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martedì 14 aprile 2009

Moderazione...

Giamblico... lo ricordate?
Ve lo presentai due anni fà...
Oggi ho iniziato a leggere "La vita Pitagorica" e voglio semplicemente lasciarvi una frase su cui riflettere...
la frase che secondo Giamblico, può usarsi per riassumere il pensiero e l'opera di Pitagora!

"Occorre bandire e estirpare con ogni mezzo, col ferro e col fuoco e ogni altro espediente, la malattia dal corpo, l'ignoranza dall'anima, la smoderatezza dal ventre, la sedizione dalla città, la discordia dalla casa e insieme la dismisura da tutte le cose..."

Che altro dire?

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

lunedì 13 aprile 2009

Alla ricerca del passato. Il libro di Enoch


Precedenti:

Lago d'Orta e l'Isola di San Giulio
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Alcune volte si inizia una viaggio dopo aver letto un libro, altre volte un viaggio porta a leggere un libro... o più d'uno, magari!
Qualche giorno fa ho iniziato un nuovo viaggio tra i libri alla ricerca di un passato dimenticato... tutto é iniziato con la visita all'Isola di San Giulio.
La basilica di San Giulio e i suoi affreschi, le sue statue, i simboli, l'aria di mistero...

Un pilastro con la rappresentazione di un "Serafino" dai mille occhi, una ricerca su Wikipedia alla ricerca del significato di "Serafino", come al solito poco o niente nella parte italiana:
I serafini sono una classe di Angeli con sei ali... il loro nome pare derivi da un termine ebraico che vuol dire "ardente". Nella Bibbia é Isaia che ce ne parla, ma solo poche righe... dove trovare altre informazioni?
Wikipedia in inglese é più interessante...
Oltre che nella Bibbia ne parla il Libro di Enoch, dove vengono chiamati "Dracones" cioé "serpenti"... anche se il termine deriva dall'Ebraico "Sarap" cioé "bruciare"...
Nel libro di Enoch si parla dei "Serafini" assieme ai "Cherubini", creature angeliche che stanno al fianco del trono di Dio!
Serafini... Serpenti... Angeli... Cherubini... Dio...
Mi torna in mente una vecchia lettura, non ricordo se da uno dei libri della Bibbia, in cui si parlava di Cherubini...
E' sufficiente! Ho deciso di andare avanti...
Ciò che mi occorre é Il libro di Enoch... ma dove lo trovo?
Wikipedia, versione inglese, mi viene incontro, ancora una volta... é possibile scaricare una traduzione dall'Etiope antico all'Inglese, realizzata a fine 1800 dal Rev. George H. SCHODDE. Certo, l'inglese del 1800 é diverso da quello di oggi... ma l'impresa si può tentare!
Così mi ritrovo per le mani un vecchio testo, "The book of Enoch", e dopo la stampa sono pronto ad immergermi nella lettura... e che lettura!
I Giganti, il Diluvio, esseri angelici di vario tipo, le leggi del cielo, il calendario... 108 capitoli suddivisi in venti sezioni di lunghezza irregolare...
Curiosi?!?
E allora seguitemi...

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

domenica 12 aprile 2009

Gita a Zurigo

Finalmente il bel tempo!
Decidiamo così di intraprendere un viaggio per lunghi mesi rimandato... visita a Zurigo.
Dobbiamo attraversare tutta la Svizzera ma non occorrono più di tre ore dalla Lombardia, così decidiamo e si parte!
Superato il tunnel del San Gottardo (17 chilometri di galleria!) il paesaggio cambia totalmente, niente più fabbriche, niente più nuvole, splendidi colori di prati verdi, casette in legno dalle mille piccole finestrelle, ancora le nevi bianche sulle cime...Siamo quasi tentati di fermarci nel primo villaggio... ma sappiamo che se ciò accadesse non raggiungeremo Zurigo così, anche se a malincuore, proseguiamo il nostro viaggio!

Ed eccoci ripagati dalle fatiche, dopo aver parcheggiato in uno degli immensi sili interrati al centro della città eccoci, visitatori per il centro storico.
Quanta gente, quante lingue diverse si sentono per la capitale del cantone Zurigo, Zürich o Taricum... città nata celtica, forse intorno al 500 a.C.
Passeggiare per il centro storico é molto suggestivo, vi sono punti in cui quasi non si riesce a passare tanta é la folla, altri in cui é possibile godersi il panorama e, magari fare una partita a scacchi con gli amici, senza essere disturbati da nessuno...
Per le stradine fermatevi a vedere le vetrine, quelle degli orologi a cucù sono stupende...
Per chi viene dall'Italia le chiese sono particolari, esternamente molto interessanti, l'interno é spesso spoglio, essenziale, e molto luminoso...
La chiesa evangelica riformata di St. Peter, la più antica di Zurigo, risale almeno al IX secolo. L'orologio della torre, con un diametro di quasi 9 metri, é il più grande d'Europa...
Affacciata sul fiume Limmat, la chiesa di Grossmünster, con le sue due torri. La leggenda vuole che Carlo Magno ne facesse edificare il primo edificio...
Dall'altra parte del fiume, la chiesa di Fraumünster, fondata nel 853 da Ludovico il Tedesco...In una parete di una casa ecco l'immagine di Carlo III, detto "il grosso"...
Ogni angolo merita di essere osservato attentamente...per la sua bellezza...

Ed ecco la chiesa di Predigerkirche, nei pressi dell'università...

Ma il tempo é volato via e così, con questa immagine vi lascio e lasciamo Zurigo con l'idea di tornarvi, un giorno...

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

Visita a Zurigo

Finalmente il bel tempo!
Decidiamo così di intraprendere un viaggio per lunghi mesi rimandato... visita a Zurigo.
Dobbiamo attraversare tutta la Svizzera ma non occorrono più di tre ore dalla Lombardia, così decidiamo e si parte!
Superato il tunnel del San Gottardo (17 chilometri di galleria!) il paesaggio cambia totalmente, niente più fabbriche, niente più nuvole, splendidi colori di prati verdi, casette in legno dalle mille piccole finestrelle, ancora le nevi bianche sulle cime...Siamo quasi tentati di fermarci nel primo villaggio... ma sappiamo che se ciò accadesse non raggiungeremo Zurigo così, anche se a malincuore, proseguiamo il nostro viaggio!

Ed eccoci ripagati dalle fatiche, dopo aver parcheggiato in uno degli immensi sili interrati al centro della città eccoci, visitatori per il centro storico.
Quanta gente, quante lingue diverse si sentono per la capitale del cantone Zurigo, Zürich o Taricum... città nata celtica, forse intorno al 500 a.C.
Passeggiare per il centro storico é molto suggestivo, vi sono punti in cui quasi non si riesce a passare tanta é la folla, altri in cui é possibile godersi il panorama e, magari fare una partita a scacchi con gli amici, senza essere disturbati da nessuno...
Per le stradine fermatevi a vedere le vetrine, quelle degli orologi a cucù sono stupende...
Per chi viene dall'Italia le chiese sono particolari, esternamente molto interessanti, l'interno é spesso spoglio, essenziale, e molto luminoso...
La chiesa evangelica riformata di St. Peter, la più antica di Zurigo, risale almeno al IX secolo. L'orologio della torre, con un diametro di quasi 9 metri, é il più grande d'Europa...
Affacciata sul fiume Limmat, la chiesa di Grossmünster, con le sue due torri. La leggenda vuole che Carlo Magno ne facesse edificare il primo edificio...
Dall'altra parte del fiume, la chiesa di Fraumünster, fondata nel 853 da Ludovico il Tedesco...In una parete di una casa ecco l'immagine di Carlo III, detto "il grosso"...
Ogni angolo merita di essere osservato attentamente... per la sua bellezza...

Ed ecco la chiesa di Predigerkirche, nei pressi dell'università...


Ma il tempo é volato via e così, con questa immagine vi lascio e lasciamo Zurigo con l'idea di tornarvi, un giorno...

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

venerdì 10 aprile 2009

Lago d'Orta e l'isola di San Giulio

Splendida giornata nonostante le previsioni del tempo!
Partiamo alla volta del Piemonte, meta di oggi è l'isola di San Giulio, sul lago d'Orta!
Arriviamo sul lago a metà mattina, il paesino d'Orta ci accoglie con un'aria incantevole...
e che immagini!


Il paese è stupendo, si respira un'aria di pace e tranquillità... i turisti prendono qualcosa seduti ai tavolini all'aperto, ma la meta preferita é l'isola di San Giulio.
Dopo una passeggiata rilassante per le stradine del paese prendiamo i biglietti per l'isola e ci avventuriamo sul lago...
Sbarchiamo... di fronte a noi troviamo la basilica di San Giulio, un santo del IV secolo d.C. che era conosciuto come costruttore di chiese. Pare che la Basilica sia la sua chiesa n. 100!
Il santo è raffigurato nell'atto di giungere sull'isola infestata da serpenti e draghi, sorretto dal suo mantello poggiato sull'acqua...
La basilica é molto particolare... una colonna ci ricorda che in quel luogo doveva essere stato visto un serafino dai mille occhi!
Serafino... drago... serpente...
L'isola é piccolissima e il silenzio é perfetto per riflettere...
Il percorso lungo le strade antiche è sorvegliato da strane figure che ci accompagnano e sorvegliano dall'alto...
Ma é già ora di ripartire, giusto il tempo per uno sguardo ai piccoli negozietti di ricordi e ci reimbarchiamo...
Al rientro ci fermiamo al Sacro Monte, si gode una vista bellissima e il panorama é proprio dei migliori.
Le cappelle con la vita di San Francesco sono stupende anche se il tempo, in parte, le ha rovinate...
Ecco una immagine del Santo e delle tentazioni...
Ma il Sacro Monte sembra fatto apposta per controllare l'isola di San Giulio... con tutte le sue antiche mostruosità...
E' ora di andare, a malincuore ci allontaniamo col proposito di tornare... un giorno!

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

giovedì 9 aprile 2009

Figlio

Ho fatto un figlio
Una mattina d’inverno
Che il sole caldo esplodeva
Già fuori della finestra
Intravista nel viaggio
Giorno d’Africa lontana
Momento irripetibile
Sembrerebbe al caso.
Ho vissuto senza aspettare
E ho avuto ragione.
Prendere a piene mani
Il sangue della vita
Dissetarsi dell’aria stessa.
Non celarla nel profondo
Di dolore e paura.
Urla figlia mia
Così che io
Possa ascoltarti.

Giuseppe MARCHI

Tito Livio: Albula diviene Tevere...

Precedenti:

Tito Livio: la storia di Roma continua...

Tito Livio: storia di Roma
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Maestro, mi diceva che Enea morì e venne sepolto in riva al fiume Numico...
E poi? Su, non si faccia pregare...

"Perché dovrei?
Sai bene che ad una certa età solo la stanchezza ti può trattenere dal dire e fare ciò che pensi, non certo il pericolo delle conseguenze delle proprie azioni!
Ma veniamo al dunque.
Alla morte di Enea Lavinia regnò fino alla maggiore età del figlio Ascanio. Intanto la popolazione cresceva, così Ascanio, ormai grande, partì per il monte Albano dove fondò una nuova città, Alba Longa."

Lavinio, Alba Longa... ma Roma quando viene fondata?

"Alessandro, hai forse fretta?
Se é così vai pure.
Torna quando hai più tempo..."

Mi perdoni Maestro...
E' solo curiosità!

"Abbi pazienza e la tua curiosità sarà soddisfatta... a tempo debito!
Tra i popoli confinanti vi erano già allora gli Etruschi. Il confine tra i due popoli era segnato dal fiume Albula, quello che oggi voi chiamate Tevere..."

E come mai gli fu cambiato il nome?

"Il Tevere si chiama così a causa di un fatto tragico, ha preso il nome di un re che vi morì annegato, Tiberino, discendente di Ascanio...
I discendenti di Enea furono, nell'ordine: Ascanio, Silvio, Silvio Enea, Silvio Latino (fondatore dell colonie dei Prischi Latini), Alba, Ati, Capi, Capeto, Tiberino (che annegò nel fiume dandogli il nome), Agrippa, Romolo Silvio, dopo di lui non ricordo i nomi ma di mano in mano il regno arrivò ad Aventino, quindi Proca che ebbe due figli, Numitore e Amulio. Numitore ereditò il regno ma il fratello minore lo scacciò e ne prese il posto con la violenza. Trucidò i figli maschi del fratello e obbligò ai voti la figlia femmina, Rea Silvia".

Non pensavo fosse passato tanto tempo dall'arrivo di Enea nel Lazio alla fondazione di Roma. Contando i soli nomi di quelli che Lei ricorda siamo arrivati a 14 generazioni, ad una media di circa 20 anni per generazione, dobbiamo considerare almeno 280 anni! E se é vero che Roma é stata fondata il 21 aprile del 753 a.C. allora Lavinio e Alba Longa si possono collocare intorno al 1000 a.C. o prima ancora!

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO