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martedì 29 agosto 2017

La terra è piatta, colpa dei vaccini (considerazioni sulla post-verità)

Recentemente per descrivere il dibattito culturale e politico di questo inizio secolo (o millennio) è stato coniato il termine: “post-verità” (https://it.wikipedia.org/wiki/Post-verit%C3%A0 ) . La post verità non parte da un fatto o da una costatazione oggettiva e attraverso un naturale ragionamento arriva ad una considerazione più o meno soggettiva, al contrario, essa si basa su “impressioni su fatti non del tutto accertati”. La colpa della post-verità – per così dire – viene data ai media di ultima generazione.

Nelle forme di comunicazione via internet sempre di più conta l’istante e l’emozione che la notizia suscita, e sempre meno conta approfondire l’argomento e inquadrare la notizia in un contesto. Il fenomeno poi si amplifica con le " fake news ". Attenzione, la propaganda e la contropropaganda sono sempre esistete, ma il fenomeno in questo caso è diverso, nella “post-verità” di internet quello che conta è il picco emozionale istantaneo che impedisce materialmente, anche per come è fatto il mezzo di comunicazione, di intraprendere un ragionamento o provare ad approfondire. E’ come se ricevessimo ogni istante uno tzunami di notizie della qualunque. Il paradosso è che il massimo della comunicazione moderna assomiglia a quanto accadeva nel medioevo. Alcuni anni fa per definire il dibattito culturale del medioevo contrapposto a quello moderno-scientifico, si utilizzava il termine di “mente magica”. La mente magica medievale agiva per associazioni e per immagini archetipe, senza considerare come elemento fondante la realtà oggettiva delle cose.

Un esempio di post-verità è la questione dei vaccini. Sicuramente ci saranno delle case farmaceutiche che speculano sui vaccini, sicuramente ci saranno stati casi avversi dove qualche paziente ha avuto delle reazioni allergiche, ma è fuori qualsiasi ombra di dubbio che il vaiolo e la tubercolosi in Italia sono stati sconfitti dalle vaccinazioni di massa. Eppure non si riesce a fare un dibattito sereno, per eventualmente capire dove è la speculazione e come fare a prevenire i casi di reazione avversa, senza tornare a morire di vaiolo. Cosicché la questione diventa una battaglia di religione tra vaccinatori e No-vac. Manifestazioni, scontri, padri che menano i medici, bambini morti perché non vaccinati, esattamente come nel medioevo , quando accadeva che le dispute teologiche portavano a scontri religiosi tra eretici e conformisti.

Ma la vicenda più esilarante – ma dovremmo piangere - è quella di una studentessa di origini mussulmane che ha presentato una tesi sulla terra piatta (http://www.corriere.it/scuola/universita/17_aprile_20/terra-piatta-gira-intorno-tunisia-238d072c-25b8-11e7-83cc-292021888e47.shtml ). Esiste su internet una folta schiera di “revisionisti” , generalmente non mussulmani, che affermano che la terra è piatta, e che la terra sferica serve alle multinazionali (googolare per credere). In realtà mai nessuno studioso importante del passato (se escludiamo le civiltà arcaiche) ha detto che la Terra è piatta, sia esso ebreo, cristiano o mussulmano. Origene, Alberto Magno, Tommaso d’Aquino, Ruggero Bacone, Maimonide per gli ebrei, tanto per citarne alcuni. Nel VII secolo il cardinale Isidoro di Siviglia calcolò la lunghezza dell’equatore. Nell’Islam da sempre si è saputo che la terra non era piatta, nel medio evo era proprio insegnato nelle grandi scuole islamiche di Cordova, tanto è vero che si supponeva la terra sferica per calcolare la distanza più breve tra un dato punto sulla Terra e La Mecca . Ancora più incredibile; nel Corano c’è un versetto (79:30) che in alcune moderne traduzioni recita: «Egli creò la Terra a forma di uovo ».

Evidentemente anche la ligia studentessa mussulmana, un po’ come mia figlia, ha preferito usare google che leggersi il Corano.

Alessandro Ghinassi