come il nostro organismo li richiede. Inoltre, essendo meno grasso, contiene circa la metà del colesterolo presente nel latte intero.


Ma torniamo al discorso “dolcificante”, e proviamo a fare due conti veloci:
Se due cucchiaini di zucchero corrispondono a circa 10 gr, avremo un equivalente apporto nutrizionale di 10 gr di carboidrati. Quindi uniti al latte, in un bicchiere da 200 ml:


Ci rendiamo subito conto come le proporzioni vengano lungamente alterate, e precisamente otterremo una concentrazione dei Carboidrati ben tripla rispetto alle Proteine (1 a 3 quindi, contro 1 a 1,5 del latte non zuccherato).
E' chiaro che l'eccesso di Carboidrati assimilato farà lavorare inutilmente il nostro organismo. Se è vero che il nostro corpo può essere molto versatile agli eccessi e riesce a cavarsela in mille situazioni, a lungo andare l'eccesso di sostanze che NON SERVONO ALL'ORGANISMO, nella migliore delle ipotesi verranno accumulate qua e la sotto forma di grasso, senza considerare successive complicanze all'organismo, su cui non approfondisco non essendo un medico.


Assimilare più carboidrati dovrebbe essere giustificato dal bisogno di integrarli, dopo o in previsione di attività fisica o azioni che diminuiscono le riserve presenti nel nostro corpo.
Sappiamo bene che nei nostri pasti e spuntini regnano i carboidrati, presenti quasi ovunque:
Cereali, Verdure e Legumi, Frutta, Bevande e Alcolici.
Contro le fonti di proteine:
Carne, Pesce e Uova.
Lascio fuori i Latticini in quanto abbiamo visto che li contengono entrambi.
Se poi consideriamo quanta gente mangia poco pesce, e chi sostiene che più di un uovo a settimana non si dovrebbe mangiare, rimane ben poco...


Vorrei fare ora una semplice riflessione.
Premesso che non mi rivolgo a chi giornalmente può permettersi il ristorante, le abitudini degli italiani credo siano spesso queste:
Una bella colazione a casa o anche al bar, uno spuntino veloce a metà mattina, un pranzo abbondante se si è in famiglia, uno spuntino di mezza sera, la cena più povera senza il primo se ci va bene. Nel caso in cui si lavora fuori il pranzo e la cena si invertano come quantità, ma il risultato non cambia granché.
Riportando in questa tabella i pasti della giornata, separo le fonti di carboidrati da quelle proteiche:





Ok, pur senza tanti calcoli è lampante lo squilibrio tra i nutrienti.
Ho notato una cosa in particolare: meno si ha tempo per cucinare, più si mangia male. Questo perché se per acquisire proteine dobbiamo mangiare pesce o carne, questi sono alimenti che per la maggiore vanno reperiti freschi e preparati al momento. Non ho mai mangiato una fettina, una bistecca o un pesce freddo, perciò solo se si è in casa si ha la possibilità di preparare un piatto caldo.
Se guardiamo tra i carboidrati della tabella, direi che solo le verdure possono non essere facilmente reperibili in uno snack-bar. Inoltre sono alimenti che possono essere freddi e spesso confezionati.
Ma allora il problema è sempre lo stesso: il MERCATO, esso ci invita a mangiare merendine, cioccolati, e pasti pronti. Siamo circondati da questi prodotti ricchi di Carboidrati. Difficile trovare un pasto pronto confezionato di carne o pesce, o magari di uova... e già... esistono anche le uova. Risorsa tanto diffusa e completa, quanto poco utilizzata da sola, sia dalle industrie, che da ristoranti, fast-food, bar o quant'altro...
Vorrei proprio che qualcuno mi spiegasse il perché...


Chi reclamizza le uova come alimento sano? Chi investe in pubblicità nei media? Chi ha mai visto nei mercati la pubblicità ad un uovo! L'uovo non ha esclusiva, marchi, o ricette segrete. Non è un prodotto di lavorazione complesso come può essere una merendina, uno snack, una bevanda famosa, un panino di un fast food.
Sarà che è veramente economico, facile da cucinare e poi, diciamocelo... lega con tutto, dalla mozzarella all'insalata, dal formaggio al pomodoro, dal tonno alle patate, dalle cipolle agli asparagi. Frittate, omelette, al tegamino e alla coque.
Dobbiamo pure dire che sono pochi i dolci che non le contengono...


E' noto che il tuorlo è ricco di colesterolo (per essere esatti colesterolo e grassi sono presenti solo nel tuorlo), ma forse non tutti sanno che quando ci facciamo una frittatina possiamo mettere un tuorlo e tre albumi. L'albume non ha nessuna controindicazione (purché cotto), e due albumi forniscono le stesse proteine di un tuorlo.


Personalmente ho eliminato il primo (cioè la pastasciutta) da oltre quattro mesi, e spesso opto per una bella frittatina di verdure con soli albumi, ho perso quattro chili, ma soprattutto non sento quella pesantezza e sonnolenza tipica del “post-piattone di pasta”.


...Buon appetito a tutti!



Lello (Antonello) Rugolo


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E' interessante uno studio americano condotto su 120.000 persone per 15 anni su effetti di uova e colesterolo: http://www.pianetapollo.com/pag1_b4.htm