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venerdì 20 febbraio 2009

Scienza e progresso umano... di Sir Oliver Lodge

"Le comodità ci proteggono da molte tentazioni grossolane ma il selvaggio si risveglierebbe in ciascuno di noi qualora ci venissero negati e agi e cibo..."

Elementare, si direbbe... ma non sempre le cose elementari arrivano all'attenzione di tutti!
Così Sir Oliver Lodge ci invita a seguire il suo personale percorso attraverso il progresso umano.
Ma chi é Oliver Lodge?

Dobbiamo dire, per essere precisi... chi era Oliver Lodge?
E' stato un fisico britannico, vissuto tra il 1851 e il 1940. Si occupò di ricerca nel campo della propagazione delle onde elettromagnetiche, ma non solo... era un pensatore accorto e profondo, esploratore dell'Universo attraverso il pensiero umano!

Leggendo il suo libro è possibile seguirlo nei suoi ragionamenti attraverso la scienza, il progresso, la fede...
Si può credere o meno in Dio, ma non é possibile non apprezzare il pensiero di Lodge... sempre moderato, sempre profondamente umano...

Secondo Lodge esistono vari percorsi per agevolare il progresso della società umana, tra questi...
"Per il progresso dell'Umanità tutta intera [..] vi é un sentiero [..] attraverso la politica; e se essa sarà libera da lotte di parte, un tal sentiero può apparire il più diretto verso il miglioramento sociale dell'uomo..."

Per Lodge é importante distinguere tra "progresso umano" e "sviluppo materiale"... concetti distinti ma spesso confusi.

Che altro? Molto altro... ma magari ne riparliamo più avanti, quando avrò terminato di leggere il libro...

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

mercoledì 18 febbraio 2009

Informatica e informazione...

Cari amici, questa sera pubblico qualcosa di particolare, un commento ad un post pubblicato tempo addietro sui legami esistenti tra informatica e linguistica, ecco il link al post per chi non l'avesse letto... Informatica e informazione.
Ed eccovi il commento che merita, però, uno spazio tutto suo...

"Bell'articolo, Paolo. Me ne avvedo solo ora. Complimenti.

In effetti non è sbagliato assimilare l'informazione all'informatica, né tantomeno la linguistica. Questo in virtù del fatto che, se ci pensiamo bene, sia l'informazione sia la linguistica sono riconducibili alla comunicazione. L'una in quanto è il contenuto che un emittente ed un ricevente la comunicazione si trasmettono, l'altra rappresenta in qualche modo le diverse funzioni linguistiche.
Oggi il binomio comunicazione-informatica è un concentrato di sinergie che rappresentano il mezzo comunicativo moderno. L’evoluzione di entrambe è sempre stata orientata l’una verso l’altra.
La comunicazione, nel suo percorso evolutivo, è passata attraverso diverse fasi caratterizzate da tre tipologie comunicative.
La comunicazione in presenza, adottata per trasferire informazioni nell’antichità di padre in figlio, è caratterizzata da una condivisione spazio-temporale tra gli attori della comunicazione ed è di tipo sincrono in quanto la comunicazione avviene nello stesso istante. Dobbiamo dire inoltre che la comunicazione in presenza richiede un certa “tecnica”. Si tratta di conoscenze incorporate nella cultura, in qualche modo insite nel processo stesso di apprendimento del linguaggio naturale. Infatti, apprendiamo sin dai primi anni di vita le modalità del conversare, ossia, prendere la parola a turno, parlare a una certa distanza, con un certo volume di voce, etc.
Un’altra tipologia di comunicazione è quella a distanza che, nel suo modello classico, è un tipo di comunicazione dove non vi è alcuna condivisione spazio-temporale; è inoltre asincrono in quanto sicuramente l’invio del messaggio non avviene nello stesso istante della ricezione. Nella comunicazione a distanza gli interlocutori comunicano in tempi diversi in luoghi diversi; pensiamo alla dinamica della comunicazione scritta di una lettera per esempio, oppure all’ipotesi di una registrazione di un messaggio video o audio che viene poi recapitato al destinatario, pensiamo ancora alla visione di una trasmissione televisiva precedentemente registrata, oppure all’invio di un SMS ad un utente che in quel momento ha il telefonino spento. La comunicazione a distanza può essere però anche un tipo di comunicazione che, sebbene rispetti la consegna della non spazialità (diversamente non si potrebbe chiamare comunicazione a distanza), può non avere necessariamente una condivisione temporale, quale può essere per esempio l’azione di fare una telefonata che vada a buon fine.

Inoltre, le modalità di comunicazione sono strettamente correlate con lo sviluppo tecnologico. Pensiamo all’evoluzione dei metodi di scrittura, la nascita della stampa, lo sviluppo della rete ferroviaria, l’incremento dei mezzi di telecomunicazione, etc.

Ed arriviamo al tipo di comunicazione che più di ogni altro è strettamente legato all’evoluzione informatica: la comunicazione mediata. Questo è un tipo di comunicazione che adopera sostanzialmente lo strumento computer. E’ un tipo di comunicazione a distanza perché non vi è condivisione spaziale, in quanto i computer degli interlocutori sono distanti tra loro e comunque si tratta di comunicazione nel quale il computer fa da mediatore e interfaccia. Può essere inoltre un tipo di comunicazione sincrona quando si utilizza per esempio una chat o un servizio di teleconferenza, ma può essere anche asincrona quando si si invia una e-mail o si posta su un forum.

Tutto questo discorso (spero non noioso, per arrivare a confermare che la comunicazione si è evoluta in funzione dello sviluppo tecnologico e, viceversa, le tecnologie informatiche si sono sempre di più adeguate alle esigenze comunicative, basti pensare a Internet e tutte le possibilità comunicative che ci offre attraverso i siti Web, forum, chat, blog, e-mail, teleconferenze, etc.

Il punto debole però di questa fase evolutiva della comunicazione, e qui subentrano la crittografia e la steganografia, è che è difficile garantire e preservare la sicurezza delle nostre informazioni. Anche perché, diversamente dal tipo di interazione faccia a faccia dove i pericoli di mancata sicurezza sono due: il ricevente la comunicazione oppure qualcuno che sta origliando la conversazione, l’interazione mediata dal computer e dalla Rete ha molte varianti e innumerevoli possibilità che qualcuno catturi l’informazione, visto le linee che la nostra informazione percorre nella Rete.

Un saluto, Nicola AMATO"


Grazie Nicola, e spero di poter leggere presto altri tuoi commenti!

martedì 17 febbraio 2009

Concorso di poesia: "Il Saggio - Città di Eboli"

Cari amici, oggi l'Accademia vi presenta un concorso poetico.

Parlo del concorso di poesia "Il Saggio - Città di Eboli" che è pubblicato su www.ilsaggio.it
Per richiedere il bando potete rivolgervi direttamente al gruppo "XIII Concorso intenazionale di poesia Il Saggio - Città di Eboli", all'indirizzo email: info@ilsaggio.it
Che dire di più?

Partecipate numerosi!
E vinca il migliore... ma anche l'ultimo avrà da dire qualcosa!

Grazie a tutti.

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

domenica 15 febbraio 2009

Scritti postumi... di Massimo D'Azeglio: la rovina dei poteri...

Massimo d'Azeglio
In questi giorni stò leggendo, tra l'altro, "Scritti postumi" di Massimo D'Azeglio e voglio condividere con tutti voi quello che ho trovato in un suo articolo sul giornalismo...

"Per fare in cinque parole la storia di tutti i poteri che rovinarono, serve mirabilmente un proverbio volgare, anzi triviale: Chi troppo la tira la strappa.
Ed infatti si scorrano gli annali del mondo; e ognuno dovrà persuadersi che tutti i poteri, tutte le autorità umane; le politiche come le religiose; tutte, per volerne troppo, furono artefici prima della propria decadenza, poi della loro totale rovina.
Nè la cosa può andare altrimenti.
Come si regge un potere, un'autorità qualunque?
Colla riputazione ch'egli ha; colla stima ed il rispetto che hanno per essa gli uomini; donde il concorso di tutte le volontà a mantenerla.
E questa stima, questa riputazione, come s'acquistano e come si mantengono?
Coll'operare secondo le leggi del giusto, dell'onesto, e del ragionevole.
Con questi modi una potestà sorge, si stabilisce, e si rassoda. Ma spesse volte, per non dir sempre, accade, che venuta a questo stato di solidità, e levatasi in superbia, trascurò i modi onesti e giusti che avean servito ad avvalorarla e fermarla; e tenendo modi al tutto contrari, ed abusando di una forza virtuosamente ottenuta, venne a perdere ogni riputazione fra gli uomini: ed alla prima scossa, non essendovi più chi facesse stima di lei, e della sua conservazione, fu costretta a rovinare.
Così caddero gli Stati, le dinastie, le sette, gli ordini monastici, le associazioni, le podestà umane d'ogni ragione; e così rovinerebbe la religione, se ciò che é in lei di divino, di vero, di generalmente benefico, fosse soppoposto alle leggi comuni delle umane cose, ed alle intemperanze degli uomini."
Che dire di più se non... "Sagge parole"?

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

sabato 14 febbraio 2009

RENDITA

Occhi persi nell’infinito,
mani consumate dall’amarezza del lavoro,
pochi spiccioli di ricordi ammuffiti
nella tasca del passato.

