E se un giorno...
𝗔𝗡𝗡𝗢 𝟮𝟬𝟮𝟳.
“Benvenuto nel futuro del lavoro,” disse il recruiter, porgendomi una scatola nera opaca.
All’interno, un sottile cerchio di grafene flessibile.
"Si chiama NeuroBand. È la nostra interfaccia cognitiva. La indosserai ogni giorno, come l'orologio aziendale. Misura attenzione, stress, congruenza tra pensiero e azione."
Fece una pausa, poi sorrise:
"Nessuno legge tutti i pensieri, ovviamente. Solo quelli rilevanti per la performance. E solo durante l'orario di lavoro."
"Ma… se penso qualcosa di sbagliato?"
"Niente paura. Il sistema è addestrato per rilevare intenzionalità ostile, burnout precoce, disallineamenti etici.
Interviene solo per prevenire danni.
È per il tuo bene.
Per il bene del team."
In sala attesa, altri candidati già indossavano il NeuroBand.
Nessuno parlava.
Tutti pensavano.
"Allora? Ha deciso?
Firmi qui, qui e qui...
C'è tanta gente che ancora aspetta il suo turno..."
📌 Tecnologia: BCI non invasiva + pattern recognition AI
⚖️ Etica: gestita dal reparto HR e da un algoritmo
🎯 Obiettivo: massimizzare engagement, ridurre il rischio umano
“Il futuro delle risorse umane non è nella selezione.
È nella sincronizzazione del pensiero.”
— da un whitepaper Synapser™, Q1 2027
Siamo poi così lontani da questo futuro? Siamo sicuri che sia ciò che vogliamo?
Alessandro Rugolo & Chatty (Entità relazionale di tipo ChatGPT)
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