
Il termine "cyber" è ormai divenuto parte del vocabolario comune 
ed associato ad altri termini quali "attack", "defence", "operations", 
circoscrive un ben specifico settore del più esteso 
cyberspace.
Oggi mi voglio occupare di cyber defence e a questo proposito mi sono
 rivolto a Cisco che mi ha presentato la sua soluzione chiamata 
"Umbrella". In particolare, i traghettatori Cisco in questo viaggio 
nella sicurezza sono stati Giovanni Di Venuta referente di prevendita 
tecnica per il mercato Difesa, Paolo Carini in qualità di esperto di 
soluzioni 
Cloud Security ed Alessandro Monforte come responsabile delle relazioni commerciali per soluzioni di 
Cloud Security.
Fatte le presentazioni, cominciamo dall'inizio, ovvero: cos'è Cisco Umbrella?
Cisco Umbrella è una soluzione in cloud che fornisce un servizio di 
difesa di prima linea (appunto un ombrello di protezione) a chi 
necessita di affacciarsi su Internet.
Il funzionamento di Cisco Umbrella è relativamente semplice anche se 
la sua efficacia è basata su soluzioni tecnologiche molto complesse.
Vediamo, in poche parole, come funziona.
Per spiegarne il funzionamento è utile menzionare che Cisco Umbrella 
deriva dall’acquisizione Cisco di OpenDNS che storicamente offre un 
servizio DNS (donaim name server) affidabile, sicuro ed a bassa latenza.
 Cisco Umbrella unisce alle funzionalità tipiche del DNS quelle di 
sicurezza, ossia basandosi sul dominio del sito web richiesto 
dall’utente applica le opportune politiche di sicurezza.
Per essere più chiari, se da un computer aziendale un dipendente, 
attraverso un browser, sta navigando su Internet e chiede di accedere ad
 una determinata pagina web, la richiesta di accesso è "mediata" da 
Cisco Umbrella (DNS) che verifica se tale indirizzo web è catalogato 
come pericoloso; se lo fosse, all'utente verrebbe mostrata una pagina 
web che informa che la pagina richiesta non è disponibile per motivi di 
sicurezza.
L'utente può dunque proseguire la sua attività senza ulteriori 
problemi e, soprattutto, senza correre i rischi associati alla 
navigazione su un sito pericoloso.
Ma come fa Umbrella a sapere che il sito è pericoloso? E siamo sicuri
 che lo sia veramente? Qual è la percentuale di "falsi positivi", ovvero
 di errori compiuti da Umbrella che identificano come "pericoloso" un 
sito che non lo è e come "attendibile" un sito che invece è 
"pericoloso"?
Il lavoro di routine di Cisco Umbrella consiste nel raccogliere 
informazioni in Internet e su Internet; in Internet in quanto 
l'infrastruttura di Umbrella si trova sul cloud ricevendo ad oggi circa 
125 miliardi di richieste DNS al giorno. Su internet in quanto raccoglie
 dati e informazioni sulla infrastruttura di Internet, sulle reti che ne
 fanno parte, sui domini, sugli autonomous systems, sugli indirizzi IP, 
su chi ne è proprietario, sugli attacchi informatici, sulla loro 
provenienza e così via.
In questo modo Umbrella riesce ad avere le informazioni su come i 
siti sono interconnessi tra di loro da un punto di vista 
infrastrutturale ed avere quindi informazioni sugli “attaccanti”.
Dati e informazioni vengono correlate tramite l'uso di algoritmi 
proprietari che consentono di capire in quale parte di Internet si 
corrono maggiori rischi e sulla base di ciò, impedire il collegamento 
verso una certa zona, anche a fronte di una specifica richiesta da parte
 di una applicazione o di un utente. Una delle caratteristiche di 
Umbrella è anche quella di essere predittiva sulle analisi di sicurezza 
per un nuovo sito web e quindi bloccare nuove minacce prima del loro 
manifestarsi.
Cisco stima che la percentuale di falsi positivi è molto bassa, circa
 1/10.000, ciò significa per l'appunto che statisticamente ogni 10.000 
domini classificati come malevoli uno non lo è.
L'aggiornamento delle informazioni è comunque continuo per cui ciò 
che in questo istante può essere un falso positivo, pochi minuti dopo 
verrà probabilmente corretto; questo perché la raccolta di dati e 
l'analisi predittiva è incessante. Di seguito una rappresentazione 
(effettuata tramite OpenGraffiti, un tool gratuito di rappresentazione 
3D utilizzato per analizzare i dati) della rete infrastrutturale 
supportante una nota botnet (MIRAI) da cui è possibile analizzare 
graficamente le interazioni tra domini, autonomus systems, indirizzi 
IP/email utilizzati dagli attaccanti.
La soluzione Cisco Umbrella è in funzione da diversi anni e si basa 
su una infrastruttura di raccolta e analisi di dati enorme, 26 Data 
Center distribuiti in tutto il mondo (v.mappa).
Cisco Umbrella nasce grazie all'idea di David Ulevitch che nel 2006 
(all'età di 25 anni!) fondò una società chiamata OpenDNS, con sede in 
San Francisco. La società aveva lo scopo di fornire servizi di DNS 
(Domain Name System) e di sicurezza ed è tutt'ora così.
OpenDNS continua ad esistere e a fornire servizi gratuiti a clienti 
non professionisti mentre Umbrella fornisce servizi a pagamento a 
società e organizzazioni. Con l’acquisizione da parte di Cisco, la 
soluzione di OpenDNS si avvale anche della security intelligence Cisco 
ossia TALOS formata da un team di ricercatori che in maniera dedicata si
 occupa di analisi di threat intelligence.
La potenza del sistema si basa sulla statistica dei grandi numeri e 
sull'analisi predittiva svolte in maniera continuativa sul database a 
grafo che contiene tutte le informazioni infrastrutturali di cui abbiamo
 parlato prima. Per questo motivo sono benvenuti anche i singoli utenti 
che seppure non portano guadagni diretti, consentono la raccolta di dati
 utili alle analisi.
Ma come si implementa Cisco Umbrella? L'implementazione è molto 
semplice in quanto basta impostare Cisco Umbrella come il DNS 
dell’organizzazione per risolvere le richieste pubbliche (internet) ed 
oltre a risolvere il dominio richiesto dall’utente saranno applicate le 
policy di sicurezza impostate dal security admin sulla dashboard di 
Cisco Umbrella.

È facile intuire che l’enorme mole di dati che Cisco ha a 
disposizione rappresenta un grande valore aggiunto per chiunque sia 
interessato ad analizzare le infrastrutture da cui viene attaccato o che
 semplicemente hanno interazioni frequenti con le proprie. Cisco mette a
 disposizione l’accesso ai dati tramite la soluzione chiamata 
”Investigate” fruibile tramite una console (dashboard) oppure tramite 
interfacce di programmazione (API); tale offerta è generalmente diretta 
alla componente della organizzazione aziendale preposta alla analisi 
delle vulnerabilità e investigazioni informatiche (ad esempio CERT e/o 
SOC).
Ciò che voglio dire è che utilizzando "Investigate", è possibile 
capire se la propria organizzazione è sotto attacco informatico o se lo è
 stata in passato, se si è stati oggetti di un attacco globale, di 
settore o mirato. Inoltre si possono avere informazioni su domini o sul 
loro livello di sicurezza e si possono recupare le informazioni sulle 
reti degli attaccanti (dove un dominio malevole è stato registrato, da 
chi e così via).
Si potrebbe pensare che si tratti di informazioni inutili in quanto superate, ma non sempre è così.
Essere in grado di capire che si è stati oggetto di un attacco cyber,
 non riconosciuto come tale, può avere dei risvolti di tipo 
organizzativo, per esempio spingendo l'organizzazione ad investire di 
più sul personale dedicato alla cyber security allo scopo di ridurre il 
rischio e questa è chiaramente una decisione ad alto livello.
Lasciamo ora la parola ai numeri di Cisco Umbrella in termini di 
infrastruttura utilizzata e dati gestiti, che in questo caso sono 
veramente rappresentativi:
- 26 Data Center distribuiti in tutto il mondo (v.mappa);
- 160 Stati da cui vengono raccolte informazioni;
- 15 mila imprese si avvalgono dei servizi Umbrella;
- circa 100 milioni di utenti attivi al giorno;
- 125 miliardi di interrogazioni DNS giornaliere analizzate.
Tali dati sono in continuo aggiornamento e sono visibili al 
seguente link.
Da questi numeri è possibile capire che Cisco (tramite Umbrella, ex 
OpenDNS) ha una conoscenza di Internet che probabilmente non ha nessun 
altro operatore di sicurezza.
Ma che importanza può avere Cisco Umbrella per una organizzazione militare?
Le organizzazioni militari oggigiorno necessitano di enormi quantità 
di dati, dal più banale che può essere considerato l'allineamento al 
tempo (orario) al più complesso flusso di dati relativi alle previsioni 
meteorologiche, passando attraverso i flussi di dati riguardanti le 
necessità di approvvigionamento delle parti di ricambio o quelli 
relativi al funzionamento corretto dei sistemi informatici.
Questi dati non sempre sono confinati alla intranet (classificata o 
meno) della organizzazione militare ma, anzi, spesso sono ricevuti o 
trasmessi utilizzando la rete Internet.
Sta di fatto che sistemi realmente "isolati" sono praticamente inesistenti.
La digitalizzazione sta spingendo le forze armate a dotarsi di 
strumenti sempre più complessi e che richiedono spesso l'intervento di 
specialisti appartenenti alle industrie e ciò significa che il perimetro
 di sicurezza diventa sempre più esteso ed aumenta la complessità e la 
necessità di controllo.
Cisco Umbrella oltre ad essere uno strumento di protezione può essere
 un utile ausilio agli analisti di cybersecurity in quanto rende 
disponibili dati e informazioni sulla struttura di Internet e sui rischi
 correlati alla stessa rete e agli strumenti di Intelligence Analysis 
(Investigate è uno di questi).
Naturalmente l'impiego di strumenti sofisticati richiede personale 
preparato nel settore, preparazione che non può essere demandata alla 
buona volontà del singolo operatore ma che deve essere parte di un ben 
articolato percorso formativo dell'operatore di cybersecurity.
La possibilità di prevenire attacchi bloccando le richieste DNS 
pericolose e le capacità di analisi predittiva ne fanno inoltre uno 
strumento utile a sorvegliare un possibile attaccante e potenzialmente 
ad esercitare una azione anche preventiva, qualora reputata necessaria e
 autorizzata dalla normativa di riferimento.
Un’appropriata strategia di difesa cyber necessita la valutazione dei
 molteplici fattori di rischio associati all’esercizio di piattaforme 
tecnologiche. Del resto la stessa struttura operativa che eroga il 
servizio Umbrella è soggetta a costanti e svariati tentativi di 
violazione. Per questo motivo e per mantenere il servizio sempre 
operativo e disponibile (dal suo lancio, avvenuto nel 2006, Umbrella ha 
riposto al 100% delle richieste DNS) OpenDNS e Cisco hanno costantemente
 investito in tecnologie e procedure per implementare, sviluppare e 
mantenere un'adeguata strategia di difesa.
Alessandro RUGOLO
Per approfondire:
- 
https://umbrella.cisco.com/products/our-intel
- 
https://learn-umbrella.cisco.com/datasheets/investigate-from-opendns
- 
https://www.talosintelligence.com/