Daniela MEGNA

Vi presento una nuova Tuttologa: Daniela Megna


Cari amici, oggi é una giornata speciale, abbiamo una nuova Tuttologa, Daniela.
E' una poetessa, é nata a Orbetello in provincia di Grosseto dove abita da sempre. E' sposata e ha tre figli ormai grandi, scrive poesie da quando aveva nove anni e... non ci sono dubbi, é brava!
Che dire di più?
Benvenuta Daniela...

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

La crisi in Italia...

Crisi SI, crisi NO...
Ad ascoltare i nostri politici si perde solo tempo!
Chi dice di essere preoccupato, chi dice che la crisi non c'è salvo poi dirsi preoccupato, chi ci dice che il governo dovrebbe far qualcosa, chi dice che il governo sta facendo qualcosa, chi dice che il governo non sta facendo niente...
In Italia chiunque può dire ciò che vuole e allora posso farlo anche io?
Ma si, dico la mia!

La crisi c'é!
Questo è il mio presupposto...
Lo si vede tutti i giorni, lo si vede al centro commerciale, per le strade, nelle vetrine dei negozi che hanno ancora i saldi al 50-70%.
Lo si sente dalle parole della gente, sussurrate di fronte ad un acquisto che si vorrebbe fare, ma a cui si rinuncia perché non indispensabile!
Lo si capisce dall'aumento della disoccupazione e dalle manovre dei grandi paesi del mondo per cercare di mettere rimedio dove, forse, e mi auguro di sbagliare, non c'é più rimedio...
Lo si capisce dal razzismo e dalla paura si sente per le strade...
Chiunque é in grado di capirlo...
Non é il PIL che ci dice che c'é la crisi...
anche perché il PIL non é uno strumento adatto... non ci credete? Bravi, non bisogna credere a ciò che ci viene detto... occorre studiare e giudicare da soli. Andate a vedere come si calcola il PIL, non la formula, ma quali voci concorrono a farlo crescere o scendere, vedrete che bella sorpresa!
Eppure la CRISI C'E'!


Cosa si sta facendo in Italia?
Questo é più difficile da capire...
ci raccontano che si sostengono le industrie e per l'auto e gli elettrodomestici sembra che sia vero...
Si dice che si cerca di aiutare i più deboli e coloro che perdono il lavoro...
Bene, se é vero...
Cosa si sta facendo in definitiva? NIENTE!

Ma chi é che dovrebbe permetterci di uscire dalla crisi?
Forse i disoccupati o le fasce deboli?
O l'industria?
No, mi spiace ma la strada é sbagliata!
Non é così che si affronta una crisi...
Chi é disoccupato non rilancia certamente i consumi, senza rilancio dei consumi le industrie non usciranno mai dalla crisi...
se le industrie non escono dalla crisi i disoccupati saranno sempre di più!
E questo credo sia chiaro a tutti!

Ma allora che fare?
Occorre predisporre un piano su tre livelli: l'immediato, il medio termine, il lungo termine.
Nell'immediato occorre tagliare le tasse per rilanciare i consumi. Tagliare le tasse é la cosa più semplice da fare...
Ma quali tasse? Direte voi... L'IRPEF tento per cominciare! Una unica aliquota del 20% per tutti!
E il suo equivalente per le imprese... chiaramente!

Questo consentirebbe alle classi sociali medio basse e medie di rilanciare i consumi e con essi di spingere le imprese.

Secondo: tagliare le spese inutili, cioè quelle legate alla politica: sono le uniche spese che non sono mai state toccate! Anche questo si può fare subito e non andrebbe a gravare sulle classi medio basse e basse. Non ci possiamo permettere di pagare dei rappresentanti perché si facciano i cavoli loro... la cosa non é più sostenibile!

Medio termine: occorre riorganizzare lo Stato, accorpando tutto ciò che può essere accorpato e tagliando i rami morti, allo scopo di usare tutte le risorse disponibili per rendere dei servizi effettivi al cittadino. Tutti i settori possono essere migliorati, senza alcuna eccezione.
In primo luogo occorre pensare alla scuola, una scuola seria che deve creare dei cittadini...

Lungo termine: occorre riorganizzare tutta la struttura produttiva dell'Italia, mirando all'autosufficienza nei settori strategici, sicuramente nel settore energia. Dipendere troppo dal prossimo significa non poter gestire le emergenze...

Il mio é solo un piccolo intervento, un pensiero... ma non mi sembra di aver visto o letto o sentito molto di più dai nostri politicanti, con la differenza che ciò che io dico non costa niente, ciò che dicono i nostri rappresentanti invece ci costa parecchio!

Volete dire la vostra?
Venite a trovarmi su Facebook e discutiamone...


Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO