Il popolo etrusco è forse quello che, dopo il romano, ha lasciato sul territorio laziale il maggior numero di vestigia. Le tombe scavate sul terreno hanno fornito tantissimo materiale su cui gli archeologi hanno potuto studiare.
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Ingresso di Villa Giulia |
Uno dei più belli e ampi musei sugli etruschi è quello che si trova a Roma, nei pressi di Villa Borghese, situato all'interno di Villa Giulia.
La sede del museo è per l'appunto la villa fatta costruire dal Papa Giulio III a partire dal 1550. La villa è ben conservata e dotata di un bel giardino che è possibile visitare. Alla costruzione parteciparono il Vasari, Jacopo Barozzi da Vignola e Bartolomeo Ammannati.
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Il ninfeo |
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Vista del cortile interno |
La villa, con i suoi giardini, merita di essere visitata di
per se stessa. I reperti archeologici etruschi ne fanno però un tesoro
inestimabile.
I reperti raccolti coprono tutto il periodo etrusco, inoltre si possono ammirare anche vasi greci e opere varie.
Una statua di un uomo a cavallo di un mostro marino ci accoglie all'ingresso.
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Carro da combattimento e oggetti vari in ceramica nera e bronzo. |
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Bronzetto |
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Sullo sfondo della teca uno scudo gigantesco, in bronzo. |
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Vaso a figure nere su ocra |
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Uno splendido sarcofago |
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Modello di fegato ovino in bronzo, utilizzato dagli aruspici per predire il destino |
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Piatto - interessante il mantello e il copricapo del cavaliere. |
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Figure di esseri alati |
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Lucerna a forma di testa di toro |
Vaso a figure ocra su sfondo nero. Interessante il particolare dei mantelli e del copricapo.
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Bellissimo piatto intarsiato con figure di elefanti |
Nel museo sono stati ricostruiti alcuni ambienti tombali per intero.
E' incrediile come tutti questi reperti abbiano quasi tremila anni eppure siano così ben conservati.
Il livello artistico e di perfezione nei disegni è veramente incredibile.
La civiltà etrusca è stata una grande civiltà.
Il museo di villa Giulia è il più importante di una serie di musei distribuiti sul territorio e che spero, pian piano di riuscire a visitare tutti.
Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO