Cari amici, questa sera pubblico qualcosa di particolare, un commento ad un post pubblicato tempo addietro sui legami esistenti tra informatica e linguistica, ecco il link al post per chi non l'avesse letto... Informatica e informazione.
Traduttore automatico - Read this site in another language
mercoledì 18 febbraio 2009
martedì 17 febbraio 2009
Concorso di poesia: "Il Saggio - Città di Eboli"
Cari amici, oggi l'Accademia vi presenta un concorso poetico.
Parlo del concorso di poesia "Il Saggio - Città di Eboli" che è pubblicato su www.ilsaggio.it
Per richiedere il bando potete rivolgervi direttamente al gruppo "XIII Concorso intenazionale di poesia Il Saggio - Città di Eboli", all'indirizzo email: info@ilsaggio.it
Che dire di più?
Partecipate numerosi!
E vinca il migliore... ma anche l'ultimo avrà da dire qualcosa!
Grazie a tutti.
Parlo del concorso di poesia "Il Saggio - Città di Eboli" che è pubblicato su www.ilsaggio.it
Per richiedere il bando potete rivolgervi direttamente al gruppo "XIII Concorso intenazionale di poesia Il Saggio - Città di Eboli", all'indirizzo email: info@ilsaggio.it
Che dire di più?
Partecipate numerosi!
E vinca il migliore... ma anche l'ultimo avrà da dire qualcosa!
Grazie a tutti.
Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO
domenica 15 febbraio 2009
Scritti postumi... di Massimo D'Azeglio: la rovina dei poteri...
![]() |
Massimo d'Azeglio |
"Per fare in cinque parole la storia di tutti i poteri che rovinarono, serve mirabilmente un proverbio volgare, anzi triviale: Chi troppo la tira la strappa.
Ed infatti si scorrano gli annali del mondo; e ognuno dovrà persuadersi che tutti i poteri, tutte le autorità umane; le politiche come le religiose; tutte, per volerne troppo, furono artefici prima della propria decadenza, poi della loro totale rovina.
Nè la cosa può andare altrimenti.
Come si regge un potere, un'autorità qualunque?
Colla riputazione ch'egli ha; colla stima ed il rispetto che hanno per essa gli uomini; donde il concorso di tutte le volontà a mantenerla.
E questa stima, questa riputazione, come s'acquistano e come si mantengono?
Coll'operare secondo le leggi del giusto, dell'onesto, e del ragionevole.
Con questi modi una potestà sorge, si stabilisce, e si rassoda. Ma spesse volte, per non dir sempre, accade, che venuta a questo stato di solidità, e levatasi in superbia, trascurò i modi onesti e giusti che avean servito ad avvalorarla e fermarla; e tenendo modi al tutto contrari, ed abusando di una forza virtuosamente ottenuta, venne a perdere ogni riputazione fra gli uomini: ed alla prima scossa, non essendovi più chi facesse stima di lei, e della sua conservazione, fu costretta a rovinare.
Così caddero gli Stati, le dinastie, le sette, gli ordini monastici, le associazioni, le podestà umane d'ogni ragione; e così rovinerebbe la religione, se ciò che é in lei di divino, di vero, di generalmente benefico, fosse soppoposto alle leggi comuni delle umane cose, ed alle intemperanze degli uomini."
Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO
sabato 14 febbraio 2009
RENDITA
Occhi persi nell’infinito,
mani consumate dall’amarezza del lavoro,
pochi spiccioli di ricordi ammuffiti
nella tasca del passato.
mani consumate dall’amarezza del lavoro,
pochi spiccioli di ricordi ammuffiti
nella tasca del passato.
Daniela MEGNA
Vi presento una nuova Tuttologa: Daniela Megna

Cari amici, oggi é una giornata speciale, abbiamo una nuova Tuttologa, Daniela.
E' una poetessa, é nata a Orbetello in provincia di Grosseto dove abita da sempre. E' sposata e ha tre figli ormai grandi, scrive poesie da quando aveva nove anni e... non ci sono dubbi, é brava!
Che dire di più?
Benvenuta Daniela...
E' una poetessa, é nata a Orbetello in provincia di Grosseto dove abita da sempre. E' sposata e ha tre figli ormai grandi, scrive poesie da quando aveva nove anni e... non ci sono dubbi, é brava!
Che dire di più?
Benvenuta Daniela...
Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO
La crisi in Italia...
Crisi SI, crisi NO...
Ad ascoltare i nostri politici si perde solo tempo!
Chi dice di essere preoccupato, chi dice che la crisi non c'è salvo poi dirsi preoccupato, chi ci dice che il governo dovrebbe far qualcosa, chi dice che il governo sta facendo qualcosa, chi dice che il governo non sta facendo niente...
In Italia chiunque può dire ciò che vuole e allora posso farlo anche io?
Ma si, dico la mia!
La crisi c'é!
Questo è il mio presupposto...
Lo si vede tutti i giorni, lo si vede al centro commerciale, per le strade, nelle vetrine dei negozi che hanno ancora i saldi al 50-70%.
Lo si sente dalle parole della gente, sussurrate di fronte ad un acquisto che si vorrebbe fare, ma a cui si rinuncia perché non indispensabile!
Lo si capisce dall'aumento della disoccupazione e dalle manovre dei grandi paesi del mondo per cercare di mettere rimedio dove, forse, e mi auguro di sbagliare, non c'é più rimedio...
Lo si capisce dal razzismo e dalla paura si sente per le strade...
Chiunque é in grado di capirlo...
Non é il PIL che ci dice che c'é la crisi... anche perché il PIL non é uno strumento adatto... non ci credete? Bravi, non bisogna credere a ciò che ci viene detto... occorre studiare e giudicare da soli. Andate a vedere come si calcola il PIL, non la formula, ma quali voci concorrono a farlo crescere o scendere, vedrete che bella sorpresa!
Eppure la CRISI C'E'!
Cosa si sta facendo in Italia?
Questo é più difficile da capire...
ci raccontano che si sostengono le industrie e per l'auto e gli elettrodomestici sembra che sia vero...
Si dice che si cerca di aiutare i più deboli e coloro che perdono il lavoro...
Bene, se é vero...
Cosa si sta facendo in definitiva? NIENTE!
Ma chi é che dovrebbe permetterci di uscire dalla crisi?
Forse i disoccupati o le fasce deboli?
O l'industria?
No, mi spiace ma la strada é sbagliata!
Non é così che si affronta una crisi...
Chi é disoccupato non rilancia certamente i consumi, senza rilancio dei consumi le industrie non usciranno mai dalla crisi...
se le industrie non escono dalla crisi i disoccupati saranno sempre di più!
E questo credo sia chiaro a tutti!
Ma allora che fare?
Occorre predisporre un piano su tre livelli: l'immediato, il medio termine, il lungo termine.
Nell'immediato occorre tagliare le tasse per rilanciare i consumi. Tagliare le tasse é la cosa più semplice da fare...
Ma quali tasse? Direte voi... L'IRPEF tento per cominciare! Una unica aliquota del 20% per tutti!
E il suo equivalente per le imprese... chiaramente!
Questo consentirebbe alle classi sociali medio basse e medie di rilanciare i consumi e con essi di spingere le imprese.
Secondo: tagliare le spese inutili, cioè quelle legate alla politica: sono le uniche spese che non sono mai state toccate! Anche questo si può fare subito e non andrebbe a gravare sulle classi medio basse e basse. Non ci possiamo permettere di pagare dei rappresentanti perché si facciano i cavoli loro... la cosa non é più sostenibile!
Medio termine: occorre riorganizzare lo Stato, accorpando tutto ciò che può essere accorpato e tagliando i rami morti, allo scopo di usare tutte le risorse disponibili per rendere dei servizi effettivi al cittadino. Tutti i settori possono essere migliorati, senza alcuna eccezione.
In primo luogo occorre pensare alla scuola, una scuola seria che deve creare dei cittadini...
Lungo termine: occorre riorganizzare tutta la struttura produttiva dell'Italia, mirando all'autosufficienza nei settori strategici, sicuramente nel settore energia. Dipendere troppo dal prossimo significa non poter gestire le emergenze...
Il mio é solo un piccolo intervento, un pensiero... ma non mi sembra di aver visto o letto o sentito molto di più dai nostri politicanti, con la differenza che ciò che io dico non costa niente, ciò che dicono i nostri rappresentanti invece ci costa parecchio!
Volete dire la vostra?
Venite a trovarmi su Facebook e discutiamone...
Ad ascoltare i nostri politici si perde solo tempo!
Chi dice di essere preoccupato, chi dice che la crisi non c'è salvo poi dirsi preoccupato, chi ci dice che il governo dovrebbe far qualcosa, chi dice che il governo sta facendo qualcosa, chi dice che il governo non sta facendo niente...
In Italia chiunque può dire ciò che vuole e allora posso farlo anche io?
Ma si, dico la mia!
La crisi c'é!
Questo è il mio presupposto...
Lo si vede tutti i giorni, lo si vede al centro commerciale, per le strade, nelle vetrine dei negozi che hanno ancora i saldi al 50-70%.
Lo si sente dalle parole della gente, sussurrate di fronte ad un acquisto che si vorrebbe fare, ma a cui si rinuncia perché non indispensabile!
Lo si capisce dall'aumento della disoccupazione e dalle manovre dei grandi paesi del mondo per cercare di mettere rimedio dove, forse, e mi auguro di sbagliare, non c'é più rimedio...
Lo si capisce dal razzismo e dalla paura si sente per le strade...
Chiunque é in grado di capirlo...
Non é il PIL che ci dice che c'é la crisi... anche perché il PIL non é uno strumento adatto... non ci credete? Bravi, non bisogna credere a ciò che ci viene detto... occorre studiare e giudicare da soli. Andate a vedere come si calcola il PIL, non la formula, ma quali voci concorrono a farlo crescere o scendere, vedrete che bella sorpresa!
Eppure la CRISI C'E'!
Cosa si sta facendo in Italia?
Questo é più difficile da capire...
ci raccontano che si sostengono le industrie e per l'auto e gli elettrodomestici sembra che sia vero...
Si dice che si cerca di aiutare i più deboli e coloro che perdono il lavoro...
Bene, se é vero...
Cosa si sta facendo in definitiva? NIENTE!
Ma chi é che dovrebbe permetterci di uscire dalla crisi?
Forse i disoccupati o le fasce deboli?
O l'industria?
No, mi spiace ma la strada é sbagliata!
Non é così che si affronta una crisi...
Chi é disoccupato non rilancia certamente i consumi, senza rilancio dei consumi le industrie non usciranno mai dalla crisi...
se le industrie non escono dalla crisi i disoccupati saranno sempre di più!
E questo credo sia chiaro a tutti!
Ma allora che fare?
Occorre predisporre un piano su tre livelli: l'immediato, il medio termine, il lungo termine.
Nell'immediato occorre tagliare le tasse per rilanciare i consumi. Tagliare le tasse é la cosa più semplice da fare...
Ma quali tasse? Direte voi... L'IRPEF tento per cominciare! Una unica aliquota del 20% per tutti!
E il suo equivalente per le imprese... chiaramente!
Questo consentirebbe alle classi sociali medio basse e medie di rilanciare i consumi e con essi di spingere le imprese.
Secondo: tagliare le spese inutili, cioè quelle legate alla politica: sono le uniche spese che non sono mai state toccate! Anche questo si può fare subito e non andrebbe a gravare sulle classi medio basse e basse. Non ci possiamo permettere di pagare dei rappresentanti perché si facciano i cavoli loro... la cosa non é più sostenibile!
Medio termine: occorre riorganizzare lo Stato, accorpando tutto ciò che può essere accorpato e tagliando i rami morti, allo scopo di usare tutte le risorse disponibili per rendere dei servizi effettivi al cittadino. Tutti i settori possono essere migliorati, senza alcuna eccezione.
In primo luogo occorre pensare alla scuola, una scuola seria che deve creare dei cittadini...
Lungo termine: occorre riorganizzare tutta la struttura produttiva dell'Italia, mirando all'autosufficienza nei settori strategici, sicuramente nel settore energia. Dipendere troppo dal prossimo significa non poter gestire le emergenze...
Il mio é solo un piccolo intervento, un pensiero... ma non mi sembra di aver visto o letto o sentito molto di più dai nostri politicanti, con la differenza che ciò che io dico non costa niente, ciò che dicono i nostri rappresentanti invece ci costa parecchio!
Volete dire la vostra?
Venite a trovarmi su Facebook e discutiamone...
Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO
giovedì 12 febbraio 2009
Apollodoro: l'ariete dal vello d'oro...
Abbiamo già conosciuto Apollodoro qualche giorno fa, con i primi due articoli:
Biblioteca di Apollodoro...
Apollodoro: la creazione della razza umana e il Diluvio
Oggi aggiungiamo qualche piccola informazione...
Parliamo del "Vello d'oro"... e del nome Ellesponto!
Tanto per cominciare una considerazione, credo che Apollodoro abbia usato tra le sue fonti Tucidide, le sue considerazioni sull'origine del nome Ellade sono infatti molto simili a quelle del più antico storico greco (Tucidide e l'origine del nome Ellade), ma fin qui niente di strano...
Come tutti sappiamo il vello d'oro era il vello di un ariete volante, dono di Ermes a Nefele, moglie di Atamante, allo scopo di salvare i suoi figli, Elle e Frisso.
Atamante infatti si era risposato con una tale Ino, che voleva eliminare i due figli legittimi di suo marito per consentire ai suoi di ereditare il trono della Beozia.
La storia é ambientata poco dopo il diluvio di Deucalione, qualche generazione dopo... ecco l'ordine: Deucalione, Elleno, Eolo, Atamante...
Atamante stava per sacrificare il figlio Frisso per obbedire all'oracolo di Delfi, quando:
[Biblioteca, Libro I, 9]
"Nefele lo rapì assieme alla figlia e diede loro un ariete dal vello d'oro che aveva ricevuto da Ermes. Trasportati da quello attraverso il cielo, essi varcarono la terra e il mare, ma quando giunsero sopra la distesa di acqua che sta tra il Sigeo e il Chersoneo, Elle scivolò nell'abisso e il tratto di mare dove morì fu chiamato dal suo nome Ellesponto".
Frisso riuscì ad arrivare nella Colchide e per ringraziare Zeus Protettore degli esuli per la nuova patria, gli sacrificò l'ariete dal vello d'oro. La pelle dell'ariete fu donata a Eete che la appese ad una quercia, nel bosco sacro di Ares.
La ricerca del vello d'oro sarà poi il filo conduttore del peregrinare di Giasone e dei suoi Argonauti...
Ma fermiamoci un attimo a riflettere sulla storia dell'ariete volante... di Giasone ne parleremo più avanti, forse!
Un Ariete volante, dono di Ermes... Marte, che attraversa il cielo e trasporta con se Frisso e Elle...
Elle cade in mare e da il nome, morendo, a quel tratto che da allora verrà chiamato Ellesponto... "Mare di Elle" letteralmente...
Frisso giunge in Colchide e viene ospitato, sacrifica il prodigioso ariete dal vello d'oro e si stabilisce nel nuovo mondo.
Cosa può significare tutto ciò?
Cosa ci può essere dietro il mito?
E se l'ariete dal vello d'oro fosse stato un meteorite?
Immaginate... durante un sacrificio appare un meteorite che attraversa il cielo con la sua splendente corona infuocata, attraversa la terra e il mare e cade in parte nello stesso mare, in parte nella Colchide...
Troppa fantasia direte...
Forse... e forse no!
Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO
Iscriviti a:
Post (Atom)
-
“Berbu era in Sardo antico il vocabolo ordinario per ‘parola’ [..] oggi si usa solo al plurale (Logudorese: sos berbos; campidanese: is ...
-
A coloro che seguono l'evoluzione del campo militare non sarà sfuggito che dopo Cyber Warfare, Information Warfare e Hybrid Warfare, è s...
-
Introduzione L’Intelligenza Artificiale ha compiuto enormi progressi negli ultimi anni, in particolare con lo sviluppo dei Large Language Mo...
In effetti non è sbagliato assimilare l'informazione all'informatica, né tantomeno la linguistica. Questo in virtù del fatto che, se ci pensiamo bene, sia l'informazione sia la linguistica sono riconducibili alla comunicazione. L'una in quanto è il contenuto che un emittente ed un ricevente la comunicazione si trasmettono, l'altra rappresenta in qualche modo le diverse funzioni linguistiche.
La comunicazione, nel suo percorso evolutivo, è passata attraverso diverse fasi caratterizzate da tre tipologie comunicative.
Inoltre, le modalità di comunicazione sono strettamente correlate con lo sviluppo tecnologico. Pensiamo all’evoluzione dei metodi di scrittura, la nascita della stampa, lo sviluppo della rete ferroviaria, l’incremento dei mezzi di telecomunicazione, etc.
Ed arriviamo al tipo di comunicazione che più di ogni altro è strettamente legato all’evoluzione informatica: la comunicazione mediata. Questo è un tipo di comunicazione che adopera sostanzialmente lo strumento computer. E’ un tipo di comunicazione a distanza perché non vi è condivisione spaziale, in quanto i computer degli interlocutori sono distanti tra loro e comunque si tratta di comunicazione nel quale il computer fa da mediatore e interfaccia. Può essere inoltre un tipo di comunicazione sincrona quando si utilizza per esempio una chat o un servizio di teleconferenza, ma può essere anche asincrona quando si si invia una e-mail o si posta su un forum.
Tutto questo discorso (spero non noioso, per arrivare a confermare che la comunicazione si è evoluta in funzione dello sviluppo tecnologico e, viceversa, le tecnologie informatiche si sono sempre di più adeguate alle esigenze comunicative, basti pensare a Internet e tutte le possibilità comunicative che ci offre attraverso i siti Web, forum, chat, blog, e-mail, teleconferenze, etc.
Il punto debole però di questa fase evolutiva della comunicazione, e qui subentrano la crittografia e la steganografia, è che è difficile garantire e preservare la sicurezza delle nostre informazioni. Anche perché, diversamente dal tipo di interazione faccia a faccia dove i pericoli di mancata sicurezza sono due: il ricevente la comunicazione oppure qualcuno che sta origliando la conversazione, l’interazione mediata dal computer e dalla Rete ha molte varianti e innumerevoli possibilità che qualcuno catturi l’informazione, visto le linee che la nostra informazione percorre nella Rete.
Un saluto, Nicola AMATO"