"Iniziava la stagione della "Repubblica giacobina": in seno al club si 
discutevano preliminarmente tutti i decreti che sarebbero stati 
successivamente adottati dalla Convenzione, si definivano gli 
orientamenti politici, si tracciava la linea di demarcazione tra ciò che
 era rivoluzionario e ciò che era controrivoluzionario. I giacobini, 
scriverà François Furet, divennero in quel momento "gli iniziatori di un nuovo tipo di partito",
 fondato sull'ortodossia, espressa da strumenti come l'obbligo 
dell'unanimità nelle deliberazioni del club, i continui scrutini 
epuratori con cui venivano espulsi gli esponenti non graditi, il clima 
di sospetto e l'ossessione per la cospirazione che convinsero i 
giacobini di essere gli unici custodi della volontà popolare e 
dell'ortodossia rivoluzionaria."
Ora, faccio un esperimento: sostituisco il termine giacobino con il termine Grillino, vediamo cosa accade...
"Iniziava la stagione della "Repubblica Grillina": in seno al club si 
discutevano
preliminarmente tutti i decreti che sarebbero stati 
successivamente adottati dalla Convenzione, si definivano gli 
orientamenti politici, si tracciava la linea di demarcazione tra ciò che
 era rivoluzionario e ciò che era controrivoluzionario. I grillini, 
scriverà un giornalista, divennero in quel momento "gli iniziatori di un nuovo tipo di partito",
 fondato sull'ortodossia, espressa da strumenti come l'obbligo 
dell'unanimità nelle deliberazioni del club, i continui scrutini 
epuratori con cui venivano espulsi gli esponenti non graditi, il clima 
di sospetto e l'ossessione per la cospirazione che convinsero i 
grillini di essere gli unici custodi della volontà popolare e 
dell'ortodossia rivoluzionaria."
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| Beppe Grillo | 
Ebbene, vi ricorda qualcosa? Inquietanti similitudini...
Mi auguro solo che l'epilogo possa essere diverso!
Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

 
 
