Traduttore automatico - Read this site in another language

Visualizzazione post con etichetta informazione. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta informazione. Mostra tutti i post

mercoledì 18 febbraio 2009

Informatica e informazione...

Cari amici, questa sera pubblico qualcosa di particolare, un commento ad un post pubblicato tempo addietro sui legami esistenti tra informatica e linguistica, ecco il link al post per chi non l'avesse letto... Informatica e informazione.
Ed eccovi il commento che merita, però, uno spazio tutto suo...

"Bell'articolo, Paolo. Me ne avvedo solo ora. Complimenti.

In effetti non è sbagliato assimilare l'informazione all'informatica, né tantomeno la linguistica. Questo in virtù del fatto che, se ci pensiamo bene, sia l'informazione sia la linguistica sono riconducibili alla comunicazione. L'una in quanto è il contenuto che un emittente ed un ricevente la comunicazione si trasmettono, l'altra rappresenta in qualche modo le diverse funzioni linguistiche.
Oggi il binomio comunicazione-informatica è un concentrato di sinergie che rappresentano il mezzo comunicativo moderno. L’evoluzione di entrambe è sempre stata orientata l’una verso l’altra.
La comunicazione, nel suo percorso evolutivo, è passata attraverso diverse fasi caratterizzate da tre tipologie comunicative.
La comunicazione in presenza, adottata per trasferire informazioni nell’antichità di padre in figlio, è caratterizzata da una condivisione spazio-temporale tra gli attori della comunicazione ed è di tipo sincrono in quanto la comunicazione avviene nello stesso istante. Dobbiamo dire inoltre che la comunicazione in presenza richiede un certa “tecnica”. Si tratta di conoscenze incorporate nella cultura, in qualche modo insite nel processo stesso di apprendimento del linguaggio naturale. Infatti, apprendiamo sin dai primi anni di vita le modalità del conversare, ossia, prendere la parola a turno, parlare a una certa distanza, con un certo volume di voce, etc.
Un’altra tipologia di comunicazione è quella a distanza che, nel suo modello classico, è un tipo di comunicazione dove non vi è alcuna condivisione spazio-temporale; è inoltre asincrono in quanto sicuramente l’invio del messaggio non avviene nello stesso istante della ricezione. Nella comunicazione a distanza gli interlocutori comunicano in tempi diversi in luoghi diversi; pensiamo alla dinamica della comunicazione scritta di una lettera per esempio, oppure all’ipotesi di una registrazione di un messaggio video o audio che viene poi recapitato al destinatario, pensiamo ancora alla visione di una trasmissione televisiva precedentemente registrata, oppure all’invio di un SMS ad un utente che in quel momento ha il telefonino spento. La comunicazione a distanza può essere però anche un tipo di comunicazione che, sebbene rispetti la consegna della non spazialità (diversamente non si potrebbe chiamare comunicazione a distanza), può non avere necessariamente una condivisione temporale, quale può essere per esempio l’azione di fare una telefonata che vada a buon fine.

Inoltre, le modalità di comunicazione sono strettamente correlate con lo sviluppo tecnologico. Pensiamo all’evoluzione dei metodi di scrittura, la nascita della stampa, lo sviluppo della rete ferroviaria, l’incremento dei mezzi di telecomunicazione, etc.

Ed arriviamo al tipo di comunicazione che più di ogni altro è strettamente legato all’evoluzione informatica: la comunicazione mediata. Questo è un tipo di comunicazione che adopera sostanzialmente lo strumento computer. E’ un tipo di comunicazione a distanza perché non vi è condivisione spaziale, in quanto i computer degli interlocutori sono distanti tra loro e comunque si tratta di comunicazione nel quale il computer fa da mediatore e interfaccia. Può essere inoltre un tipo di comunicazione sincrona quando si utilizza per esempio una chat o un servizio di teleconferenza, ma può essere anche asincrona quando si si invia una e-mail o si posta su un forum.

Tutto questo discorso (spero non noioso, per arrivare a confermare che la comunicazione si è evoluta in funzione dello sviluppo tecnologico e, viceversa, le tecnologie informatiche si sono sempre di più adeguate alle esigenze comunicative, basti pensare a Internet e tutte le possibilità comunicative che ci offre attraverso i siti Web, forum, chat, blog, e-mail, teleconferenze, etc.

Il punto debole però di questa fase evolutiva della comunicazione, e qui subentrano la crittografia e la steganografia, è che è difficile garantire e preservare la sicurezza delle nostre informazioni. Anche perché, diversamente dal tipo di interazione faccia a faccia dove i pericoli di mancata sicurezza sono due: il ricevente la comunicazione oppure qualcuno che sta origliando la conversazione, l’interazione mediata dal computer e dalla Rete ha molte varianti e innumerevoli possibilità che qualcuno catturi l’informazione, visto le linee che la nostra informazione percorre nella Rete.

Un saluto, Nicola AMATO"


Grazie Nicola, e spero di poter leggere presto altri tuoi commenti!