Google Earth, una tecnologia affascinante ma che può diventare pericolosa allo stesso tempo. Google Earth è una tecnologia molto affascinante, che ha aperto nuovi scenari della esplorazione e del WEB. Basato su una idea molto semplice (la visione di mappe geografiche), si prefigge di far conoscere alla popolazione di INTERNET tutti (o quasi) gli angoli del pianeta, anche i più remoti o i più nascosti. Sono quasi sconfinate le sue potenzialità di sviluppo, ma può rappresentare anche un pericoloso strumento di sabotaggio e di criminalità, fornendo fotografie satellitari e cartine di ogni parte del mondo anche alle organizzazioni criminali che possono usare Google Maps per tracciare i propri traffici, i luoghi di consegna e di deposito, per segnalare gli obiettivi delle prossime azioni, nonché per sviluppare attività criminose. Tutto questo è possibile perché quello che sta costruendo Google Earth è un mondo che non segue le leggi stabilite dagli Stati perché non ha confini tangibili e né può essere definito uno spazio "internazionale", o uno Stato/Nazione in senso stretto, essendo al di sopra di qualsiasi tipo di Istituzione sovranazionale e nazionale, essendo basato su INTERNET appunto. Il mondo dell'informatica e le piattaforme WEB fanno ormai parte della nostra vita e le possiamo considerare le autostrade per l' economia e lo sviluppo del nostro futuro. Gli scenari diventano sempre più interessanti se si pensa all'attuale evoluzione dei progetti di Google e della NASA, che avrà come scopo quello di sviluppare il cd. "supercomputing", ossia un sistema di informazioni che conterrà immagini e dati della Terra: il più grande “GRANDE FRATELLO” che possa essere pensato.
… Comunque, in attesa che ciò avvenga, godiamoci le immagini dei Google Earth, e spaziamo con la fantasia per quei viaggi che avremmo sempre voluto fare e che gli impegni quotidiani ci impediscono.
Un saluto ai tuttologi
… Comunque, in attesa che ciò avvenga, godiamoci le immagini dei Google Earth, e spaziamo con la fantasia per quei viaggi che avremmo sempre voluto fare e che gli impegni quotidiani ci impediscono.
Un saluto ai tuttologi
Paolo CARTILLONE
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