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domenica 12 maggio 2019

Nuove tecnologie: dato e DNA

Già in due precedenti articoli abbiamo parlato di informatica e DNA.
Nell'articolo del marzo 2017 "Nuova frontiera: cifratura dei dati e DNA" si è parlato dei primi esperimenti degli scienziati dei Sandia National Laboratories (gestiti da una controllata della Lockheed Martin Corporation) per la cifratura di testi all'interno del DNA. 
Qualche mese dopo abbiamo scritto della codifica di un video all'interno del DNA e alla possibilità di trasmettere i dati (attraverso la riproduzione dell'organismo) nel tempo e nello spazio.
Ora, è di fine marzo l'annuncio della Microsoft e della University of Washington di aver messo a punto un sistema automatico di scrittura ed estrazione dati dal DNA sintetico, un passo avanti verso lo spostamento della nuova tecnologia dai laboratori di test ai datacenter, dice Jennifer Langston nel suo articolo. In un semplice test è stata codificata la parola "Hello", poi estratta con l'uso di un sistema automatico. Il processo completo è stato descritto in un recente articolo pubblicato su Nature.
Ancora una volta la tecnologia migliore per la conservazione dei dati sembra essere quella realizzata dalla natura. La conservazione di dati nel DNA infatti occupa pochissimo spazio e per il mantenimento consuma pochissima energia, con una efficienza di molti ordini di grandezza superiore rispetto ai migliori datacenter esistenti.
Ancora manca molto lavoro ma già è possibile iniziare a pensare a sistemi automatici la cui memoria sia composta da DNA sintetico appositamente cifrato e codificato.
E' anche possibile immaginare che occorreranno organismi appositamente studiati affinché nel processo riproduttivo il tasso di errore si mantenga basso, organismi realizzati per funzionare come memoria dei processori del futuro.
Il mondo cyber si dovrà allargare a considerare nuove tecnologie, diverse da quelle digitali, ma basate su strutture organiche più o meno sofisticate.
I sistemi di controllo dovranno essere estesi al controllo di sostanze biologiche che potranno essere utilizzate per la trasmissione di dati.
I sistemi informatici diventano sempre più simili alle strutture biologiche create dalla natura, con intenzione di migliorarle quando possibile...


Alessandro RUGOLO

https://news.microsoft.com/innovation-stories/hello-data-dna-storage/
https://www.nature.com/articles/s41598-019-41228-8

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