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domenica 27 gennaio 2008

Ravana il Re ateo, Gilgamesh e la torre di Babele

La lettura di testi antichi è spesso vista a se stante, separata dalle altre conoscenze, storiche, geografiche e scientifiche e ciò, a mio parere è sbagliato...
Oggi voglio provare a mettere assieme alcune interessanti letture di quest'ultimo anno con le mie conoscenze in campo storico e scientifico... e vediamo cosa accade!
Vorrei iniziare dai testi vedici, in particolare parlerò di Ravana, il Re ateo del SRIMAD BHAGAVATAM (di cui ho già parlato) che richiamo brevemente...
[Canto 1, Cap. 3, verso 22]
Come diciottesimo avatara il Signore apparve nella forma dell'imperatore Rama. Per compiere alcune imprese in favore degli esseri celesti, Egli mostrò poteri sovrumani dominando l'Oceano Indiano e annientando Ravana, re ateo che viveva al di là di queste acque.
La domanda é: Chi era questo "re ateo"?
Ma a questa domanda devo aggiungerne un'altra...
In che periodo ci troviamo?
Ed una terza...
Quali erano i mezzi tecnologici di cui disponevano i due "demoni" Ravana ed Hiranyakasipu?
Nelle spiegazioni del testo si dice che i due demoni atei Ravana ed Hiranyakasipu "guadagnarono grandi successi materiali per mezzo di ricerche scientifiche". Ravana, in particolare, tentò di raggiungere i pianeti celesti usando mezzi materiali... e quì entra prepotentemente in ballo la torre di Babele...
La torre, le cui tracce sono ancora visibili in ciò che resta della citta di Babilonia, doveva essere una immensa struttura simile ad uno Ziqqurat. Pare che raggiungesse l'altezza di circa 90 metri... ma quando fu costruità?
Non lo sappiamo...
Ciò che si sa con ragionevole certezza è che la Torre fu restaurata e riportata agli antichi splendori dal Re di Babilonia Nabopalassar che regnò tra il 626 e il 605 a.C. e poi da suo figlio Nabucodonosor II dal 605 al 562...
Ora, proprio in quegli anni i Babilonesi riescono a liberarsi dal giogo degli Assiri e ad annientare una potenza quale la loro... e parlo proprio di "annientare" perchè gli assiri "scompaiono" dopo essersi scontrati con i babilonesi... non se ne parla più in nessuna cronaca (almeno per quanto ho potuto vedere!).
I babilonesi, nel giro di 30 anni diventano così potenti da attaccare e conquistare tutti i popoli vicini, egizi compresi... e poi scompaiono anche loro, pare a causa della pusillanimità dei discendenti del grande Nabucodonosor II...
Ora, dopo aver raccontato in breve una cinquantina d'anni di storia antica (600 a.C e dintorni...) vorrei fare alcune considerazioni...
In primo luogo chi era Nabucodonosor II?
Beh, non si sa bene... ma in ogni caso doveva essere ben visto dai Caldei... (una parte dei popoli del Mare?) che lo appoggiarono... e si sa che i Caldei erano i depositari di conoscenze antiche...
Inoltre la restaurazione della Torre di Babele (Bab-ili, in accadico, significa "Porta del Dio" o "quartiere del Dio" e viene dalla traduzione del sumerico "ka-din-gir-ra" che ha quel significato... e non significa caos e confusione come è comunemente interpretato...), potrebbe aver portato gli autori a scoprire o riscoprire "cose" perdute da tempo... cose che potrebbero assumere significato per chi possiede le conoscenze die Caldei... ed è il caso dei nostri Re...
Ma cosa poteva essere la Torre di Babele?
Secondo lo SRIMAD BHAGAVATAM, come abbiamo visto e coloro che l'hanno interpretato, non era altro che una "scala" per raggiungere gli Dei...
Rama non permise che ciò potesse avvenire...sconfiggendo il suo nemico che si trovava oltre l'oceano Indiano, quindi potrebbe trattarsi dei costruttori della torre di Babele (che dunque sarebbero i due demoni Ravana ed Hiranyakasipu, che si trovavano oltre l'Oceano indiano e che avevano sviluppato estese conoscenze scientifiche!) Tutto ciò, a mio parere dovrebbe essere avvenuto prima del diluvio universale che per alcuni avvenne attorno al 3000 a.C. (ed io concordo) ma dopo un precedente diluvio che potrebbe essere avvenuto circa 4000 anni prima... (vedi forum "I misteri della storia" sul sito dei "turisti per caso").
Le mie "convinzioni" derivano dal fatto che se si legge l'epopea di Gilgamesh si vede che vi sono dei "resti" di conoscenze scientifiche ormai perdute (per esempio si parla di pietre che permettevano di galleggiare sull'acqua)... e Gilgamesh venne poco dopo il Diluvio!
Una "tecnologia" simile venne impiegata da Rama per distruggere i demoni... tecnologia che pare sia stata impiegata anche in precedenza dagli Dei che arrivarono dal mare sulle coste dell'America... ed erano Dei bianchi con folte barbe...
Ce ne parlano anche i testi sacri maya...
Vi sono inoltre delle forti somiglianze tra i testi vedici e l'epopea di Gilgamesh anche in merito ad altri personaggi... Hanuman era il fedele uomo-scimmia servitore di Rama, e anche Gilgamesh aveva un fedele uomo scimmia... che poi si è evoluto... ed era il suo aiutante in tutte le sue imprese!
Forse tutto ciò che ho scritto potrebbe essere sbagliato, forse si tratta di semplici fantasie... o coincidenze o cattive interpretazioni, ma io penso che si dovrebbero approfondire le somiglianze tra i diversi aspetti appena citati...
Penso che se ne potrebbero trarre molte interessanti considerazioni... e forse si potrebbe cominciare a riscrivere la storia antica!

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

sabato 26 gennaio 2008

Notizie dal futuro (25 luglio 2012)

"...dopo la Guerra, questa è la prima volta che i grandi si riuniscono per discutere dei problemi ambientali...
La Terra è ormai inquinata per il 90% della sua superficie...
Il Presidente tunisino, il Re Giordano e il Principe ereditario di Cuba rappresentano i 50 milioni di abitanti del nuovo mondo e il loro futuro...
Ora è necessario affrontare i problemi della radioattività e trovare una soluzione alla degenerazione della razza umana..."

Abbiamo trasmesso "In diretta dal futuro"...
A domani, cari ascoltatori...

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

Povera Italia...

Povera Italia l'ha già detto qualcuno
sempre col fiato corto
a salir la salita
che è china di sassi
e spezza la schiena
povera Italia, diceva mio padre
quand'ero bambino mi insegnava
dello stato l'amore e del soldato l'onore
l'orgoglio di servire la nazione
adesso sembra passato remoto
povera italia non so più dire
a mia figlia del futuro molesto
che ci aspetta non domani
ma tra qualche minuto.

Povera Italia a inseguire la storia
robot e aerei invisibili ci hanno promesso
miracolosi laser a guarire ogni male
non resta che una nera voragine
delle nostre paure degli altri.

Povera Italia di quelli che brindano
invece di disperarsi e sporcano del patriota
Mameli l'inno col saluto romano
poichè una cosa è certa
vedo il sole correre tra nubi sottili
ma, signori, è notte
notte fonda.

Giuseppe Marchi

venerdì 25 gennaio 2008

C'era una volta un Bel Paese...

C'era una volta un Bel Paese,
il sole sorgeva alla mattina
illuminando le messi di una terra fertile,
tramontando alla sera,
rispecchiandosi sulle tiepide acque del mare pescoso...

I bambini andavano a scuola,
le maestre ti insegnavano a leggere,
scrivere, parlare e rispettare il tuo prossimo.

Qualcuno ti spiegò cosa fosse l'Italia,
cosa significasse "Patria" e "Nazione"...
"Bisogna studiare, bambini,
così un giorno potrete contribuire a migliorare l'Italia..."

E tu ci credevi... e studiavi...
poi sei cresciuto...
ed hai cominciato a capire di aver sbagliato tutto!

C'era una volta un Bel Paese...
che forse non c'é mai stato
se non nell'immaginazione di un bimbo...
Illuso che era!

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO
(Aprilia, 25 gennaio 2008)

giovedì 24 gennaio 2008

Erodoto, i Psilli e i ricordi di un verde passato…



Storie...


Erodoto ci porta oltre che i ricordi del suo tempo, anche i ricordi di un passato ancora più lontano...


Ci parla infatti di popolazioni antiche, ai suoi tempi già scomparse. E' il caso dei Psilli, una popolazione che abitò la terra oggi conosciuta come Libia, in particolare la zona del golfo della Sirte...




(Libro IV, 173)


"Confinanti con i Nasamoni erano i Psilli; questi sono scomparsi dal mondo nel modo seguente: il vento del Sud, soffiando contro di loro, aveva inaridito le cisterne di acqua e tutto il paese, che si trova all’interno della Sirte, era riarso dalla siccità. Essi, allora, dopo aver ben deliberato in comune, mossero in guerra contro il vento del Sud, che aveva ripreso a soffiare, li seppellì tutti. Da quando essi scomparvero dal mondo, occupano il loro paese i Nasamoni."




Quando scomparvero i Psilli? A che periodo risalgono i ricordi di questa strana lotta tra i Psilli e il vento del Sud?


Chissà, cosa si può dire se non che dovette trattarsi di una catastrofe per quella antica popolazione... ormai scomparsa!


Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

Roma, Roma...

Roma,
ancora una volta mi stupisci con la tua bellezza...

Giardini splendidi,

invisibili ai visitatori non attenti...

Palazzi fuori dal tempo,

immersi in un verde irreale...

Piazza San Pietro,

pellegrini del tempo...

fino all'Altare della Patria...

la nostra Patria,

per chi ancora ci crede...

Alessandro GIovanni Paolo RUGOLO


Diario dal Kosovo (28 giugno 1999)

La terra che scorre sotto le ruote
E il tempo che mi trascina
Corpo morto passivo verso lontano
Quest’anima senza più anima.

Ho pensato tutto il giorno a te
Insistentemente raccogliendo come fiori
I ricordi con una sola certezza
Sono inesauribili vie da percorrere.

Ho sognato una grande nave grigia
Uno di quei battelli da guerra
Col portellone carico di soldati
E mezzi e armi e vicina invisibile
La costa d’Albania da raggiungere.

Così è stato.
Venti ore lasciate passare
Sul mare placido e benevolo
Una crociera noi scherzavamo
Prima della tempesta annunciata.

Giuseppe MARCHI