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domenica 12 aprile 2015

Un ottimista razionale, di Matt Ridley

Si può essere ottimisti sul futuro dell'umanità?
Secondo l'autore, Matt Ridley, si deve essere ottimisti.
Matt Ridley (1958), laureato in zoologia a Oxford, è un divulgatore scientifico inglese che, forse controtendenza, sostiene che l'umanità continua incessantemente ad evolvere.
Col suo libro cerca  di identificare quali siano i motivi alla base dell'evoluzione umana e quali sono stati, nel tempo, i motivi che hanno favorito o impedito la crescita.
Alla base del suo ottimismo sembra esserci l'estrema fiducia dell'autore nella capacità umana di condividere. Esperienze, benefici economici, commercio, idee, conoscenza, l'uomo ha scoperto il vantaggio nello scambiare e condividere tutto e attualmente l'intelligenza collettiva consente di risolvere problemi un tempo neanche ipotizzabili.
Perchè ciò accade?
Secondo l'autore le idee, ad un certo punto della storia dell'uomo, hanno cominciato ad "incontrarsi e ad accoppiarsi, a fare sesso".
Tutto è iniziato, forse, quando l'uomo ha cominciato a capire che la specializzazione nel lavoro consentiva di migliorare la vita garantendo più tempo alle persone per dedicarsi a pensare. La specializzazione ha consentito portato ad avere un surplus di produzione, cosa che ha consentito lo sviluppo degli scambi e del commercio. Il commercio ha avvicinato sempre più le persone e le persone più stanno a contatto più sono portate a scambiarsi ciò che ritengono necessario per la sopravvivenza, comprese le idee.
Naturalmente in diverse occasioni lo sviluppo si è interrotto perché troppo poche risorse sono state impiegate per l'innovazione. 
Sempre in controtendenza, Ridley sostiene che l'autosufficienza sia la strada opposta alla prosperità, in linea di massima infatti l'autosufficienza presuppone l'impiego di tantissime risorse ed è in opposizione alla specializzazione. L'autosufficienza in pratica immobilizza il capitale e impedisce il risparmi di tempo necessario per lo sviluppo delle idee.
L'analisi del comportamento umano porta l'autore ad affermare che maggiore è il livello di fiducia maggiore è la prosperità in un dato gruppo, cosa che condivido appieno.
Ci sarebbe tanto altro da dire, il libro infatti tocca numerosi aspetti del nostro mondo, ma credo che quanto detto sia sufficiente per darvene un'idea.

Buona lettura e... siate ottimisti!

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO 

domenica 22 aprile 2012

Lo sviluppo della storia dell'Uomo


La Storia... questa sconosciuta!
Quelle che seguono sono delle semplici riflessioni sulla  storia, per cui se non siete interessati cambiate subito post, e magari blog, non mi offendo.
Se invece continuate a leggere, vi chiedo di aggiungere le vostre considerazioni, al termine, sotto forma di commento.
Bene, se siete arrivati a questo punto devo presumere che siate interessati.
Una delle cose che mi sono chiesto tante volte (e che mi spinge alla ricerca di libri antichi da leggere) è se per caso la storia dei libri di scuola non sia altro che una versione semplice e consolidata, scritta dalle forze sociali che governano il mondo, ad uso e consumo di persone che con la storia in linea di massima, non avranno mai niente a che fare se non far parte della "massa".
la mia risposta, dopo anni di studi è, "con ragionevole certezza", si! La storia delle scuole è questo, un racconto di ciò che le classi dirigenti vogliono che la massa sappia!
In ciò non c'è niente di strano vi direte, oppure, "E' arrivato il momento di cambiare post e blog". Nessun problema, non mi offendo, come ho detto queste sono semplici riflessioni tra me e chi vuole partecipare.
Chi sta ancora leggendo si ricordi che mi aspetto un commento che stimoli la discussione su questi argomenti.
Per quanto mi riguarda credo che la storia dell'Uomo sia ciclica, credo nelle famose "ere" di cui ci parlarono molti "antichi saggi".
Credo molto meno nei risultati della paleontologia moderna che raccontano dello sviluppo, lineare o quasi, della vita sulla terra, basandosi sugli studi di Darwin e successori.
Per chiarire, non che Darwin sbagliasse su tutto, ma non credo neppure avesse ragione al cento per cento!
Ok, c'è ancora qualcuno?
Non importa...
Platone nel Timeo descrive tramite un suo personaggio, un sacerdote egizio, l'evoluzione umana.
Dice che la civiltà è scomparsa molte volte da quando l'uomo popola la terra. A volte a causa di eventi catastrofici legati all'acqua o al fuoco o per eventi quali i terremoti (vado a memoria ma il capitolo è il terzo!). La civiltà arrivò talvolta quasi ad estinguersi e poi si riprese...
Ecco, perché questa versione non gode di alcun credito?
Questa è una seconda domanda che mi sono posto molte volte...
La mia risposta è che "questo modo di sviluppo è poco gradito" e potrebbe creare problemi a chi governa! Pensate ad una società in cui tutti sono consapevoli di essere soggetti a delle forze della natura che senza preavviso possono distruggere tutta la tua famiglia e quanto hai creato in un istante. Attenzione, parlo di "consapevolezza" sociale, tutti noi sappiamo che i terremoti o i maremoti possono creare danni e fare vittime, ma questo fatto non fa parte della nostra coscienza sociale. Non ci viene insegnato a scuola che un giorno la nostra società potrebbe estinguersi a seguito di un simile evento!
Bene, non vi voglio annoiare.
Per chi è arrivato fino a qui è arrivato il momento di dare il proprio contributo! Per gli altri, che continuino pure a credere a ciò che gli è stato insegnato a scuola!

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO