Traduttore automatico - Read this site in another language

Visualizzazione post con etichetta fine anno. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta fine anno. Mostra tutti i post

domenica 31 dicembre 2017

Sa cara terra mia tra remotu e recente

Voglio chiudere quest'anno di pubblicazioni con un post dedicato alla mia terra,
la Sardegna.
Poche parole su un libro pubblicato il 30 maggio 1996 dalle Edizioni Edigraf di Cagliari e scritto da Francesco Murru, noto "Chiccu".
Ho avuto l'opportunità, in questi ultimi mesi dell'anno,  di leggere il libro scritto in "limba sarda" e ne sono stato piacevolmente colpito per il grande lavoro di ricerca effettuato dall'autore e per la sua opera di mettere tutto in rima; un'opera straordinaria!
Difficilmente mi capiterà di potermi congratulare direttamente con lui in quanto da quanto mi è dato sapere, quando ha pubblicato il libro era già molto anziano e quasi cieco ma ciò non toglie che sia giusto ricordare a tutti di cosa è stato capace "Chiccu Murru de Ortueri".
Detto questo riporto solo alcune frasi dell'inizio del suo libro che immagino sia ancora possibile reperire nelle librerie dell'Isola per chi volesse leggerlo per intero.
Grazie Chiccu Murru, per la tua opera verso la nostra comune terra.

Dal Cap. I: Sos primos abitantes de Sardigna.

De s'isolana primitiva gente
non connoschimus bene sa cultura
ca lassadu no hana iscrittura
de su chi hana fattu antigamente,
ma sa traccia insoro es presente
in pius d'una grutta e sepoltura
chi nos faghen guida e lumera
po narre tantas cosas de cuss'era...

Dal Cap. III: Sos primos navigantes de oriente.

...
Su magicu nuraghe maestosu
fraigadu cun massos de granitu,
isfidende tempestas d'abba e frittu
in tempus malu e misteriosu,
es diventadu tottue famosu
commente sa piramide d'Egittu,
che sardu monumentu colossale
de s'arte primitiva originale.

E per finire, la tragica fine dell'indipendenza della Sardegna e del suo condottiero Amsicora:

Amsicora su sardu generale,
iliesu de sambene e talentu,
candu ha bidu su fizzu ispentu
colpidu da su milite romanu,
ormai solu, tristu e anzianu
p'organizzare ateru interventu,
had'isettadu sa notte a cua
poi s'es pugnaladu a manu sua.

E allora, con questo piccolo omaggio alla Sardegna e a Francesco Murru, vi lascio. 
A si biri... a presto, amici, sperando che l'anno nuovo ci porti salute, tranquillità e conoscenza, a mio parere i più bei doni del mondo!

Alessandro Rugolo