Disse mia madre...
"Cerca di fare presto che tra poco si pranza!
Vai in bicicletta nel negozio all'angolo, quello vicino al mercato civico..."
Ma c'è il fruttivendolo affianco a casa...
"Ma la frutta è più bella di là... e poi costa meno... e muoviti, non perderti in chiacchiere!"
Inutile discutere, pensai, meglio sbrigarsi...
Così inforcai la mia vecchia "Graziella" e senza perdere tempo mi diressi verso il fruttivendolo più lontano da casa mia che ci fosse in paese!
Arrivai un po affannato... chi ha pedalato con una Graziella sa cosa intendo, poggiai la bici al muro cercando di evitare graffi e entrai nel negozio.
Casse di frutta disposte su due file si stendevano di fronte a me, sulla destra le verdure...
Ordinai qualche pera gialla e succosa e non ricordo altro.
La fruttivendola prese un foglio di carta e vi avvolse le pere...
Avevo dimenticato la busta a casa così il ritorno fu peggiore dell'andata... reggevo il manubrio con una mano e con l'altra la frutta avvolta nella carta...
Bei tempi quelli... come racconto mi tornano alla mente particolari che credevo perduti per sempre!
Mentre pedalavo gli occhi correvano sul foglio impiegato per avvolgere la frutta... vi erano delle foto e parole, tante parole... difficili per un bambino di undici anni...
Arrivato a casa, in ritardo come era prevedibile, mia madre mi accolse con un bel
"ce l'hai fatta finalmente... su, lavati le mani e subito a tavola che tuo padre è già seduto"
Scartai la frutta e mi infilai in tasca il foglio di giornale, volevo guardare con calma le immagini e leggere quelle parole che mi sembravano così difficili...
volevo capire...
Solo più tardi, nella cameretta in cui dormivo con i miei fratelli, seduto per terra, potei soddisfare la mia curiosità. La carta era liscia e lucida e vi erano delle foto di animali... lessi la parte di articolo che vi si trovava e capii veramente poco... il giornale da cui era stato strappato il foglio si chiamava "Le scienze" ed ancora oggi è una rivista scientifica, forse la più importante in Italia... Rimasi affascinato da quel poco che capii...
Rimasi così affascinato che da allora, quando mia madre mi mandava a comprare la frutta, andavo sempre dal fruttivendolo che si trovava vicino al mercato civico, nella speranza di aver la possibilità di leggere ancora tante cose difficili, belle e affascinanti...
Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO