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venerdì 11 settembre 2009

Addio Mike!

Avevo sei anni allora la mia giornata tipo finiva con le ultime immagini del carosello... con una eccezione: Scommettiamo?
Se non ricordo male andava in onda il giovedì, subito dopo il telegiornale e io, il più grande di quattro fratelli, avevo strappato un permesso speciale: potevo vedere il quiz ma dovevo andare a letto assieme ai miei fratelli e solo dopo che i più piccoli si erano addormentati potevo scendere dal letto a castello e raggiungere i miei genitori in sala. Era quasi una impresa... e se qualcuno si svegliava era la fine!
Ricordo ancora oggi il cavallino fatto a somiglianza di Mike e il mitico campione dei campioni... Canevacci!
E Mike con le sue gaffes, che allora talvolta non capivo...

Erano altri tempi... ma li ricordo come bei tempi...
Adesso non c'é più Mike Bongiorno, il presentatore dei quiz televisivi, ma chi mai potrà dimenticarlo?
Mike ora diventa uno dei miti italiani...

e allora in bocca al lupo Mike, da me e dall'Accademia dei Tuttologi, per il tuo ultimo viaggio!

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

domenica 6 settembre 2009

Le Conchiglie di Alfredo Camoglio

E' anni che inseguiamo la mostra di conchiglie...
Ogni anno raccogliamo i volantini ma per un motivo o per l'altro non si riesce a visitarla. Quest'anno però ci siamo riusciti!
Stintino fa da cornice alla mostra, ospitandola all'interno delle sale della scuola elementare di via Lepanto, dalle 18.00 alle 24.00... ingresso gratuito!
I curatori della mostra sono i figli del Dottor Camoglio che hanno valorizzato la passione del padre permettendo a tutti di ammirare gli splendidi esemplari di conchiglie del golfo e del resto del mondo...
Le conchiglie sono tutte classificate, isocardidae, dalla caratteristica forma a cuore...
pettini...e tanti altri splendidi esemplari...
che al di là del nome, significativo solo per chi della malacologia ha fatto una ragione di vita, sono veramente bellissime nelle forme e colori...
E' possibile ammirare inoltre delle teche che riproducono l'habitat delle conchiglie... e gli strumenti che un tempo si usavano per la pesca e le immersioni, nasse e reti fungono anche da colorata cornice.
La mostra é arricchita da stupende sculture in pietra che rappresentano pesci e uccelli e vari modellini di imbarcazioni in legno!
La mostra resterà aperta fino al 10 settembre e se avete un po di tempo e voglia di passare una serata diversa visitatela, ne vale veramente la pena.

Alla famiglia Camoglio un ringraziamento particolare per averci fatto da guida e per il loro impegno... arrivederci all'anno prossimo!

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

venerdì 4 settembre 2009

Indro Montanelli, l'Italia dei secoli bui: Sidonio Apollinare a Ravenna.

L'Italia dei secoli bui, di Indro Montanelli, é un libro veramente piacevole nonostante la storia, talvolta, sia considerata noiosa!

Montanelli ci porta in giro per il mondo Romano facendoci rivivere quei tempi antichi come se passeggiassimo per le città di oggigiorno, rendendo la sua prosa interessante grazie a piccole perle tratte dagli autori antichi. Eccone una su Ravenna cittadina che tra il 402 e il 476 d.C. fu sede dell'Impero Romano d'Occidente... ma sentite cosa ci dice Sidonio Apollinare, poeta, funzionario dell'Impero Romano e Vescovo.

Ravenna... "E' un pantano, dove tutto va all'incontrario: i muri precipitano, le acque ristagnano; le torri affiorano e le barche si arenano; i bagni gelano e le case si infuocano; i vivi muoiono di sete e i morti galleggiano; i ladri vegliano e le guardie dormono; i preti esercitano l'usura e gli usurai cantano i salmi; i mercanti imbracciano le armi e i soldati fanno commercio; gli eunuchi studiano l'arte della guerra e i guerrieri barbari studiano la letteratura. E' una città di terra che non possiede che acqua e la cui popolazione originaria é composta solo di zanzare e di ranocchi."

Non me ne abbiano i Ravennati, io non ho mai visitato Ravenna che mi dicono sia una bella città, l'opinione é di Sidonio Apollinare!

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

mercoledì 2 settembre 2009

Terra sarda di Ernst Junger

Certo che fa un certo effetto leggere della propria terra i pensieri e le riflessioni di uno scrittore straniero... "unu strangiu", come si dice da noi!
Ma Ernst Junger, scrittore tedesco, nelle sue pagine ha lasciato il ricordo di una Sardegna che ora non esiste quasi più!
Mi ha colpito la sua ricerca di pace, l'averla trovata in un luogo nel sud Sardegna in cui in quegli anni (1954) non era ancora arrivata l'energia elettrica. Era un tempo in cui i contadini ancora usavano la zappa e i pastori sorvegliavano le loro greggi all'ombra di una roccia che fungeva anche da casa...
Tempi passati e che talvolta vengono rievocati da mio suocero, calato il sole, al fresco del cortile fino a poche ore prima infuocato.
Junger osserva la natura, le antichità dell'isola, la lingua, gli insetti... senza disprezzare cibi naturali e l'osservazione dei paesani, in attesa che anche in quell'angolo di paradiso arrivi l'energia elettrica a portare l'illuminazione artificiale, i motori per le pompe dei pozzi, la radio, il cinema... e la fine della tranquillità!
Mi colpisce la sua capacità di parlare con gli altri, usando una lingua, l'Italiano, da lui poco conosciuta, in mezzo a gente di lingua Sarda... gente antica!
E in mezzo al suo viaggio tra terre antiche i suoi pensieri, le sue riflessioni sul mondo, sul potere, sulla felicità, sulla poesia, sulla Patria...

"le isole sono Patria nel senso più profondo, ultime sedi terrestri prima che abbia inizio il volo nel cosmo"

Grazie Junger, per averci lasciato il tuo diario di viaggio... grazie per la tua testimonianza!

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

martedì 1 settembre 2009

Il pendolo di Foucault... di Umberto Eco

Tempo addietro, saranno almeno quindici anni, lessi per la prima volta "Il nome della rosa" e ne rimasi affascinato al punto che negli anni successivi rilessi il libro ancora una volta!
Tempo dopo girando per le librerie, cosa che faccio ogni volta che posso, trovai un altro libro di Eco, "Il pendolo di Foucault" e memore della avvincente storia dell'altra sua opera, lo acquistai.
Se ben ricordo iniziai la lettura la sera stessa... ma invano!
Leggevo ma non riuscivo a capire, erano più le cose che ignoravo che quelle che mi aprivano uno dei famosi cassettini della memoria di Jerry Scotti così, seppur a malincuore, dopo poche pagine abbandonai l'impresa in attesa di tempi migliori!
In questi anni ripresi il libro in mano a riprese, in tempi diversi almeno altre due volte, sempre in estate ma il risultato non fu diverso... é vero che l'ultima volta (cinque anni addietro?) lessi una trentina di pagine ma senza evidenti miglioramenti di comprensione... abbandonai ancora, fino a questa estate!
La settimana scorsa, terminato di leggere il primo volume delle "Storie" di Polibio in edizione GTE che comprende i primi tre libri, mi buttai sui fumetti di Topolino, sempre bellissimi anche dopo tanti anni, ma poi cominciai a frugare nella libreria, alla ricerca di qualche volume dimenticato o semplicemente abbandonato in attesa del momento giusto... trovai un portolano della Sardegna, regalo di un parente, che però mi era sfuggito, una storia delle religioni di Donini e un vecchio volume sulla storia dei Rosa - Croce, letto tempo fa... ma sempre interessante; é anni che non leggo un romanzo, pensai...
Poi, in un angolo in seconda fila, nascosto alla vista come spesso si nascondono le cose brutte o i fallimenti, ecco emergere il dorso bianco con una linea rossa della serie Best Sellers della Bompiani... "Il pendolo di Foucault" mi sfidava... ed io accettai la sfida,quasi a malincuore, convinto com'ero che sarebbe stato l'ennesimo fallimento!
Keter...
Come inizio non c'é male, prima parola... prima parola sconosciuta... ma vado avanti lo stesso... ho imparato che non bisogna pretendere di capire tutto dall'inizio, a volte le cose si capiscono durante... altre volte solo alla fine... e talvolta non si capiscono e basta!
Ora so qualcosa in più...
New Atlantis di Francis Bacon, ecco un altro riferimento che un tempo mi avrebbe fermato... come andare avanti nella lettura sapendo che difficilmente potrò controllare la veridicità di alcune affermazioni? Ora la mia conoscenza dell'inglese scritto mi permette almeno di provare... così mi scarico dal Progetto Gutemberg il testo inglese che ora attende il suo momento sul desktop del mio computer...
Vado avanti nella lettura e mi fermo quando mia moglie mi chiama per la cena... sono a pagina 45... forse questa é la volta buona, penso!
Dopo cena faccio un breve riassunto di ciò che ho letto a mia moglie... strano, ricordo addirittura i nomi dei personaggi, Belbo, Casaubon, Diotallevi... eppure...
La mattina dopo mi alzo alle sette, mi lavo la faccia velocemente e poi mi accomodo sulla sedia a dondolo, comodo rifugio per la lettura.
Lo scricchiolio ritmato del legno sul pavimento mi concilia la lettura... alle otto e trenta si sveglia mia moglie e prendiamo il caffè... andiamo al mare oggi?
Si, andiamo all'Argentiera... e speriamo ci sia poca gente così posso leggere...
HOKMAH...
BINAH...
... i Templari... lessi qualcosa tempo addietro, la storia del loro ordine cavalleresco e la loro fine. Ma il libro non é più nella libreria... non so che fine ha fatto! Ma non é importante perché Eco ne fa un bel riassunto per il tramite di uno dei suoi personaggi.
Pagina dopo pagina il romanzo scorre, le parole si affollano nella mia mente, appunti veloci prendono corpo lungo i bordi delle pagine e sull'agenda che mi ha regalato un amico, grazie...
Le grandi cattedrali e i loro misteri... se di misteri si può parlare. Mi tornano in mente, non so perché, i nuraghe della civiltà cosiddetta del Bronzo, Sardegna... terra antica e sconosciuta, ma questo non c'entra niente con Eco.
Tritemio... ecco un altro personaggio che ho già incontrato nelle mie letture, vissuto a cavallo tra il 1400 e il 1500, autore di un testo di steganografia conosciuto come testo esoterico, fa parte degli autori che si trovano nella mia lista delle cose da approfondire unitamente al suo testo "De origine gentis Francorum compendium" che purtroppo non sono ancora riuscito a trovare...
Piramidi, Graal, Cagliostro, Conte di San Germano, John Dee e le vite dei tre personaggi principali si alternano senza lasciare spazi e ti trascinano come per magia attraverso il tempo e i misteri veri o supposti che forse solo Eco é capace di raccontare in questo modo...
Ripenso a tutte le volte che avevo preso il libro tra le mani e poi avevo rimesso al suo posto sconsolato... ora evidentemente é il momento giusto! Certo, ho tanto ancora da imparare ma mi sembra di essere in grado di capire... se c'é qualcosa da capire! Illusione?
Il vuoto non esiste... o almeno così si dice vi fosse scritto nella cripta dei Rosa Croce, anzi del loro supposto fondatore, il Padre Rosencreutz, che istituì anche la Regola...
Iniziazione e misticismo... differenti ma simili... a livelli diversi: "l'iniziato controlla le forze che il mistico patisce [..] l'iniziazione é frutto di lunga ascesi della mente e del cuore..." ci dice Eco.
E così passano le pagine, una dopo l'altra, lasciando in me una sorta di memoria sbiadita che va ad aggiungersi a ciò che conosco e a ciò che apparentemente ho dimenticato, strato su strato a formare la conoscenza... e contemporaneamente crescono anche i mie i appunti di curiosità da verificare o da approfondire... fino a MALKUT!

Buona lettura...

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

mercoledì 5 agosto 2009

L'Ignaro e la vita...

A volte ci si rende conto troppo tardi di aver mancato all'appuntamento che avrebbe potuto cambiare la propria vita, altre volte non ci si rende neanche conto di averlo mancato.

C'é chi invece segue il solco tracciato da altri per lui, prima di lui, senza minimamente porsi il problema... chi più fortunato dell'Ignaro?


Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

domenica 2 agosto 2009

Lo sviluppo dell'Umanità

Possibile che l'uomo sia così com'é grazie agli ultimi 5.000 anni di sviluppo?
In fin dei conti si tratta di appena 200 generazioni... cosa possiamo dire dei tempi antichi, dei milioni di anni di svilluppo dalle scimmie a ciò che siamo oggi?
Che fossero tutti cretini? Mi sembra strano...
E se ci sbagliassimo?!?

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO